Teatro Nuovo di Napoli
Info 0814976267
Martedì 31 ottobre, ore 21.00, e mercoledì 1 novembre, ore 19.00
Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Ctrl+Alt+Canc
presentano
( )pera didascalica
un progetto di Ctrl+Alt+Canc
testo e regia Alessandro Paschitto
con
Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto, Francesco Roccasecca
foto di scena Marco Ghidelli
video Alessandro Papa
Uno spazio vuoto, disallestito, nudo. Le luci di sala sono accese. Le casse spente, non c’è audio riprodotto. Né costumi: si va in scena con gli abiti del giorno. Si resta lì, buttati, davanti agli occhi degli spettatori.
Tre figure – persone prima che attori – e il vuoto intorno, perfetta immagine del nostro presente. L’incapacità di rappresentare si fa immagine di un’altra incapacità: quella di vivere.
Il qui e ora del teatro, privato di ogni simulazione, si impregna di significati nuovi: si fa racconto generazionale, esistenziale.
La ricerca di un’azione sensata diviene vorticosa e ha il nulla di fatto come destinazione inevitabile. Dopotutto come possiamo rappresentare la vita se delle cose più semplici e quotidiane scopriamo di sapere nulla o quasi? Quale potrebbe essere l’azione di cui si dica: eccola, è questa. Quali le parole?
Eppure di tentativo in tentativo, fallimento in fallimento, qualcosa sembra rimanere. Un’eco, un sedimento che si cumula, un’impressione sempre più presente nel vuoto dello spazio.
Le ripetizioni scavano come dei solchi, divaricano parentesi ancora non riempite. Se qualcosa appare – infine – lo fa solo in quanto proiettato da un di dentro di chi osserva. Il luogo della rappresentazione si sposta dalla scena vuota al retro dei suoi occhi. Come quando si aspetta un ceffone e non arriva. Dov’è finito? Dentro di noi.
Teatro delle Arti di Salerno
info 089221807
Inaugurazione stagione teatrale 2023/2024
Sabato 4, ore 21.00, e domenica 5 novembre, ore 18.30
Diana OR.l.S , Città Mediterranee – Nuovi Orizzonti
presentano
Massimiliano Gallo in
Stasera, punto e a capo!
con Pina Giarmanà, Shalana Santana
e con l’ensemble diretta dal M° Mimmo Napolitano
Gianluca Mirra, Giuseppe di Colandrea, Davide Costagliola, Fabiana Sirigu
Stasera, punto e a capo. Si mette un punto per ricominciare. Cominciare da capo, riprendere, ma non per forza facendo un passo avanti. Si può ricominciare anche tornando un po’ più indietro.
Azzerando, portando a zero, cancellando, annullando quello che di buono non si è fatto. Quello che buono non è. E allora facciamolo: generazioni a confronto! Per capire se questa vita è quella che ci siamo scelti, la migliore soluzione per noi, o quella che ci hanno preparato.
Avremmo bisogno di tre vite in verità: una per sbagliare, una per correggere gli errori, una per riassaporare il tutto. Io un po’ la invidio la mia adolescenza, invidio i miei anni ottanta! Gli anni della fiducia, del benessere, della positività. I primi video clip, gli Swatch, la New Wawe, il Commodore 64, il Muro di Berlino, Canale 5, la donna in carriera, il telefono a gettoni, Reagan e Gorbaciov.
Vorrei uno spettacolo straordinario, una festa, un motivo per rincontrarsi e ridere di come eravamo, di quello che siamo diventati. Farà bene a quelli della mia generazione e farà bene anche ai millennium, che sorrideranno al pensiero di come vivevano i loro genitori. Sarà uno splendido viaggio, fatto di parole, immagini e canzoni.
Voglio dividere con voi le mie emozioni più grandi. Ho un sogno rispetto a questo spettacolo: vorrei stupirvi, lasciarvi a bocca aperta e affidarvi una sensazione di gioia che vi accompagni per giorni. Mi piacerebbe farvi tornare un po’ bambini, per darvi la possibilità di riscoprire quello che abbiamo perso in questi anni.
Siamo migliori di come siamo, e forse lo abbiamo dimenticato. I miei compagni fissi in questo viaggio, saranno come sempre Shalana Santana, Pina Giarmanà e cinque straordinari musicisti. Con loro al mio fianco mi sento al sicuro. Non vedo l’ora di stringervi, non vedo l’ora di buttarvi le braccia al collo… Se ce lo consentiranno, è chiaro. Buio in sala, che la festa cominci!
Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
info 0823444051
Inaugurazione stagione teatrale 2023/2024
Da venerdì 3 a domenica 5 novembre
(venerdì ore 20.45, sabato ore 19.00, domenica ore 18.00)
Best Live
presenta
Giuseppe Zeno, Euridice Axen in
Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto
di Lina Wertmüller
scritto da Lina Wertmüller in collaborazione con Valerio Ruiz
adattamento Marcello Cotugno, Irene Alison
con (in o.a.)
Barbara Alesse, Alfredo Angelici, Francesco Cordella
scene Roberto Crea, light designer Pietro Sperduti, costumi Lisa Casillo
regia Marcello Cotugno
Affrontare a teatro Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto di Lina Wertmüller, una delle maggiori registe del cinema italiano - autrice che ha profondamente segnato la cultura e l’immaginario del nostro Paese - è una sfida che abbiamo deciso di accettare con la dovuta umiltà.
La nostra versione di Travolti…, basata sul testo teatrale di Lina Wertmüller (la sua opera postuma! Quale onore…) scritto con Valerio Ruiz, ricolloca la storia nella dimensione del contemporaneo, scegliendo come nuovo campo di battaglia il differente clima socioculturale di una società tardo capitalista, in cui nuove tensioni e nuove contraddizioni determinano e orientano conflitti e emozioni tra i personaggi.
Negli ultimi, recentissimi, anni abbiamo infatti assistito a uno stravolgimento degli equilibri di genere, e abbiamo visto maturare una coscienza completamente nuova e una prospettiva più sfaccettata e inclusiva su temi come il sesso e la razza, che assumono un peso fondamentale all’interno di un testo come questo.
Se l’acquisizione di queste nuove consapevolezze nutre gli animati battibecchi del primo atto, ambientato sul lussuoso yacht già presente nel film – le litigate tra Raffaella e Toti, amici/nemici portatori di valori inconciliabili, le continue scaramucce tra Raffaella e Gennarino, i cominci scambi tra Gennarino e il suo capo Pippo – è nel secondo atto, quando Gennarino e Raffaella, ormai naufraghi, approdano sull’isola, che il mutamento degli equilibri di genere assume una decisiva importanza drammaturgica, ridefinendo anche gli equilibri tra i due protagonisti.
Farsi carico di tutto ciò, non significa però smussare la tagliente ironia e l’energia caustica che contraddistinguono Lina Wertmüller: pur riequilibrando i rapporti di forza tra i due protagonisti in nome della parità di genere, il testo non perde la sua capacità di provocare, divertire, spiazzare.
Travolti… è un racconto d’amore e di lotta di classe e, anche se il terreno di conflitto dei due personaggi ha subito degli slittamenti dal 1974 a oggi, la crepa che li divide resta insanabile: una destinata ad andare avanti per la propria strada di privilegio, l’altro destinato ad essere lasciato indietro.
Lo spettacolo, quindi, evoca il film senza imitarlo, traducendo la visione cinematografica in azione teatrale: tanto con la presenza e la fisicità degli attori che in scena sudano, si rincorrono, lottano, si amano, quanto ricorrendo a una dimensione simbolica che lascia aperto allo spettatore uno spazio di immaginazione e memoria, quanto ancora attraverso l’affilatezza di dialoghi grotteschi, struggenti o comici.
Da questo punto di vista, è per me una straordinaria risorsa lavorare con attori di grande talento e sensibilità come Euridice Axen e Giuseppe Zeno. Due interpreti capaci di far vibrare le corde della passione e dell’ironia e di trovare una propria personale misura per dare corpo ai ruoli appartenuti a due icone del cinema italiano: Mariangela Melato e Giancarlo Giannini.
Equilibristi, lottatori, nemici e amanti, Gennarino e Raffaella riempiranno il palco della tensione sensuale e della ruvida poesia che si fa strada nei loro cuori induriti. E, nell’orizzonte selvaggio e primordiale dell’isola, cercheranno di uno stato di natura in cui sia davvero possibile incontrarsi e amarsi al di là di ogni differenza.
Una volta in salvo, lontano l’isola, per Gennarino e Raffaella non ci sarà salvezza, perché l’amore non basta ad amarsi, sembra dirci la Wertmüller nell’amaro epilogo di una storia che, a quasi mezzo secolo di distanza, non smette di essere una potente allegoria dei conflitti ideologici, economici e di genere che attraversano la società umana.
Marcello Cotugno
di Napoli Magazine
28/10/2023 - 12:53
Teatro Nuovo di Napoli
Info 0814976267
Martedì 31 ottobre, ore 21.00, e mercoledì 1 novembre, ore 19.00
Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Ctrl+Alt+Canc
presentano
( )pera didascalica
un progetto di Ctrl+Alt+Canc
testo e regia Alessandro Paschitto
con
Raimonda Maraviglia, Alessandro Paschitto, Francesco Roccasecca
foto di scena Marco Ghidelli
video Alessandro Papa
Uno spazio vuoto, disallestito, nudo. Le luci di sala sono accese. Le casse spente, non c’è audio riprodotto. Né costumi: si va in scena con gli abiti del giorno. Si resta lì, buttati, davanti agli occhi degli spettatori.
Tre figure – persone prima che attori – e il vuoto intorno, perfetta immagine del nostro presente. L’incapacità di rappresentare si fa immagine di un’altra incapacità: quella di vivere.
Il qui e ora del teatro, privato di ogni simulazione, si impregna di significati nuovi: si fa racconto generazionale, esistenziale.
La ricerca di un’azione sensata diviene vorticosa e ha il nulla di fatto come destinazione inevitabile. Dopotutto come possiamo rappresentare la vita se delle cose più semplici e quotidiane scopriamo di sapere nulla o quasi? Quale potrebbe essere l’azione di cui si dica: eccola, è questa. Quali le parole?
Eppure di tentativo in tentativo, fallimento in fallimento, qualcosa sembra rimanere. Un’eco, un sedimento che si cumula, un’impressione sempre più presente nel vuoto dello spazio.
Le ripetizioni scavano come dei solchi, divaricano parentesi ancora non riempite. Se qualcosa appare – infine – lo fa solo in quanto proiettato da un di dentro di chi osserva. Il luogo della rappresentazione si sposta dalla scena vuota al retro dei suoi occhi. Come quando si aspetta un ceffone e non arriva. Dov’è finito? Dentro di noi.
Teatro delle Arti di Salerno
info 089221807
Inaugurazione stagione teatrale 2023/2024
Sabato 4, ore 21.00, e domenica 5 novembre, ore 18.30
Diana OR.l.S , Città Mediterranee – Nuovi Orizzonti
presentano
Massimiliano Gallo in
Stasera, punto e a capo!
con Pina Giarmanà, Shalana Santana
e con l’ensemble diretta dal M° Mimmo Napolitano
Gianluca Mirra, Giuseppe di Colandrea, Davide Costagliola, Fabiana Sirigu
Stasera, punto e a capo. Si mette un punto per ricominciare. Cominciare da capo, riprendere, ma non per forza facendo un passo avanti. Si può ricominciare anche tornando un po’ più indietro.
Azzerando, portando a zero, cancellando, annullando quello che di buono non si è fatto. Quello che buono non è. E allora facciamolo: generazioni a confronto! Per capire se questa vita è quella che ci siamo scelti, la migliore soluzione per noi, o quella che ci hanno preparato.
Avremmo bisogno di tre vite in verità: una per sbagliare, una per correggere gli errori, una per riassaporare il tutto. Io un po’ la invidio la mia adolescenza, invidio i miei anni ottanta! Gli anni della fiducia, del benessere, della positività. I primi video clip, gli Swatch, la New Wawe, il Commodore 64, il Muro di Berlino, Canale 5, la donna in carriera, il telefono a gettoni, Reagan e Gorbaciov.
Vorrei uno spettacolo straordinario, una festa, un motivo per rincontrarsi e ridere di come eravamo, di quello che siamo diventati. Farà bene a quelli della mia generazione e farà bene anche ai millennium, che sorrideranno al pensiero di come vivevano i loro genitori. Sarà uno splendido viaggio, fatto di parole, immagini e canzoni.
Voglio dividere con voi le mie emozioni più grandi. Ho un sogno rispetto a questo spettacolo: vorrei stupirvi, lasciarvi a bocca aperta e affidarvi una sensazione di gioia che vi accompagni per giorni. Mi piacerebbe farvi tornare un po’ bambini, per darvi la possibilità di riscoprire quello che abbiamo perso in questi anni.
Siamo migliori di come siamo, e forse lo abbiamo dimenticato. I miei compagni fissi in questo viaggio, saranno come sempre Shalana Santana, Pina Giarmanà e cinque straordinari musicisti. Con loro al mio fianco mi sento al sicuro. Non vedo l’ora di stringervi, non vedo l’ora di buttarvi le braccia al collo… Se ce lo consentiranno, è chiaro. Buio in sala, che la festa cominci!
Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta
info 0823444051
Inaugurazione stagione teatrale 2023/2024
Da venerdì 3 a domenica 5 novembre
(venerdì ore 20.45, sabato ore 19.00, domenica ore 18.00)
Best Live
presenta
Giuseppe Zeno, Euridice Axen in
Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto
di Lina Wertmüller
scritto da Lina Wertmüller in collaborazione con Valerio Ruiz
adattamento Marcello Cotugno, Irene Alison
con (in o.a.)
Barbara Alesse, Alfredo Angelici, Francesco Cordella
scene Roberto Crea, light designer Pietro Sperduti, costumi Lisa Casillo
regia Marcello Cotugno
Affrontare a teatro Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto di Lina Wertmüller, una delle maggiori registe del cinema italiano - autrice che ha profondamente segnato la cultura e l’immaginario del nostro Paese - è una sfida che abbiamo deciso di accettare con la dovuta umiltà.
La nostra versione di Travolti…, basata sul testo teatrale di Lina Wertmüller (la sua opera postuma! Quale onore…) scritto con Valerio Ruiz, ricolloca la storia nella dimensione del contemporaneo, scegliendo come nuovo campo di battaglia il differente clima socioculturale di una società tardo capitalista, in cui nuove tensioni e nuove contraddizioni determinano e orientano conflitti e emozioni tra i personaggi.
Negli ultimi, recentissimi, anni abbiamo infatti assistito a uno stravolgimento degli equilibri di genere, e abbiamo visto maturare una coscienza completamente nuova e una prospettiva più sfaccettata e inclusiva su temi come il sesso e la razza, che assumono un peso fondamentale all’interno di un testo come questo.
Se l’acquisizione di queste nuove consapevolezze nutre gli animati battibecchi del primo atto, ambientato sul lussuoso yacht già presente nel film – le litigate tra Raffaella e Toti, amici/nemici portatori di valori inconciliabili, le continue scaramucce tra Raffaella e Gennarino, i cominci scambi tra Gennarino e il suo capo Pippo – è nel secondo atto, quando Gennarino e Raffaella, ormai naufraghi, approdano sull’isola, che il mutamento degli equilibri di genere assume una decisiva importanza drammaturgica, ridefinendo anche gli equilibri tra i due protagonisti.
Farsi carico di tutto ciò, non significa però smussare la tagliente ironia e l’energia caustica che contraddistinguono Lina Wertmüller: pur riequilibrando i rapporti di forza tra i due protagonisti in nome della parità di genere, il testo non perde la sua capacità di provocare, divertire, spiazzare.
Travolti… è un racconto d’amore e di lotta di classe e, anche se il terreno di conflitto dei due personaggi ha subito degli slittamenti dal 1974 a oggi, la crepa che li divide resta insanabile: una destinata ad andare avanti per la propria strada di privilegio, l’altro destinato ad essere lasciato indietro.
Lo spettacolo, quindi, evoca il film senza imitarlo, traducendo la visione cinematografica in azione teatrale: tanto con la presenza e la fisicità degli attori che in scena sudano, si rincorrono, lottano, si amano, quanto ricorrendo a una dimensione simbolica che lascia aperto allo spettatore uno spazio di immaginazione e memoria, quanto ancora attraverso l’affilatezza di dialoghi grotteschi, struggenti o comici.
Da questo punto di vista, è per me una straordinaria risorsa lavorare con attori di grande talento e sensibilità come Euridice Axen e Giuseppe Zeno. Due interpreti capaci di far vibrare le corde della passione e dell’ironia e di trovare una propria personale misura per dare corpo ai ruoli appartenuti a due icone del cinema italiano: Mariangela Melato e Giancarlo Giannini.
Equilibristi, lottatori, nemici e amanti, Gennarino e Raffaella riempiranno il palco della tensione sensuale e della ruvida poesia che si fa strada nei loro cuori induriti. E, nell’orizzonte selvaggio e primordiale dell’isola, cercheranno di uno stato di natura in cui sia davvero possibile incontrarsi e amarsi al di là di ogni differenza.
Una volta in salvo, lontano l’isola, per Gennarino e Raffaella non ci sarà salvezza, perché l’amore non basta ad amarsi, sembra dirci la Wertmüller nell’amaro epilogo di una storia che, a quasi mezzo secolo di distanza, non smette di essere una potente allegoria dei conflitti ideologici, economici e di genere che attraversano la società umana.
Marcello Cotugno