Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione consultabili su www.giornatefai.it; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, è consigliata la prenotazione online perché garantisce l’accesso alla visita).
Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Mai come quest’anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento (box in fondo per dettagli).
Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.
Tra le aperture più interessanti in CAMPANIA:
NAPOLI
Basilica di Santa Maria della Sanità
Apertura sabato 26, dalle ore 9.30 alle 17.30, e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 10.30 e dalle 13.30 alle 17.30
La Basilica di Santa Maria della Sanità si trova nel quartiere della Sanità, situato ai piedi della collina di Capodimonte, da cui discenderebbe il nome, perché trovandosi nella valle sottostante si riteneva che l'aria fosse molto salubre. Il quartiere è senza ombra di dubbio uno dei più popolari, più colorati e vivi del centro storico della città, con tanti luoghi di interesse e con molteplici sfaccettature artistiche, artigianali e folcloristiche. La Chiesa, uno dei gioielli del barocco napoletano, considerato uno dei progetti più ambiziosi dell’architetto domenicano Fra Nuvolo (1570-1643), è stata costruita tra il 1602 e il 1610. Ancora oggi è un importante punto di riferimento per gli abitanti della zona. La Basilica, sempre aperta, è stata recentemente oggetto di importanti restauri e allestimenti. Durante le Giornate FAI di Primavera si visiteranno la Sacrestia e il Chiostro cinquecentesco, a pianta ellittica. Nella sacrestia, lo scorso dicembre è stato collocato “Il Presepe favoloso”: il mondo sospeso nel Rione Sanità nel momento in cui nasce Gesù, un’opera monumentale e permanente, realizzata e donata dai fratelli Scuotto, moderni cesellatori, fondatori della bottega d’arte presepiale napoletana “La Scarabattola”. Accanto alle tradizionali figurine presepiali si affianca la straordinaria storia napoletana, dal Vangelo in dialetto, alle incredibili leggende legate alla città, come la sirena Partenope, e agli uomini che la connotano. Si potrà inoltre scoprire la farmacia di epoca seicentesca. Uno degli ambienti della farmacia, un tempo probabilmente adibito a sala d’attesa e per decenni usato come falegnameria, è stato recentemente restaurato e sarà il nuovo infopoint e ticket office delle catacombe di San Gaudioso. Il restauro ha ripristinato gli spazi originari e svelato gli antichi affreschi che decoravano una parte delle pareti.
Ipogeo dei cristallini POSTI ESAURITI
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 16. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Scoperto nel 1898 nel giardino del palazzo del barone di Donato, l'Ipogeo dei Cristallini è un complesso monumentale risalente tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. formato da quattro ipogei scavati nel tufo, e rappresenta una rarissima testimonianza della pittura e dell'architettura ellenica, andate altrove quasi interamente distrutte. Da sempre chiuso al pubblico, sarà finalmente restituito alla fruizione collettiva grazie a un recupero a tutto campo voluto dalla proprietaria famiglia Martuscelli, dalla Soprintendenza e dall'Istituto Centrale per il Restauro. L'intervento è stato già avviato grazie ai finanziamenti della Regione (Por Campania Fesr). L'ipogeo dei Cristallini svela la presenza di antichi culti iniziatici nella zona della Valle dei Morti: un culto dionisiaco funerario, in particolare, riconducibile a sette e comunità di iniziati. La sua apertura al pubblico aggiunge un nuovo tassello al recupero del Rione Sanità.
Palazzo De Liguoro di Presicce
Aperture sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 16
Il Palazzo de' Liguoro di Presicce è un palazzo storico di Napoli, situato in via Arena della Sanità, nel Borgo dei Vergini, cuore pulsante della Napoli fatta di antichi palazzi nobiliari dal sapore barocco e di chiese trecentesche. È solitamente chiuso al pubblico, ma la sua proprietaria, Donna Paola de’ Liguori, vive in una parte dell’edificio ed è promotrice di iniziative culturali volte a far vivere gli ambienti che tanta storia hanno visto e che hanno portato sviluppo nel Rione. Le Giornate di Primavera offriranno l’occasione di ripercorrerne la lunga storia a partire dalla prima metà del Cinquecento, quando l'edificio doveva essere solo una dimora di svago, con un grande giardino, purtroppo oggi molto ridimensionato. Il piano ammezzato e il secondo piano sono stati progressivamente frazionati in molteplici unità abitative, mentre il primo piano è occupato per intero dall'appartamento nobiliare, conservatosi intatto nei suoi spazi, abbellito da quadri, arredi d'epoca e tessuti di pregio alle pareti. Nella volta della sala da ballo sono ancora ammirabili alcuni affreschi settecenteschi realizzati con la tecnica del trompe l'oeil. Di notevole ricchezza è anche la biblioteca.
Orto botanico
Aperture sabato 26, dalle ore 10 alle 13, e domenica 27 marzo, dalle 9.30 alle 10.30 e dalle 12 alle 16.30
Tra i più importanti d'Europa e certamente primo in Italia, il Real Orto Botanico di Napoli oggi è una struttura dell'Università Federico II, che fa parte della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Si estende per circa 12 ettari, ospita circa 9000 specie vegetali e quasi 25000 esemplari di specie erbacee, arboree e arbustive, provenienti da ogni parte del mondo, nonché di quasi tutti i fiori esistenti. Fondato per decreto reale da Re Giuseppe Bonaparte nel 1807, l’Orto è organizzato per percorsi e giardini tematici: piante del deserto, velenose, da spiaggia, frutteti, agrumeti, mediterranee, piante citate nella Bibbia e così via. Ci sono anche campi sperimentali e un giardino tutto dedicato ai non vedenti. Comprende in tutto cinque serre: la storica Serra Temperata, con la sua lunga facciata composta di semicolonne doriche alternate a vaste aperture ad arco chiuse da vetrate, la Serra Monumentale Merola o Stufa temperata, le Serre Califano, le Serre di riproduzione e moltiplicazione di felci e orchidee, le Serre delle piante utili e la Serra Tropicale Messicana. Nella zona in cui l'orto confina con l'Albergo dei Poveri è situato inoltre il “castello”, che accoglie il Museo di Etno-botanica e Paleo-botanica e ripercorre l'origine dei gruppi di piante venute alla luce sulla terra nel corso delle varie epoche.
Basilica di San Severo
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 17.30
Situata nel Rione Sanità, oggi quartiere più popoloso di Napoli, la Basilica di San Severo fu costruita nel XVI secolo su un’area di sepoltura utilizzata sin dall’epoca greco-romana, da qui la titolazione a San Severo che in questo luogo fu sepolto. In occasione delle Giornate FAI si potranno scoprire, oltre alla basilica, l’Oratorio della Confraternita dei Bianchi di Sant’Antonio e tutte le attività che in quest’ultimi anni hanno reso la chiesa un importante centro di aggregazione sociale per il rione: la basilica è infatti sede dell’orchestra Sanitansamble e dello studio di registrazione Apogeo Records.
SORRENTO (NA)
Villa Cortchacow
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 18
Situato in una splendida posizione in cima al costone tufaceo che si affaccia sul Golfo di Napoli, Villa Cortchacow è uno dei gioielli più prestigiosi della penisola sorrentina, meta prediletta sul finire del XVIII secolo di personaggi potenti, illustri stranieri e di tutta la nobiltà napoletana. Attualmente annessa al complesso alberghiero "Hotel Parco dei Principi", venne fatta costruire nel 1792 dal conte di Siracusa Paolo Leopoldo di Borbone in stile neorinascimentale, con sontuosi saloni, scalinate di grande valore artistico e magnifiche stanze affacciate sul mare. Alla sua morte la villa fu abbandonata, quindi venduta nel 1885 ai principi russi Cortchacow, che la ristrutturarono con grande cura, commissionando a Filippo Palizzi (1819-1899) il celebre pavimento del salone con decoro trompe-l'œil. La principessa dedicò particolare attenzione anche al parco che circondava la villa, arricchendolo con numerose specie botaniche, ove insieme alle piante tipiche della macchia mediterranea, si trova una grande varietà di specie esotiche, come un cedro del libano secolare e alcuni esemplari di Ginkgo biloba.
Bagni della Regina Giovanna
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 18
I Bagni della Regina Giovanna sorgono in posizione isolata sul promontorio di Punta del Capo di Sorrento, confinanti sulla costa con l'Area Marina Protetta di Punta Campanella. Raggiungibili mediante una piacevole passeggiata, sono un'oasi costituita da una piscina naturale racchiusa tra la spiaggia rocciosa e le scogliere calcaree, e ospitano uno dei siti archeologici più importanti della penisola. Il nome, secondo la leggenda, proviene dalla Regina Giovanna D'Angiò, sovrana di Napoli, che tra il 1371 ed il 1435 si racconta soggiornasse in questo luogo per periodi più o meno lunghi, intrattenendosi in queste acque in compagnia dei suoi giovani amanti. Guardando ai tempi più remoti, emergono tra i tesori dell'area i resti di un'antica villa romana del I sec. a.C., il cui nome era “Villa Pollio Felice”, di circa trentamila metri quadri e divisa in due parti: la domus marittima e la pars rustica, destinata alle attività agricole. Oggi i resti della struttura sono oggetto di studio da parte degli archeologi dell'Istituto Winckelmann - Humboldt dell'Universität zu Berlin. L’apertura nelle Giornate FAI prevede, oltre alla visita guidata attraverso il percorso consueto, la scoperta di alcuni ambienti eccezionali, normalmente non fruibili.
CAPRI (NA)
Cimitero Acattolico
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 16
In occasione delle Giornate di Primavera, il Gruppo FAI dell’Isola di Capri ha organizzato uno spettacolo teatrale, in collaborazione con il Forum dei Giovani dell’Isola di Capri, che vedrà ‘protagonisti’ i personaggi, che in questo luogo magico, con vista sul Golfo di Napoli, riposano per l’eternità: tra loro ci saranno il fondatore del cimitero, l'inglese George Hayward, il gallerista italiano Lucio Amelio, l'autore e giornalista inglese Henry Wreford, lo scrittore inglese Norman Douglas, il pittore americano Charles C. Coleman e il ricercatore ambientale tedesco Jakob von Uexkül.
ROCCA SAN FELICE (AV)
Lago Mefite
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Il geosito della Mefite nella Valle d’Ansanto costituisce un esempio di mirabile commistione tra eccezionali fenomeni geologici e aspetti biologici, paesaggistici, mitologico-religiosi, letterari e addirittura gastronomici, così compenetrati che difficilmente può essere paragonato ad altri siti non solo in ambito italiano. Lo stesso Virgilio menziona la valle nel Libro VII dell’Eneide, a testimonianza di come il territorio è stato un importante luogo di culto dell’antichità. Il luogo infatti è diventato zona sacrale sia per il culto primordiale della dea Mefite che per la devozione, in epoca successiva, alla martire cristiana Felicita. Indiscutibile meraviglia naturale, la Mefite rappresenta, infine, un laboratorio naturale della geo-biodiversità.
BENEVENTO
Chiesa di Sant’Agostino
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9 alle 17.30
Situata nel centro storico di Benevento, la chiesa con l’annesso convento di origine Agostiniano, probabilmente fu edificata nel 1300 su di un precedente tempio dedicato alla dea Iside. Dal convento dipendevano quattro chiese: Sant'Andrea da Palofernis, San Matteo presso Porta Aurea, Santa Maria e Sant'Eustacchio. La chiesa godeva di grande rilievo nell'anno 1366, quando fra Donato da Benevento, che vi dimorava, fu nominato da Urbano V arcivescovo di Lepanto, e mandato nella Turchia Europea. Varie le figure di rilievo che crebbero nel convento tra cui si distinsero il teologo Deodato da Benevento, il predicatore Donato Marra, che tradusse e commentò anche gli inni della chiesa, e Agostino Lepore, insegnante di filosofia, teologia, e storia ecclesiastica a Milano, Pavia e Bologna. Nel 1605 nel convento soggiornò anche il futuro Papa Urbano VIII inviato da Papa Clemente VIII per chiarire i confini delle città di Benevento.
ARIENZO (CE)
Il Cisternone
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 17.30. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Situato in località Fontana Vecchia, il Cisternone è un’opera idraulica costruita nel 1871 per volontà dell’allora Sindaco di Arienzo Nicola Finelli. L'opera, progettata dal tecnico comunale Ing. Andrea Porrino, consiste in una enorme cisterna dalla capacità di 1000 litri, realizzata interamente fuori terra lungo un pendio in declivio. La struttura in muratura di pietra calcarea con un coronamento realizzato in pietra di tufo, si presenta all'esterno come una fortezza. La tipologia è quella classica delle cisterne romane, ovvero, costituita da un unico ambiente di forma rettangolare con al centro due pilastri cruciformi, posti in posizione mediana ed allineati, sui quali poggia un sistema di archi a tutto sesto e di volte a vela. La cisterna fu un vero miracolo di ingegneria idraulica per l’epoca, capace di far convogliare le acque sorgive della montagna fino al paese di Arienzo.
AVERSA (CE)
Chiesa di San Giovanni Evangelista
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Edificata intorno al 1140 come polo di riferimento dell’antico borgo dei Pescatori, la chiesa di San Giovanni Evangelista, poco conosciuta ed esclusa dai soliti percorsi turistici, è stata di recente teatro di un importante scoperta di un ciclo di affreschi risalenti al Trecento. La navata centrale presenta una veste decorativa settecentesca nella successione delle ampie arcate e nella decorazione in stucco dei capitelli. Le navate laterali conservano ancora le tracce della primitiva configurazione medioevale nella successione dei quattro archi trasversali ogivali che sostengono la copertura. Le prime tre campate sono a tetto spiovente, mentre la quarta è coperta da volta a crociera a otto spicchi, con le vele divise da esili ed eleganti nervature a bastone. Tracce della struttura medioevale sono ancora presenti nelle due cappelle della navata sinistra, quella dell'Immacolata e del Crocefisso, entrambe coperte da volte a crociera a otto spicchi.
RIARDO (CE)
Parco Sorgenti Ferrarelle POSTI ESAURITI
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 13
Patrocinato dal FAI dal 2010, il Parco Fonti di Riardo, nel cuore dell'alto casertano, proprio su quella piana generosa e ricca di sali minerali che dà origine alla più famosa acqua effervescente naturale d'Italia, è una vasta area naturale di circa 135 ettari in un contesto paesaggistico e naturalistico pressoché intatto. Nel suo sottosuolo sono custodite le falde acquifere - sette sorgenti - da cui sgorga l'acqua alla base della produzione Ferrarelle e dove si trovano testimonianze di secoli passati, tra le quali i resti della Taverna Saliscendi e, nelle vicinanze, il magnifico centro storico di Riardo, dominato dal grande castello medioevale. Nell'area agricola del fondo Ferrarelle si trova inoltre la Masseria Mozzi, un'antica masseria esempio di dimora rurale dell’entroterra casertano. Un tempo residenza dei monaci, divenne poi dimora di contadini al servizio della famiglia Mozzi, proprietari terrieri, da cui prende il nome. Oggi la Masseria è proprietà di Ferrarelle ed è ritornata allo splendore di una volta, mantenendo intatte le proprie caratteristiche.
SALERNO
Palazzo della Banca d’Italia
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18
Articolato su quattro piani, il Palazzo della Banca d’Italia fu costruito tra il 1928 e il 1931, l’edificio segue il modello basilare dei palazzi romani. Il palazzo ricorda infatti quel filone eclettico che si era affermato nella Roma di fine Ottocento; a questa Roma fanno pensare anche il robusto bugnato del basamento, sui cui filari lisci di stucco spiccano le paraste di disegno rustico, e la cura per i dettagli. In occasione delle Giornate FAI di Primavera, il pubblico potrà visitare, in esclusiva, gli uffici della dirigenza e la collezione di opere d'arte qui conservate e che rappresentano alcuni dei momenti più alti dell'espressione artistica e culturale di Salerno nella seconda metà del '900.
CAMEROTA (SA)
Chiesa di Santa Maria ad Martyres: uno scrigno di arte bizantina in Cilento
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18
Per inquadrare l’orizzonte storico in cui è collocata la chiesa bisogna rifarsi all’arrivo, in Cilento, di religiosi orientali venuti con gli eserciti imperiali dei generali Bellisario e Narsete durante le guerre gotiche (535-553 d.C.). Questi monaci di rito ortodosso radunarono le sparse popolazioni intorno a chiese, inizialmente in grotta, poi in legno ed infine in fabbrica. In questo clima bizantino fu eretta la chiesa di santa Maria ad Martyres: un edificio rettangolare suddiviso in due ambienti con ingresso a scala bilaterale. Al suo interno una serie di affreschi, di impronta bizantina, che rappresentano il Cristo Pantocrator e altri santi, probabilmente realizzati in occasione della visita in Terrasanta dell’Imperatore Federico II.
SAN GIOVANNI A PIRO (SA)
Museo “Casa Ortega”, i colori di una vita
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18
Situato nella frazione di Bosco di San Giovanni a Piro, il museo “Casa Ortega”, un palazzo ottocentesco che ospita i lavori in cartapesta del pittore spagnolo, allievo di Pablo Picasso, José Ortega (1921-1990). In fuga dal regime franchista che in quegli anni attanagliava la Spagna, l’artista si trasferì prima a Parigi e poi in Italia e a Bosco, dove trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita prima di morire nella capitale francese. Le sue opere, impregnate di realismo, partono dalla semplice osservazione della condizione dell'uomo e arrivano, grazie alla grande maestria nell'uso dei colori e della luce, a lanciare un fortissimo messaggio universale di pace. Riservata agli iscritti FAI la visita guidata dal titolo “Casa di José Ortega, Pintor della libertà della terra”, sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.
Elenco dei luoghi aperti, modalità di partecipazione e prenotazioni su:
Si raccomanda caldamente di controllare sul sito
gli orari di apertura ED EVENTUALI MODIFICHE DI PROGRAMMA prima della visita
e se è necessaria la prenotazione
Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita. Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata perché garantisce l’accesso alla visita.
Sarà inoltre possibile sostenere ulteriormente la Fondazione con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, online o in piazza in occasione dell’evento, un gesto concreto in difesa del patrimonio d'arte e natura italiano che permette di godere di vantaggi dedicati. In occasione delle Giornate di Primavera, gli iscritti FAI potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, l’accesso è consentito alle sole persone in possesso di Green Pass Rafforzato ed è obbligatorio l’utilizzo di mascherine FFP2. Il Green Pass non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei 12 anni e per i soggetti esenti in base a idonea certificazione medica.
Le Giornate FAI di Primavera 2022 sono possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate: Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, da undici anni prezioso sostenitore dell’iniziativa presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di sensibilizzazione sul corretto riciclo del materiale plastico. Fineco, una delle più importanti realtà FinTech in Europa e fra le principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese e per questo è il prestigioso Main Sponsor dell’evento. Un grazie particolare a Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018 per promuovere la cultura industriale e valorizzare il proprio patrimonio museale che quest’anno, in occasione dell’evento, apre al pubblico anche il Museo del Centro Spaziale del Fucino – Telespazio e il Museo WASS di Livorno; a Edison, azienda storicamente vicina al FAI, da sempre impegnata nel miglioramento del profilo di sostenibilità ambientale dei luoghi e dei beni di interesse culturale e sociale del nostro Paese, presente in questa edizione anche con l’apertura delle Centrali Idroelettriche “Carlo Esterle” e “Angelo Bertini” (MB) e lo storico Palazzo Edison di Milano. Si ringrazia inoltre DHL Express Italy, che riconferma il suo contributo all’iniziativa in qualità di Logistic Partner. Le Giornate FAI di Primavera hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, di Campania, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per la collaborazione la Commissione europea, da alcuni anni partner delle Giornate FAI attraverso l’Ufficio di Rappresentanza a Milano, con la quale verranno proposte aperture speciali a tema europeo. Grazie di cuore alle 131 Delegazioni, 109 Gruppi FAI, 98 Gruppi FAI Giovani e 7 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia. Ad affiancarli ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco per vivere un’esperienza di cittadinanza attiva coinvolgente e memorabile. Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e alla Croce Rossa Italiana per una partnership ormai consolidata negli anni, a prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria. Grazie al Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno, per averci concesso le aperture della Chiesa di S. Ignazio all’Olivella e dell’Oratorio di S. Filippo Neri a Palermo. Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.
di Napoli Magazine
25/03/2022 - 12:12
Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione consultabili su www.giornatefai.it; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, è consigliata la prenotazione online perché garantisce l’accesso alla visita).
Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Mai come quest’anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento (box in fondo per dettagli).
Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.
Tra le aperture più interessanti in CAMPANIA:
NAPOLI
Basilica di Santa Maria della Sanità
Apertura sabato 26, dalle ore 9.30 alle 17.30, e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 10.30 e dalle 13.30 alle 17.30
La Basilica di Santa Maria della Sanità si trova nel quartiere della Sanità, situato ai piedi della collina di Capodimonte, da cui discenderebbe il nome, perché trovandosi nella valle sottostante si riteneva che l'aria fosse molto salubre. Il quartiere è senza ombra di dubbio uno dei più popolari, più colorati e vivi del centro storico della città, con tanti luoghi di interesse e con molteplici sfaccettature artistiche, artigianali e folcloristiche. La Chiesa, uno dei gioielli del barocco napoletano, considerato uno dei progetti più ambiziosi dell’architetto domenicano Fra Nuvolo (1570-1643), è stata costruita tra il 1602 e il 1610. Ancora oggi è un importante punto di riferimento per gli abitanti della zona. La Basilica, sempre aperta, è stata recentemente oggetto di importanti restauri e allestimenti. Durante le Giornate FAI di Primavera si visiteranno la Sacrestia e il Chiostro cinquecentesco, a pianta ellittica. Nella sacrestia, lo scorso dicembre è stato collocato “Il Presepe favoloso”: il mondo sospeso nel Rione Sanità nel momento in cui nasce Gesù, un’opera monumentale e permanente, realizzata e donata dai fratelli Scuotto, moderni cesellatori, fondatori della bottega d’arte presepiale napoletana “La Scarabattola”. Accanto alle tradizionali figurine presepiali si affianca la straordinaria storia napoletana, dal Vangelo in dialetto, alle incredibili leggende legate alla città, come la sirena Partenope, e agli uomini che la connotano. Si potrà inoltre scoprire la farmacia di epoca seicentesca. Uno degli ambienti della farmacia, un tempo probabilmente adibito a sala d’attesa e per decenni usato come falegnameria, è stato recentemente restaurato e sarà il nuovo infopoint e ticket office delle catacombe di San Gaudioso. Il restauro ha ripristinato gli spazi originari e svelato gli antichi affreschi che decoravano una parte delle pareti.
Ipogeo dei cristallini POSTI ESAURITI
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 16. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Scoperto nel 1898 nel giardino del palazzo del barone di Donato, l'Ipogeo dei Cristallini è un complesso monumentale risalente tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C. formato da quattro ipogei scavati nel tufo, e rappresenta una rarissima testimonianza della pittura e dell'architettura ellenica, andate altrove quasi interamente distrutte. Da sempre chiuso al pubblico, sarà finalmente restituito alla fruizione collettiva grazie a un recupero a tutto campo voluto dalla proprietaria famiglia Martuscelli, dalla Soprintendenza e dall'Istituto Centrale per il Restauro. L'intervento è stato già avviato grazie ai finanziamenti della Regione (Por Campania Fesr). L'ipogeo dei Cristallini svela la presenza di antichi culti iniziatici nella zona della Valle dei Morti: un culto dionisiaco funerario, in particolare, riconducibile a sette e comunità di iniziati. La sua apertura al pubblico aggiunge un nuovo tassello al recupero del Rione Sanità.
Palazzo De Liguoro di Presicce
Aperture sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 16
Il Palazzo de' Liguoro di Presicce è un palazzo storico di Napoli, situato in via Arena della Sanità, nel Borgo dei Vergini, cuore pulsante della Napoli fatta di antichi palazzi nobiliari dal sapore barocco e di chiese trecentesche. È solitamente chiuso al pubblico, ma la sua proprietaria, Donna Paola de’ Liguori, vive in una parte dell’edificio ed è promotrice di iniziative culturali volte a far vivere gli ambienti che tanta storia hanno visto e che hanno portato sviluppo nel Rione. Le Giornate di Primavera offriranno l’occasione di ripercorrerne la lunga storia a partire dalla prima metà del Cinquecento, quando l'edificio doveva essere solo una dimora di svago, con un grande giardino, purtroppo oggi molto ridimensionato. Il piano ammezzato e il secondo piano sono stati progressivamente frazionati in molteplici unità abitative, mentre il primo piano è occupato per intero dall'appartamento nobiliare, conservatosi intatto nei suoi spazi, abbellito da quadri, arredi d'epoca e tessuti di pregio alle pareti. Nella volta della sala da ballo sono ancora ammirabili alcuni affreschi settecenteschi realizzati con la tecnica del trompe l'oeil. Di notevole ricchezza è anche la biblioteca.
Orto botanico
Aperture sabato 26, dalle ore 10 alle 13, e domenica 27 marzo, dalle 9.30 alle 10.30 e dalle 12 alle 16.30
Tra i più importanti d'Europa e certamente primo in Italia, il Real Orto Botanico di Napoli oggi è una struttura dell'Università Federico II, che fa parte della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Si estende per circa 12 ettari, ospita circa 9000 specie vegetali e quasi 25000 esemplari di specie erbacee, arboree e arbustive, provenienti da ogni parte del mondo, nonché di quasi tutti i fiori esistenti. Fondato per decreto reale da Re Giuseppe Bonaparte nel 1807, l’Orto è organizzato per percorsi e giardini tematici: piante del deserto, velenose, da spiaggia, frutteti, agrumeti, mediterranee, piante citate nella Bibbia e così via. Ci sono anche campi sperimentali e un giardino tutto dedicato ai non vedenti. Comprende in tutto cinque serre: la storica Serra Temperata, con la sua lunga facciata composta di semicolonne doriche alternate a vaste aperture ad arco chiuse da vetrate, la Serra Monumentale Merola o Stufa temperata, le Serre Califano, le Serre di riproduzione e moltiplicazione di felci e orchidee, le Serre delle piante utili e la Serra Tropicale Messicana. Nella zona in cui l'orto confina con l'Albergo dei Poveri è situato inoltre il “castello”, che accoglie il Museo di Etno-botanica e Paleo-botanica e ripercorre l'origine dei gruppi di piante venute alla luce sulla terra nel corso delle varie epoche.
Basilica di San Severo
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 17.30
Situata nel Rione Sanità, oggi quartiere più popoloso di Napoli, la Basilica di San Severo fu costruita nel XVI secolo su un’area di sepoltura utilizzata sin dall’epoca greco-romana, da qui la titolazione a San Severo che in questo luogo fu sepolto. In occasione delle Giornate FAI si potranno scoprire, oltre alla basilica, l’Oratorio della Confraternita dei Bianchi di Sant’Antonio e tutte le attività che in quest’ultimi anni hanno reso la chiesa un importante centro di aggregazione sociale per il rione: la basilica è infatti sede dell’orchestra Sanitansamble e dello studio di registrazione Apogeo Records.
SORRENTO (NA)
Villa Cortchacow
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 18
Situato in una splendida posizione in cima al costone tufaceo che si affaccia sul Golfo di Napoli, Villa Cortchacow è uno dei gioielli più prestigiosi della penisola sorrentina, meta prediletta sul finire del XVIII secolo di personaggi potenti, illustri stranieri e di tutta la nobiltà napoletana. Attualmente annessa al complesso alberghiero "Hotel Parco dei Principi", venne fatta costruire nel 1792 dal conte di Siracusa Paolo Leopoldo di Borbone in stile neorinascimentale, con sontuosi saloni, scalinate di grande valore artistico e magnifiche stanze affacciate sul mare. Alla sua morte la villa fu abbandonata, quindi venduta nel 1885 ai principi russi Cortchacow, che la ristrutturarono con grande cura, commissionando a Filippo Palizzi (1819-1899) il celebre pavimento del salone con decoro trompe-l'œil. La principessa dedicò particolare attenzione anche al parco che circondava la villa, arricchendolo con numerose specie botaniche, ove insieme alle piante tipiche della macchia mediterranea, si trova una grande varietà di specie esotiche, come un cedro del libano secolare e alcuni esemplari di Ginkgo biloba.
Bagni della Regina Giovanna
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 18
I Bagni della Regina Giovanna sorgono in posizione isolata sul promontorio di Punta del Capo di Sorrento, confinanti sulla costa con l'Area Marina Protetta di Punta Campanella. Raggiungibili mediante una piacevole passeggiata, sono un'oasi costituita da una piscina naturale racchiusa tra la spiaggia rocciosa e le scogliere calcaree, e ospitano uno dei siti archeologici più importanti della penisola. Il nome, secondo la leggenda, proviene dalla Regina Giovanna D'Angiò, sovrana di Napoli, che tra il 1371 ed il 1435 si racconta soggiornasse in questo luogo per periodi più o meno lunghi, intrattenendosi in queste acque in compagnia dei suoi giovani amanti. Guardando ai tempi più remoti, emergono tra i tesori dell'area i resti di un'antica villa romana del I sec. a.C., il cui nome era “Villa Pollio Felice”, di circa trentamila metri quadri e divisa in due parti: la domus marittima e la pars rustica, destinata alle attività agricole. Oggi i resti della struttura sono oggetto di studio da parte degli archeologi dell'Istituto Winckelmann - Humboldt dell'Universität zu Berlin. L’apertura nelle Giornate FAI prevede, oltre alla visita guidata attraverso il percorso consueto, la scoperta di alcuni ambienti eccezionali, normalmente non fruibili.
CAPRI (NA)
Cimitero Acattolico
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 16
In occasione delle Giornate di Primavera, il Gruppo FAI dell’Isola di Capri ha organizzato uno spettacolo teatrale, in collaborazione con il Forum dei Giovani dell’Isola di Capri, che vedrà ‘protagonisti’ i personaggi, che in questo luogo magico, con vista sul Golfo di Napoli, riposano per l’eternità: tra loro ci saranno il fondatore del cimitero, l'inglese George Hayward, il gallerista italiano Lucio Amelio, l'autore e giornalista inglese Henry Wreford, lo scrittore inglese Norman Douglas, il pittore americano Charles C. Coleman e il ricercatore ambientale tedesco Jakob von Uexkül.
ROCCA SAN FELICE (AV)
Lago Mefite
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Il geosito della Mefite nella Valle d’Ansanto costituisce un esempio di mirabile commistione tra eccezionali fenomeni geologici e aspetti biologici, paesaggistici, mitologico-religiosi, letterari e addirittura gastronomici, così compenetrati che difficilmente può essere paragonato ad altri siti non solo in ambito italiano. Lo stesso Virgilio menziona la valle nel Libro VII dell’Eneide, a testimonianza di come il territorio è stato un importante luogo di culto dell’antichità. Il luogo infatti è diventato zona sacrale sia per il culto primordiale della dea Mefite che per la devozione, in epoca successiva, alla martire cristiana Felicita. Indiscutibile meraviglia naturale, la Mefite rappresenta, infine, un laboratorio naturale della geo-biodiversità.
BENEVENTO
Chiesa di Sant’Agostino
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9 alle 17.30
Situata nel centro storico di Benevento, la chiesa con l’annesso convento di origine Agostiniano, probabilmente fu edificata nel 1300 su di un precedente tempio dedicato alla dea Iside. Dal convento dipendevano quattro chiese: Sant'Andrea da Palofernis, San Matteo presso Porta Aurea, Santa Maria e Sant'Eustacchio. La chiesa godeva di grande rilievo nell'anno 1366, quando fra Donato da Benevento, che vi dimorava, fu nominato da Urbano V arcivescovo di Lepanto, e mandato nella Turchia Europea. Varie le figure di rilievo che crebbero nel convento tra cui si distinsero il teologo Deodato da Benevento, il predicatore Donato Marra, che tradusse e commentò anche gli inni della chiesa, e Agostino Lepore, insegnante di filosofia, teologia, e storia ecclesiastica a Milano, Pavia e Bologna. Nel 1605 nel convento soggiornò anche il futuro Papa Urbano VIII inviato da Papa Clemente VIII per chiarire i confini delle città di Benevento.
ARIENZO (CE)
Il Cisternone
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 17.30. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Situato in località Fontana Vecchia, il Cisternone è un’opera idraulica costruita nel 1871 per volontà dell’allora Sindaco di Arienzo Nicola Finelli. L'opera, progettata dal tecnico comunale Ing. Andrea Porrino, consiste in una enorme cisterna dalla capacità di 1000 litri, realizzata interamente fuori terra lungo un pendio in declivio. La struttura in muratura di pietra calcarea con un coronamento realizzato in pietra di tufo, si presenta all'esterno come una fortezza. La tipologia è quella classica delle cisterne romane, ovvero, costituita da un unico ambiente di forma rettangolare con al centro due pilastri cruciformi, posti in posizione mediana ed allineati, sui quali poggia un sistema di archi a tutto sesto e di volte a vela. La cisterna fu un vero miracolo di ingegneria idraulica per l’epoca, capace di far convogliare le acque sorgive della montagna fino al paese di Arienzo.
AVERSA (CE)
Chiesa di San Giovanni Evangelista
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. Ingresso riservato agli iscritti FAI
Edificata intorno al 1140 come polo di riferimento dell’antico borgo dei Pescatori, la chiesa di San Giovanni Evangelista, poco conosciuta ed esclusa dai soliti percorsi turistici, è stata di recente teatro di un importante scoperta di un ciclo di affreschi risalenti al Trecento. La navata centrale presenta una veste decorativa settecentesca nella successione delle ampie arcate e nella decorazione in stucco dei capitelli. Le navate laterali conservano ancora le tracce della primitiva configurazione medioevale nella successione dei quattro archi trasversali ogivali che sostengono la copertura. Le prime tre campate sono a tetto spiovente, mentre la quarta è coperta da volta a crociera a otto spicchi, con le vele divise da esili ed eleganti nervature a bastone. Tracce della struttura medioevale sono ancora presenti nelle due cappelle della navata sinistra, quella dell'Immacolata e del Crocefisso, entrambe coperte da volte a crociera a otto spicchi.
RIARDO (CE)
Parco Sorgenti Ferrarelle POSTI ESAURITI
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 13
Patrocinato dal FAI dal 2010, il Parco Fonti di Riardo, nel cuore dell'alto casertano, proprio su quella piana generosa e ricca di sali minerali che dà origine alla più famosa acqua effervescente naturale d'Italia, è una vasta area naturale di circa 135 ettari in un contesto paesaggistico e naturalistico pressoché intatto. Nel suo sottosuolo sono custodite le falde acquifere - sette sorgenti - da cui sgorga l'acqua alla base della produzione Ferrarelle e dove si trovano testimonianze di secoli passati, tra le quali i resti della Taverna Saliscendi e, nelle vicinanze, il magnifico centro storico di Riardo, dominato dal grande castello medioevale. Nell'area agricola del fondo Ferrarelle si trova inoltre la Masseria Mozzi, un'antica masseria esempio di dimora rurale dell’entroterra casertano. Un tempo residenza dei monaci, divenne poi dimora di contadini al servizio della famiglia Mozzi, proprietari terrieri, da cui prende il nome. Oggi la Masseria è proprietà di Ferrarelle ed è ritornata allo splendore di una volta, mantenendo intatte le proprie caratteristiche.
SALERNO
Palazzo della Banca d’Italia
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18
Articolato su quattro piani, il Palazzo della Banca d’Italia fu costruito tra il 1928 e il 1931, l’edificio segue il modello basilare dei palazzi romani. Il palazzo ricorda infatti quel filone eclettico che si era affermato nella Roma di fine Ottocento; a questa Roma fanno pensare anche il robusto bugnato del basamento, sui cui filari lisci di stucco spiccano le paraste di disegno rustico, e la cura per i dettagli. In occasione delle Giornate FAI di Primavera, il pubblico potrà visitare, in esclusiva, gli uffici della dirigenza e la collezione di opere d'arte qui conservate e che rappresentano alcuni dei momenti più alti dell'espressione artistica e culturale di Salerno nella seconda metà del '900.
CAMEROTA (SA)
Chiesa di Santa Maria ad Martyres: uno scrigno di arte bizantina in Cilento
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18
Per inquadrare l’orizzonte storico in cui è collocata la chiesa bisogna rifarsi all’arrivo, in Cilento, di religiosi orientali venuti con gli eserciti imperiali dei generali Bellisario e Narsete durante le guerre gotiche (535-553 d.C.). Questi monaci di rito ortodosso radunarono le sparse popolazioni intorno a chiese, inizialmente in grotta, poi in legno ed infine in fabbrica. In questo clima bizantino fu eretta la chiesa di santa Maria ad Martyres: un edificio rettangolare suddiviso in due ambienti con ingresso a scala bilaterale. Al suo interno una serie di affreschi, di impronta bizantina, che rappresentano il Cristo Pantocrator e altri santi, probabilmente realizzati in occasione della visita in Terrasanta dell’Imperatore Federico II.
SAN GIOVANNI A PIRO (SA)
Museo “Casa Ortega”, i colori di una vita
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 18
Situato nella frazione di Bosco di San Giovanni a Piro, il museo “Casa Ortega”, un palazzo ottocentesco che ospita i lavori in cartapesta del pittore spagnolo, allievo di Pablo Picasso, José Ortega (1921-1990). In fuga dal regime franchista che in quegli anni attanagliava la Spagna, l’artista si trasferì prima a Parigi e poi in Italia e a Bosco, dove trascorse gli ultimi vent’anni della sua vita prima di morire nella capitale francese. Le sue opere, impregnate di realismo, partono dalla semplice osservazione della condizione dell'uomo e arrivano, grazie alla grande maestria nell'uso dei colori e della luce, a lanciare un fortissimo messaggio universale di pace. Riservata agli iscritti FAI la visita guidata dal titolo “Casa di José Ortega, Pintor della libertà della terra”, sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18.
Elenco dei luoghi aperti, modalità di partecipazione e prenotazioni su:
Si raccomanda caldamente di controllare sul sito
gli orari di apertura ED EVENTUALI MODIFICHE DI PROGRAMMA prima della visita
e se è necessaria la prenotazione
Le Giornate FAI di Primavera si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita. Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata perché garantisce l’accesso alla visita.
Sarà inoltre possibile sostenere ulteriormente la Fondazione con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, online o in piazza in occasione dell’evento, un gesto concreto in difesa del patrimonio d'arte e natura italiano che permette di godere di vantaggi dedicati. In occasione delle Giornate di Primavera, gli iscritti FAI potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, l’accesso è consentito alle sole persone in possesso di Green Pass Rafforzato ed è obbligatorio l’utilizzo di mascherine FFP2. Il Green Pass non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei 12 anni e per i soggetti esenti in base a idonea certificazione medica.
Le Giornate FAI di Primavera 2022 sono possibili grazie al prezioso contributo di importanti aziende illuminate: Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI e Partner degli eventi istituzionali, da undici anni prezioso sostenitore dell’iniziativa presente con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE) nella lista dei luoghi visitabili e impegnata insieme alla Fondazione in importanti attività di sensibilizzazione sul corretto riciclo del materiale plastico. Fineco, una delle più importanti realtà FinTech in Europa e fra le principali reti di consulenza in Italia, crede fermamente che la cura e il valore del patrimonio artistico e culturale siano un asset strategico per lo sviluppo del Paese e per questo è il prestigioso Main Sponsor dell’evento. Un grazie particolare a Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018 per promuovere la cultura industriale e valorizzare il proprio patrimonio museale che quest’anno, in occasione dell’evento, apre al pubblico anche il Museo del Centro Spaziale del Fucino – Telespazio e il Museo WASS di Livorno; a Edison, azienda storicamente vicina al FAI, da sempre impegnata nel miglioramento del profilo di sostenibilità ambientale dei luoghi e dei beni di interesse culturale e sociale del nostro Paese, presente in questa edizione anche con l’apertura delle Centrali Idroelettriche “Carlo Esterle” e “Angelo Bertini” (MB) e lo storico Palazzo Edison di Milano. Si ringrazia inoltre DHL Express Italy, che riconferma il suo contributo all’iniziativa in qualità di Logistic Partner. Le Giornate FAI di Primavera hanno ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e si svolgono con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, di Campania, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per la collaborazione la Commissione europea, da alcuni anni partner delle Giornate FAI attraverso l’Ufficio di Rappresentanza a Milano, con la quale verranno proposte aperture speciali a tema europeo. Grazie di cuore alle 131 Delegazioni, 109 Gruppi FAI, 98 Gruppi FAI Giovani e 7 Gruppi FAI Ponte tra culture, e a tutti i volontari attivi in Italia. Ad affiancarli ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco per vivere un’esperienza di cittadinanza attiva coinvolgente e memorabile. Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e alla Croce Rossa Italiana per una partnership ormai consolidata negli anni, a prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria. Grazie al Fondo Edifici di Culto, amministrato dal Ministero dell’Interno, per averci concesso le aperture della Chiesa di S. Ignazio all’Olivella e dell’Oratorio di S. Filippo Neri a Palermo. Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.