Lo spettacolo Amaro Mediterraneo diretto da Lello Serao in scena al TAN il 4 e 5 ottobre e il laboratorio Trotula e le altre – donne che cambiano il mondo in programma dal 6 al 12 ottobre a cura di Marina Rippa concludono la rassegna Amorose Visioni promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Affabulazione
Sono due gli eventi che concludono la rassegna "Amorose Visioni" sulla Napoli normanno - angioina iniziata nel mese di luglio nell’ambito del progetto Affabulazione 2025, ideata e diretta da Teatro Area Nord/Teatri Associati di Napoli e sostenuta dal Comune di Napoli: il primo è lo spettacolo Amaro Mediterraneo diretto da Lello Serao, in scena al Teatro Area Nord sabato 4 ottobre alle ore 19.00 e domenica 5 ottobre alle ore 18.00, il secondo è un laboratorio a cura di Marina Rippa per F.PL Femminile Plurale dal titolo “Trotula e le altre – donne che cambiano il mondo”.
“Amaro Mediterraneo” nasce da un’urgenza determinata dalla perdita quotidiana del senso di umanità che gli accadimenti stanno determinando in varie parti del mondo” - dichiara Lello Serao - mentre ricorre nei post sui social la frase “Definisci Bambino”, è proprio di bambini che si racconta.” All’inizio del XII secolo, partirono dalla Germania e dalla Francia due spedizioni di bambini. Credevano di poter attraversare i mari senza bagnarsi i piedi. Pieni di speranza, ignoranti, felici, si incamminarono verso i porti del Sud. L’atteso miracolo non si realizzò. La colonna francese fu sequestrata da trafficanti di schiavi e venduta in Egitto; quella tedesca si perse e scomparve, divorata da una geografia selvaggia e dalle pestilenze. Questo episodio raccontato da Shwob e Mishima si confronta con la storia e la vita di Federico II che, con la sua volontà di trovare un dialogo tra Oriente e Occidente, subisce la scomunica pur di non entrare in conflitto con i Musulmani di cui ha profondo rispetto e conoscenza. Della frenesia che radunò eserciti così vasti e che progettò tante invasioni restarono solo poche immagini, che secoli dopo si sarebbero riflesse nei tristi e limpidi specchi della Gerusalemme; alti cavalieri vestiti di ferro, notti affollate di leoni, terre di sortilegi e di solitudine. Più dolorosa è un’altra immagine di innumerevoli bambini scomparsi.Una occasione per parlare in chiave contemporanea delle migrazioni e della grande tomba azzurra che è il mar Mediterraneo. Di come siano sempre i bambini le vittime sacrificali dei conflitti. Nel testo, costruito come narrazione fatta da una compagnia di attori girovaghi, riecheggiano storie di oggi, fatti che accomunano le sorti di bambini di allora con quelle di chi oggi vive sotto le bombe, di un potere indifferente e avido, di uno scontro religioso che copre, oggi come allora, l’occupazione di terre sottraendole a chi è costretto a soccombere e a migrare, disumanizzando le vittime. In scena Luca Saccoia, Marcello Manzella, Salvatore Bertone, Simone Di Meglio, Carmine Benitozzi, Maria Rosaria Napolano, Gerardo Di Pietro, Martina Persico, Julia Primicile Carafa e gli allievi del laboratorio “Amaro Mediterraneo”: Anna De Dominicis, Gabriella De Paola, Swami Di Giovanni, Andrea Lappelli Marta Quartararo, Raffaele Russo, Giusi Russo, Anna Laura Santoro, Manuela Schiazza.
“Trotula e le altre - donne che cambiano in mondo” a cura di Marina Rippa per F.PL femminile plurale si terrà sul palco del Teatro Area Nord per una settimana dal 6 al 12 ottobre sette giornate dedicate al lavoro teatrale con le donne a partire dalla figura di Trotula De Ruggiero, prima donna medico della Scuola Medica Salernitana. A conclusione del laboratorio si proporrà un'azione collettiva aperta al pubblico che vedrà impegnate tutte le donne coinvolte. Il laboratorio è aperto a donne non professioniste, dai 18 anni in su. Trotula è la più nota tra le “mulieres Salernitanae”, ovvero le appartenenti a quella cerchia di studiose che insegnavano o erano attive intorno alla Scuola Medica Salernitana. La sua figura fu celebre nel Medioevo in tutta Europa, in particolar modo per gli studi legati alla sfera femminile. Dicono che sia stata la prima ginecologa della storia, dicono che in realtà fosse un uomo, dicono persino che non sia mai esistita. Di Trotula De Ruggiero si è scritto ma anche fantasticato parecchio perché è andata troppo fuori da ogni schema per apparire reale a chi pensa che la vita sia un treno in corsa su tracciati ben definiti e immodificabili.
Ingresso e navetta dal centro della città gratuiti con prenotazione al seguente indirizzo: amorosevisioni@gmail.com
CREDITI:
AMARO MEDITERRANEO diretto da Lello Serao
Con Luca Saccoia, Marcello Manzella, Salvatore Bertone, Simone Di Meglio, Carmine Benitozzi, Maria Rosaria Napolano, Gerardo Di Pietro, Martina Persico, Julia Carafa Primicile e con gli allievi del laboratorio “Amaro Mediterraneo”:
Anna De Dominicis, Gabriella De Paola, Swami Di Giovanni, Andrea Lappelli
Marta Quartararo, Raffaele Russo, Giusi Russo, Anna Laura Santoro, Manuela Schiazza
Disegno luci Paco Summonte, Musiche di scena Julia Carafa Primicile
Impianto scenico Fabio Cosimo, Costumi Anna Zuccarini
Movimenti scenici Antonello Tudisco
Assistente alla regia Emanuele Sacchetti
direzione di produzione Hilenia de Falco Comunicazione Vincenzo Ambrosino
Amministrazione Valentina Ciotola
TROTULA E LE ALTRE
laboratorio condotto da Marina Rippa
con Monica Costigliola e Fiorella Orazzo
di Napoli Magazine
01/10/2025 - 09:51
Lo spettacolo Amaro Mediterraneo diretto da Lello Serao in scena al TAN il 4 e 5 ottobre e il laboratorio Trotula e le altre – donne che cambiano il mondo in programma dal 6 al 12 ottobre a cura di Marina Rippa concludono la rassegna Amorose Visioni promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Affabulazione
Sono due gli eventi che concludono la rassegna "Amorose Visioni" sulla Napoli normanno - angioina iniziata nel mese di luglio nell’ambito del progetto Affabulazione 2025, ideata e diretta da Teatro Area Nord/Teatri Associati di Napoli e sostenuta dal Comune di Napoli: il primo è lo spettacolo Amaro Mediterraneo diretto da Lello Serao, in scena al Teatro Area Nord sabato 4 ottobre alle ore 19.00 e domenica 5 ottobre alle ore 18.00, il secondo è un laboratorio a cura di Marina Rippa per F.PL Femminile Plurale dal titolo “Trotula e le altre – donne che cambiano il mondo”.
“Amaro Mediterraneo” nasce da un’urgenza determinata dalla perdita quotidiana del senso di umanità che gli accadimenti stanno determinando in varie parti del mondo” - dichiara Lello Serao - mentre ricorre nei post sui social la frase “Definisci Bambino”, è proprio di bambini che si racconta.” All’inizio del XII secolo, partirono dalla Germania e dalla Francia due spedizioni di bambini. Credevano di poter attraversare i mari senza bagnarsi i piedi. Pieni di speranza, ignoranti, felici, si incamminarono verso i porti del Sud. L’atteso miracolo non si realizzò. La colonna francese fu sequestrata da trafficanti di schiavi e venduta in Egitto; quella tedesca si perse e scomparve, divorata da una geografia selvaggia e dalle pestilenze. Questo episodio raccontato da Shwob e Mishima si confronta con la storia e la vita di Federico II che, con la sua volontà di trovare un dialogo tra Oriente e Occidente, subisce la scomunica pur di non entrare in conflitto con i Musulmani di cui ha profondo rispetto e conoscenza. Della frenesia che radunò eserciti così vasti e che progettò tante invasioni restarono solo poche immagini, che secoli dopo si sarebbero riflesse nei tristi e limpidi specchi della Gerusalemme; alti cavalieri vestiti di ferro, notti affollate di leoni, terre di sortilegi e di solitudine. Più dolorosa è un’altra immagine di innumerevoli bambini scomparsi.Una occasione per parlare in chiave contemporanea delle migrazioni e della grande tomba azzurra che è il mar Mediterraneo. Di come siano sempre i bambini le vittime sacrificali dei conflitti. Nel testo, costruito come narrazione fatta da una compagnia di attori girovaghi, riecheggiano storie di oggi, fatti che accomunano le sorti di bambini di allora con quelle di chi oggi vive sotto le bombe, di un potere indifferente e avido, di uno scontro religioso che copre, oggi come allora, l’occupazione di terre sottraendole a chi è costretto a soccombere e a migrare, disumanizzando le vittime. In scena Luca Saccoia, Marcello Manzella, Salvatore Bertone, Simone Di Meglio, Carmine Benitozzi, Maria Rosaria Napolano, Gerardo Di Pietro, Martina Persico, Julia Primicile Carafa e gli allievi del laboratorio “Amaro Mediterraneo”: Anna De Dominicis, Gabriella De Paola, Swami Di Giovanni, Andrea Lappelli Marta Quartararo, Raffaele Russo, Giusi Russo, Anna Laura Santoro, Manuela Schiazza.
“Trotula e le altre - donne che cambiano in mondo” a cura di Marina Rippa per F.PL femminile plurale si terrà sul palco del Teatro Area Nord per una settimana dal 6 al 12 ottobre sette giornate dedicate al lavoro teatrale con le donne a partire dalla figura di Trotula De Ruggiero, prima donna medico della Scuola Medica Salernitana. A conclusione del laboratorio si proporrà un'azione collettiva aperta al pubblico che vedrà impegnate tutte le donne coinvolte. Il laboratorio è aperto a donne non professioniste, dai 18 anni in su. Trotula è la più nota tra le “mulieres Salernitanae”, ovvero le appartenenti a quella cerchia di studiose che insegnavano o erano attive intorno alla Scuola Medica Salernitana. La sua figura fu celebre nel Medioevo in tutta Europa, in particolar modo per gli studi legati alla sfera femminile. Dicono che sia stata la prima ginecologa della storia, dicono che in realtà fosse un uomo, dicono persino che non sia mai esistita. Di Trotula De Ruggiero si è scritto ma anche fantasticato parecchio perché è andata troppo fuori da ogni schema per apparire reale a chi pensa che la vita sia un treno in corsa su tracciati ben definiti e immodificabili.
Ingresso e navetta dal centro della città gratuiti con prenotazione al seguente indirizzo: amorosevisioni@gmail.com
CREDITI:
AMARO MEDITERRANEO diretto da Lello Serao
Con Luca Saccoia, Marcello Manzella, Salvatore Bertone, Simone Di Meglio, Carmine Benitozzi, Maria Rosaria Napolano, Gerardo Di Pietro, Martina Persico, Julia Carafa Primicile e con gli allievi del laboratorio “Amaro Mediterraneo”:
Anna De Dominicis, Gabriella De Paola, Swami Di Giovanni, Andrea Lappelli
Marta Quartararo, Raffaele Russo, Giusi Russo, Anna Laura Santoro, Manuela Schiazza
Disegno luci Paco Summonte, Musiche di scena Julia Carafa Primicile
Impianto scenico Fabio Cosimo, Costumi Anna Zuccarini
Movimenti scenici Antonello Tudisco
Assistente alla regia Emanuele Sacchetti
direzione di produzione Hilenia de Falco Comunicazione Vincenzo Ambrosino
Amministrazione Valentina Ciotola
TROTULA E LE ALTRE
laboratorio condotto da Marina Rippa
con Monica Costigliola e Fiorella Orazzo