Inaugura il 15 maggio alla Domus 19 in piazza Riario Sforza, la mostra personale del fotografo Gian Paolo Russo. L’esposizione sarà visitabile nei fine settimana fino all’otto giugno
Raccontare Napoli, attraverso il mare. È il tema della mostra di Gian Paolo Russo, intitolata “Sul mare luccica”, riprendendo il verso di un noto motivo tra i cavalli di battaglia di Enrico Caruso, dove il mare è protagonista. La mostra è stata resa possibile anche grazie al contributo progettuale dell’associazione “No Comment”. L’esposizione verrà inaugurata il 15 maggio e sarà visitabile in maniera gratuita per i successi vivi fine settimana fino all’otto giugno. Sembra banale e invece quella a cui assistiamo è una serie di “affreschi” potenti, dove il mare di Napoli, non è solo bello da vedere, ma pulsa, perché come affermava Derrick de Kerchove, “il cuore dei napoletani pulsa al ritmo delle onde”. Dal 16 maggio e per i tre fine settimana successivi, con ingresso gratuito, presso la sede della Associazione Domus 19, in piazza Riario Sforza, nel cuore del centro antico sarà possibile provare a comprendere, magari svelare, il misterioso legame che c’è tra Partenope e il suo mare, che forse, sono la stessa cosa. “Sul mare luccica” non intende risolvere questo quesito, ma solo raccontare il mare.
La città è lunga, va dal centro storico a Posillipo. Gian Paolo Russo la racconta a scendere dalla zona panoramica verso il lungomare. Non a caso, l’immagine di “copertina” della mostra “Sul mare luccica”, è la statua del Nettuno, il dio del mare, attualmente posizionata in piazza Municipio. E una delle protagoniste di questa esposizione è la luce. Non a caso alla mostra è stato dato il titolo “Sul mare luccica”, perché quelli di Gian Paolo Russo sono affreschi che dipingono scenari che, si aprono a nuove prospettive. Così qualche immagine ricorda paesaggi nordici, o in altri casi, qualche piccolo molo, forse aspetta una barca di pescatori. A volte è l’alba e allora cielo s’illumina di “mille culure”. A volte senti “l’addore ‘e mare”, sul fondo sua maestà il vulcano. Il racconto è questo, la città è questa. Una metropoli europea, in cui i cuori dei cittadini battono al ritmo delle onde.
di Napoli Magazine
19/05/2025 - 09:14
Inaugura il 15 maggio alla Domus 19 in piazza Riario Sforza, la mostra personale del fotografo Gian Paolo Russo. L’esposizione sarà visitabile nei fine settimana fino all’otto giugno
Raccontare Napoli, attraverso il mare. È il tema della mostra di Gian Paolo Russo, intitolata “Sul mare luccica”, riprendendo il verso di un noto motivo tra i cavalli di battaglia di Enrico Caruso, dove il mare è protagonista. La mostra è stata resa possibile anche grazie al contributo progettuale dell’associazione “No Comment”. L’esposizione verrà inaugurata il 15 maggio e sarà visitabile in maniera gratuita per i successi vivi fine settimana fino all’otto giugno. Sembra banale e invece quella a cui assistiamo è una serie di “affreschi” potenti, dove il mare di Napoli, non è solo bello da vedere, ma pulsa, perché come affermava Derrick de Kerchove, “il cuore dei napoletani pulsa al ritmo delle onde”. Dal 16 maggio e per i tre fine settimana successivi, con ingresso gratuito, presso la sede della Associazione Domus 19, in piazza Riario Sforza, nel cuore del centro antico sarà possibile provare a comprendere, magari svelare, il misterioso legame che c’è tra Partenope e il suo mare, che forse, sono la stessa cosa. “Sul mare luccica” non intende risolvere questo quesito, ma solo raccontare il mare.
La città è lunga, va dal centro storico a Posillipo. Gian Paolo Russo la racconta a scendere dalla zona panoramica verso il lungomare. Non a caso, l’immagine di “copertina” della mostra “Sul mare luccica”, è la statua del Nettuno, il dio del mare, attualmente posizionata in piazza Municipio. E una delle protagoniste di questa esposizione è la luce. Non a caso alla mostra è stato dato il titolo “Sul mare luccica”, perché quelli di Gian Paolo Russo sono affreschi che dipingono scenari che, si aprono a nuove prospettive. Così qualche immagine ricorda paesaggi nordici, o in altri casi, qualche piccolo molo, forse aspetta una barca di pescatori. A volte è l’alba e allora cielo s’illumina di “mille culure”. A volte senti “l’addore ‘e mare”, sul fondo sua maestà il vulcano. Il racconto è questo, la città è questa. Una metropoli europea, in cui i cuori dei cittadini battono al ritmo delle onde.