Cultura & Gossip
CINEMA - "Un delitto ideale" di Nicolò Tonani, proiettato in anteprima a Garbagnate Milanese
31.10.2025 19:41 di Napoli Magazine
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Grande successo per l’anteprima nazionale di “Un delitto ideale”, il nuovo film del giovane regista Nicolò Tonani, proiettato domenica 27 ottobre al Cinema Italia di Garbagnate Milanese.

L’opera, prodotta da Anno 404, ha conquistato il pubblico per la sua capacità di fondere ricostruzione storica e introspezione psicologica, riportando sul grande schermo una delle pagine più drammatiche della storia italiana: l’assassinio di Re Umberto I da parte dell’anarchico Gaetano Bresci.

Il film è inoltre in concorso al 79° Festival Internazionale del Cinema di Salerno, prestigioso appuntamento che valorizza le nuove voci del cinema italiano ed europeo.
 

Il film racconta le ultime ore di vita di Bresci, concentrandosi sul conflitto interiore dell’uomo prima che del regicida. In una notte sospesa tra ideali e destino, l’anarchico incontra in una casa di tolleranza Teresa, una prostituta (interpretata da Valentina Di Simone) che diventa il simbolo dell’umanità ferita e del popolo oppresso che Bresci intende vendicare.

Attraverso questo incontro di anime, il film mette in scena la dialettica tra l’amore privato e l’impegno politico, tra la possibilità di salvezza e la condanna inevitabile di chi sceglie di sacrificarsi per un ideale.

Sul fronte opposto della vicenda si staglia la figura del Questore Davide Cazzaniga, interpretato da Emanuele Carlo Ostuni, che incarna la voce della Legge e del potere costituito. È lui a guidare l’interrogatorio dopo l’attentato, momento cardine del film in cui si scontrano due visioni del mondo: quella dello Stato e quella dell’uomo che ha osato ribellarsi ad esso.


Ostuni offre una performance densa e misurata, capace di trasmettere autorità e compassione, rigore e umanità. La sua interpretazione dà equilibrio alla pellicola, rappresentando lo sguardo dello Stato che, pur nel giudizio, non può sottrarsi alla riflessione morale sul gesto estremo di Bresci.

 

Nel cast anche Giuseppe Amelio (Gaetano Bresci), Valentina Di Simone (Teresa) e Maura Musi (la tenutaria del bordello).

Tonani, formatosi presso lo IULM e la Civica Scuola di Cinema, dimostra una sorprendente maturità registica, costruendo un film che va oltre la cronaca per interrogarsi sul rapporto tra individuo e potere, giustizia e vendetta, libertà e destino.
 

Girato tra Lombardia e Piemonte, “Un delitto ideale” restituisce l’atmosfera tesa dell’Italia di fine Ottocento, segnata dalle disuguaglianze sociali e dalle ferite dei moti del 1898, quando le proteste popolari furono represse nel sangue dal generale Bava Beccaris.

È in quel contesto che nasce la rabbia di Bresci, tornato dagli Stati Uniti per colpire “non l’uomo, ma il principio” – come dichiarò dopo aver assassinato il Re a Monza, il 29 luglio 1900.
 

La scelta di presentare l’anteprima a Garbagnate Milanese, a pochi chilometri dai luoghi reali dell’attentato, sottolinea il legame territoriale e ideale del progetto: un film che riporta al centro la coscienza civile e la memoria storica del Paese, con lo sguardo contemporaneo di una nuova generazione di autori.

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CINEMA - "Un delitto ideale" di Nicolò Tonani, proiettato in anteprima a Garbagnate Milanese

di Napoli Magazine

31/10/2025 - 19:41

Grande successo per l’anteprima nazionale di “Un delitto ideale”, il nuovo film del giovane regista Nicolò Tonani, proiettato domenica 27 ottobre al Cinema Italia di Garbagnate Milanese.

L’opera, prodotta da Anno 404, ha conquistato il pubblico per la sua capacità di fondere ricostruzione storica e introspezione psicologica, riportando sul grande schermo una delle pagine più drammatiche della storia italiana: l’assassinio di Re Umberto I da parte dell’anarchico Gaetano Bresci.

Il film è inoltre in concorso al 79° Festival Internazionale del Cinema di Salerno, prestigioso appuntamento che valorizza le nuove voci del cinema italiano ed europeo.
 

Il film racconta le ultime ore di vita di Bresci, concentrandosi sul conflitto interiore dell’uomo prima che del regicida. In una notte sospesa tra ideali e destino, l’anarchico incontra in una casa di tolleranza Teresa, una prostituta (interpretata da Valentina Di Simone) che diventa il simbolo dell’umanità ferita e del popolo oppresso che Bresci intende vendicare.

Attraverso questo incontro di anime, il film mette in scena la dialettica tra l’amore privato e l’impegno politico, tra la possibilità di salvezza e la condanna inevitabile di chi sceglie di sacrificarsi per un ideale.

Sul fronte opposto della vicenda si staglia la figura del Questore Davide Cazzaniga, interpretato da Emanuele Carlo Ostuni, che incarna la voce della Legge e del potere costituito. È lui a guidare l’interrogatorio dopo l’attentato, momento cardine del film in cui si scontrano due visioni del mondo: quella dello Stato e quella dell’uomo che ha osato ribellarsi ad esso.


Ostuni offre una performance densa e misurata, capace di trasmettere autorità e compassione, rigore e umanità. La sua interpretazione dà equilibrio alla pellicola, rappresentando lo sguardo dello Stato che, pur nel giudizio, non può sottrarsi alla riflessione morale sul gesto estremo di Bresci.

 

Nel cast anche Giuseppe Amelio (Gaetano Bresci), Valentina Di Simone (Teresa) e Maura Musi (la tenutaria del bordello).

Tonani, formatosi presso lo IULM e la Civica Scuola di Cinema, dimostra una sorprendente maturità registica, costruendo un film che va oltre la cronaca per interrogarsi sul rapporto tra individuo e potere, giustizia e vendetta, libertà e destino.
 

Girato tra Lombardia e Piemonte, “Un delitto ideale” restituisce l’atmosfera tesa dell’Italia di fine Ottocento, segnata dalle disuguaglianze sociali e dalle ferite dei moti del 1898, quando le proteste popolari furono represse nel sangue dal generale Bava Beccaris.

È in quel contesto che nasce la rabbia di Bresci, tornato dagli Stati Uniti per colpire “non l’uomo, ma il principio” – come dichiarò dopo aver assassinato il Re a Monza, il 29 luglio 1900.
 

La scelta di presentare l’anteprima a Garbagnate Milanese, a pochi chilometri dai luoghi reali dell’attentato, sottolinea il legame territoriale e ideale del progetto: un film che riporta al centro la coscienza civile e la memoria storica del Paese, con lo sguardo contemporaneo di una nuova generazione di autori.