Da venerdì 26 settembre 2025, il libro "Lucrezia. Trent’anni e un pochino" è disponibile in tutte le librerie, fisiche e online. In questo toccante libro-testimonianza, il biologo Giuseppe Ricci racconta la storia di sua figlia Lucrezia e della sua malattia. Lucrezia, a poco più di trent’anni, muore a causa di un sarcoma epitelioide ad alto grado di malignità, non operabile. Nel giro di soli undici mesi, la sua esistenza – ricca di amore, amicizia ed entusiasmo – viene stroncata nel momento di massima realizzazione. In un percorso di elaborazione della sofferenza, Giuseppe Ricci affronta, attraverso la scrittura, i tragici eventi che hanno stravolto la sua famiglia, senza però dimenticare le parole della stessa Lucrezia, scritte nelle note del telefono, come in un diario: «Se io me ne andrò amate la vita come l’ho amata io, amatela anche per me». È in memoria di Lucrezia che Giuseppe Ricci incontrerà amici, parenti e lettori al Riot Concept Store di via Michele Kerbaker n°19, a Napoli, giovedì 9 ottobre 2025 alle ore 18:30. Nel corso dell’evento, aperto a tutti, sarà presentato per la prima volta il libro Lucrezia. Trent’anni e un pochino (Homo Scrivens). L’autore dialogherà con la scrittrice Rosalia Catapano, che ha firmato l’introduzione dell’opera, di cui si riporta un estratto: «Sentimenti contraddittori, pensieri che vanno nelle direzioni più impensate raccontate qui con una sincerità disarmante, con una semplicità che farà breccia nel cuore di chi legge». Durante la presentazione, la cantautrice Annalisa Madonna interpreterà un brano a cappella; le letture saranno a cura di Roberta Misticone, attrice.
Sinossi del libro
Dopo aver festeggiato il suo trentesimo compleanno, il 19 marzo del 2023, Lucrezia vola a Parigi dal fratello Gianluca che lì sta svolgendo un dottorato di ricerca. Al rientro a Napoli, avverte un leggero dolore alla gamba destra. A questo punto, iniziano le varie indagini in un’angosciante successione: ecografia, TAC, risonanza magnetica, biopsie per esami istologici e PET… dopo la disperazione iniziale, la prima chemioterapia. Ecco, tutto ha inizio così. Momenti dolorosi, commoventi si alternano a stralci di felicità, ricordi sereni, spensierati, a volte buffi del "prima" di una ragazza che amava vivere. «Se io me ne andrò amate la vita come l’ho amata io, amatela anche per me», diceva Lucrezia.
L’autore
GIUSEPPE RICCI è nato a Napoli, dove vive. È un biologo, da poco in pensione, ed è stato ricercatore all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e poi responsabile del laboratorio di virologia dell’Ospedale pediatrico Santobono. È anche un appassionato di musica ed ha sempre cercato di integrare la sua attività di biologo ospedaliero con esibizioni live in gruppi amatoriali. Da poco, una serie di eventi personali e familiari l’hanno portato alla scoperta, quasi per caso, di una nuova passione: la scrittura. Homo Scrivens È la prima compagnia italiana di scrittura. Nata a Napoli nel 2002, ha collaborato con numerosi editori di ogni parte d’Italia, e ha portato alla pubblicazione circa quattrocento autori, molti dei quali esordienti. Da quest’esperienza è nata nel 2012 la casa editrice Homo Scrivens, al fine di continuare questo impegno in forma autonoma, e condurre testi e autori all’attenzione diretta del pubblico. Siamo scrittori, scrittori che hanno deciso di trasformarsi in editori, per permettere a tanti come noi un approdo sereno, per creare un luogo d’incontro accessibile a tutti coloro che sono animati dalla nostra stessa passione e hanno la voglia e la testa per coltivarla, senza il rischio di annegare nel fango dell’editoria a pagamento.
di Napoli Magazine
26/09/2025 - 17:27
Da venerdì 26 settembre 2025, il libro "Lucrezia. Trent’anni e un pochino" è disponibile in tutte le librerie, fisiche e online. In questo toccante libro-testimonianza, il biologo Giuseppe Ricci racconta la storia di sua figlia Lucrezia e della sua malattia. Lucrezia, a poco più di trent’anni, muore a causa di un sarcoma epitelioide ad alto grado di malignità, non operabile. Nel giro di soli undici mesi, la sua esistenza – ricca di amore, amicizia ed entusiasmo – viene stroncata nel momento di massima realizzazione. In un percorso di elaborazione della sofferenza, Giuseppe Ricci affronta, attraverso la scrittura, i tragici eventi che hanno stravolto la sua famiglia, senza però dimenticare le parole della stessa Lucrezia, scritte nelle note del telefono, come in un diario: «Se io me ne andrò amate la vita come l’ho amata io, amatela anche per me». È in memoria di Lucrezia che Giuseppe Ricci incontrerà amici, parenti e lettori al Riot Concept Store di via Michele Kerbaker n°19, a Napoli, giovedì 9 ottobre 2025 alle ore 18:30. Nel corso dell’evento, aperto a tutti, sarà presentato per la prima volta il libro Lucrezia. Trent’anni e un pochino (Homo Scrivens). L’autore dialogherà con la scrittrice Rosalia Catapano, che ha firmato l’introduzione dell’opera, di cui si riporta un estratto: «Sentimenti contraddittori, pensieri che vanno nelle direzioni più impensate raccontate qui con una sincerità disarmante, con una semplicità che farà breccia nel cuore di chi legge». Durante la presentazione, la cantautrice Annalisa Madonna interpreterà un brano a cappella; le letture saranno a cura di Roberta Misticone, attrice.
Sinossi del libro
Dopo aver festeggiato il suo trentesimo compleanno, il 19 marzo del 2023, Lucrezia vola a Parigi dal fratello Gianluca che lì sta svolgendo un dottorato di ricerca. Al rientro a Napoli, avverte un leggero dolore alla gamba destra. A questo punto, iniziano le varie indagini in un’angosciante successione: ecografia, TAC, risonanza magnetica, biopsie per esami istologici e PET… dopo la disperazione iniziale, la prima chemioterapia. Ecco, tutto ha inizio così. Momenti dolorosi, commoventi si alternano a stralci di felicità, ricordi sereni, spensierati, a volte buffi del "prima" di una ragazza che amava vivere. «Se io me ne andrò amate la vita come l’ho amata io, amatela anche per me», diceva Lucrezia.
L’autore
GIUSEPPE RICCI è nato a Napoli, dove vive. È un biologo, da poco in pensione, ed è stato ricercatore all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale e poi responsabile del laboratorio di virologia dell’Ospedale pediatrico Santobono. È anche un appassionato di musica ed ha sempre cercato di integrare la sua attività di biologo ospedaliero con esibizioni live in gruppi amatoriali. Da poco, una serie di eventi personali e familiari l’hanno portato alla scoperta, quasi per caso, di una nuova passione: la scrittura. Homo Scrivens È la prima compagnia italiana di scrittura. Nata a Napoli nel 2002, ha collaborato con numerosi editori di ogni parte d’Italia, e ha portato alla pubblicazione circa quattrocento autori, molti dei quali esordienti. Da quest’esperienza è nata nel 2012 la casa editrice Homo Scrivens, al fine di continuare questo impegno in forma autonoma, e condurre testi e autori all’attenzione diretta del pubblico. Siamo scrittori, scrittori che hanno deciso di trasformarsi in editori, per permettere a tanti come noi un approdo sereno, per creare un luogo d’incontro accessibile a tutti coloro che sono animati dalla nostra stessa passione e hanno la voglia e la testa per coltivarla, senza il rischio di annegare nel fango dell’editoria a pagamento.