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MUSICA - Fontanella: "La vita con i 24 Grana si vive 365 giorni l'anno, spazio ad altre cose ma siamo tornati!"
09.03.2022 21:22 di Napoli Magazine

Dalla metà degli anni '90 hanno scritto la scena della musica napoletana, cantando ovunque. I 24 Grana sono tornati, ecco la Reunion e il 25 marzo uscirà una raccolta delle tracce più rappresentative della storia della band. Saranno live il 4 aprile a Perugia, il 5 aprile a Milano, il 9 aprile a Bologna, 13 aprile a Roma, il 15 aprile a Napoli. Oggi in studio Giuseppe Fontanella, chitarrista dei 24 Grana, è stato ospite di Radio Punto Nuovo: "La vita con i 24 Grana vuol dire 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno. Le vacanze si organizzano aspettando la risposta dell’agenzia durante l’estate per i tour. Parallelamente nascevano altre cose, i progetti solistici di Francesco, la mia etichetta discografica, il locale di Renato. Abbiamo dato un po’ di spazio ad altre cose che vanno a confluire un’altra volta nella band. I linguaggi cambiano, di volta in volta nel corso degli anni abbiamo trovato il linguaggio più vicino alla nostra sensibilità. I primi dischi erano molto più elettronici, c’era più reggae. Molti fan li abbiamo persi perché legati ad un certo genere musicale, ma ne abbiamo trovati altri. C’è però chi ci seguiva fin dall’inizio perché trovava il cuore della nostra interpretazione, a prescindere dal vestito. La scelta dei brani? Obiettivamente sono tutti figli. Ma questo è niente pensando alla scaletta da fare prima di ogni concerto. Per questa cosa Renato è sempre stato la persona più adatta. Io sarei rimasto imballato a pensare troppo. Sono affezionato a tutte le canzoni. Chiaramente a periodi, come succede sempre. Abbiamo dovuto vedere cosa pensava il pubblico per una questione commerciale, le canzoni che girano di più. Siamo riusciti ad arrivare con alcune al 100% di espressività e altre a cui mancava un quid. I dischi si devono chiudere ad un certo punto, non possono restare anni in sala. Clementino ci sta benissimo nel nostro singolo, poi è una persona esplosiva. Eravamo a Londra, abbiamo passato tanto tempo assieme e ci siamo divertiti. Ci ha fatto sentire un po’ vecchi perché ha detto che è cresciuto con le nostre canzoni (ride, ndr). È stato tutto molto bello lì a Londra. Nuovo album a distanza? Noi siamo legati alla saletta, quando ci rivediamo ci divertiamo. A parte le prove ci fa piacere riprendere a vivere insieme".

 

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MUSICA - Fontanella: "La vita con i 24 Grana si vive 365 giorni l'anno, spazio ad altre cose ma siamo tornati!"

di Napoli Magazine

09/03/2022 - 21:22

Dalla metà degli anni '90 hanno scritto la scena della musica napoletana, cantando ovunque. I 24 Grana sono tornati, ecco la Reunion e il 25 marzo uscirà una raccolta delle tracce più rappresentative della storia della band. Saranno live il 4 aprile a Perugia, il 5 aprile a Milano, il 9 aprile a Bologna, 13 aprile a Roma, il 15 aprile a Napoli. Oggi in studio Giuseppe Fontanella, chitarrista dei 24 Grana, è stato ospite di Radio Punto Nuovo: "La vita con i 24 Grana vuol dire 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno. Le vacanze si organizzano aspettando la risposta dell’agenzia durante l’estate per i tour. Parallelamente nascevano altre cose, i progetti solistici di Francesco, la mia etichetta discografica, il locale di Renato. Abbiamo dato un po’ di spazio ad altre cose che vanno a confluire un’altra volta nella band. I linguaggi cambiano, di volta in volta nel corso degli anni abbiamo trovato il linguaggio più vicino alla nostra sensibilità. I primi dischi erano molto più elettronici, c’era più reggae. Molti fan li abbiamo persi perché legati ad un certo genere musicale, ma ne abbiamo trovati altri. C’è però chi ci seguiva fin dall’inizio perché trovava il cuore della nostra interpretazione, a prescindere dal vestito. La scelta dei brani? Obiettivamente sono tutti figli. Ma questo è niente pensando alla scaletta da fare prima di ogni concerto. Per questa cosa Renato è sempre stato la persona più adatta. Io sarei rimasto imballato a pensare troppo. Sono affezionato a tutte le canzoni. Chiaramente a periodi, come succede sempre. Abbiamo dovuto vedere cosa pensava il pubblico per una questione commerciale, le canzoni che girano di più. Siamo riusciti ad arrivare con alcune al 100% di espressività e altre a cui mancava un quid. I dischi si devono chiudere ad un certo punto, non possono restare anni in sala. Clementino ci sta benissimo nel nostro singolo, poi è una persona esplosiva. Eravamo a Londra, abbiamo passato tanto tempo assieme e ci siamo divertiti. Ci ha fatto sentire un po’ vecchi perché ha detto che è cresciuto con le nostre canzoni (ride, ndr). È stato tutto molto bello lì a Londra. Nuovo album a distanza? Noi siamo legati alla saletta, quando ci rivediamo ci divertiamo. A parte le prove ci fa piacere riprendere a vivere insieme".