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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Napoli, Gattuso ringhierà come non mai"
21.11.2020 16:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - Non se la prendano a male nella città della “Madunina”, ma il vero diavolo ce l’abbiamo noi nella città in riva al Golfo a bordocampo e sarà difficile contenerlo, giacchè Gattuso domani contro il Milan ringhierà come mai fatto finora, pur se combattuto dai ricordi felici e struggenti del suo grande passato da calciatore con la maglia a righe rosse e nero addosso, la sua seconda pelle. C’è da immaginare però che il suo cuore sbarrerà la porta dei sentimenti per novanta e più minuti e che davanti ai suoi occhi calerà una barriera invalicabile tra passato e presente, il tempo di una partita di calcio. Ne siamo tutti convinti e siamo tutti d’accordo, la maglia è la maglia e il suo addio da quella del Milan ancora gli scoppia dentro, per i contorni e i denominatori che provocarono la sua partenza. Lasciare tutto ad un punto dalla Champions, come gli è capitato alla fine del suo periodo sulla panchina rossonera e sulla sponda tanto amata, è una storia non del tutto chiarita e raccontata, ma siccome Gattoringhio è un gran personaggio tutto d’un pezzo, ecco che alzò i tacchi cucendosi le labbra di fronte al tradimento del suo grande amore. Intendiamoci non è uno che cova rancore dentro di sé, ma la sfida tra i suoi azzurri e i diavoli gli procura stizza bellica, quella calcistica s’intende, che aumenta i denominatori d’importanza e le ansie del match sull’uno e sull’altro fronte. Giocata con il pubblico sugli spalti del San Paolo Napoli-Milan avrebbe ripercorso oggi nell’era del virus aspettative e valori d’altri tempi, quando nel reciproco grande e glorioso passato delle due squadre c’erano i tre olandesi più Baresi in rossonero e Maradona, Careca, Alemao e altri azzurri di fronte a loro. Adesso c’è comunque qualcosa di importante in gioco, oggi come allora, nell’alta classifica è in ballo il primo posto che consentirebbe ad una delle due squadre di porsi di traverso soprattutto verso la Juventus e l’Inter: insomma l’anticamera di una cavalcata fantastica lanciata proprio qui al San Paolo. Nello slancio il Napoli appare maggiormente favorito dai pronostici ma scaramanticamente Gattuso diffida dalle chiacchiere e bada alla sostanza. Nel tempo di avvicinamento al match avrà modo di dissolvere dubbi e certezze con la mente fredda e il cuore duro. Certo è che potrà contare sulla carica di capitan Insigne, tornato dalla nazionale con il sangue che gli ribolle nelle vene, e dalla voglia matta di Mertens di tornare al gol nel ruolo a lui più congeniale al centro dell’attacco e con il carico di miglior bomber nella storia azzurra: è insomma il Napoli dei “piccoletti” terribili su cui punterà Ringhio tra l’altro per bloccare il filone rossonero di 19 risultati utili consecutivi, un bel record, da strapazzare e buttare giù per dare il via ad una grande cavalcata.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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G-FACTOR - Lucariello su "NM": "Napoli, Gattuso ringhierà come non mai"

di Napoli Magazine

21/11/2024 - 16:30

NAPOLI - Non se la prendano a male nella città della “Madunina”, ma il vero diavolo ce l’abbiamo noi nella città in riva al Golfo a bordocampo e sarà difficile contenerlo, giacchè Gattuso domani contro il Milan ringhierà come mai fatto finora, pur se combattuto dai ricordi felici e struggenti del suo grande passato da calciatore con la maglia a righe rosse e nero addosso, la sua seconda pelle. C’è da immaginare però che il suo cuore sbarrerà la porta dei sentimenti per novanta e più minuti e che davanti ai suoi occhi calerà una barriera invalicabile tra passato e presente, il tempo di una partita di calcio. Ne siamo tutti convinti e siamo tutti d’accordo, la maglia è la maglia e il suo addio da quella del Milan ancora gli scoppia dentro, per i contorni e i denominatori che provocarono la sua partenza. Lasciare tutto ad un punto dalla Champions, come gli è capitato alla fine del suo periodo sulla panchina rossonera e sulla sponda tanto amata, è una storia non del tutto chiarita e raccontata, ma siccome Gattoringhio è un gran personaggio tutto d’un pezzo, ecco che alzò i tacchi cucendosi le labbra di fronte al tradimento del suo grande amore. Intendiamoci non è uno che cova rancore dentro di sé, ma la sfida tra i suoi azzurri e i diavoli gli procura stizza bellica, quella calcistica s’intende, che aumenta i denominatori d’importanza e le ansie del match sull’uno e sull’altro fronte. Giocata con il pubblico sugli spalti del San Paolo Napoli-Milan avrebbe ripercorso oggi nell’era del virus aspettative e valori d’altri tempi, quando nel reciproco grande e glorioso passato delle due squadre c’erano i tre olandesi più Baresi in rossonero e Maradona, Careca, Alemao e altri azzurri di fronte a loro. Adesso c’è comunque qualcosa di importante in gioco, oggi come allora, nell’alta classifica è in ballo il primo posto che consentirebbe ad una delle due squadre di porsi di traverso soprattutto verso la Juventus e l’Inter: insomma l’anticamera di una cavalcata fantastica lanciata proprio qui al San Paolo. Nello slancio il Napoli appare maggiormente favorito dai pronostici ma scaramanticamente Gattuso diffida dalle chiacchiere e bada alla sostanza. Nel tempo di avvicinamento al match avrà modo di dissolvere dubbi e certezze con la mente fredda e il cuore duro. Certo è che potrà contare sulla carica di capitan Insigne, tornato dalla nazionale con il sangue che gli ribolle nelle vene, e dalla voglia matta di Mertens di tornare al gol nel ruolo a lui più congeniale al centro dell’attacco e con il carico di miglior bomber nella storia azzurra: è insomma il Napoli dei “piccoletti” terribili su cui punterà Ringhio tra l’altro per bloccare il filone rossonero di 19 risultati utili consecutivi, un bel record, da strapazzare e buttare giù per dare il via ad una grande cavalcata.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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