Golazo
GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Si va alla ricerca del bandolo della matassa"
10.01.2024 23:59 di Napoli Magazine

NAPOLI - Metti una settimana di clausura puteolana insieme con Serapide - dio greco egizio del 300 a.C. - e non deve essere il massimo della vita. Ma che cos'altro avrebbe potuto fare Aurelio Primo, imperante su un popolo divenuto improvvisamente sciatto, abulico? La storia partenopea di questi tempi grami e tristi è composta di capitoli lunghi, a volte incomprensibili. Una storia scritta con errori da matita blu, con deficienze imputabili a tutti, a cominciare da chi tutto decide e tutti comanda. Si va alla ricerca del bandolo della matassa in un labirinto che allo stato sembra non avere uscita. Sbirciando tra i vari appunti del brogliaccio trovi dei dati che confermano l'assurdità del momento nero. Insomma, ve l'aspettavate che sotto la guida del sergente Garcia, vituperato a destra e a manca, da me compreso, avessero messo nel granaio almeno i punti della salvezza? E che sotto la guida del Walterino dall'orologio perduto si totalizzassero la miseria di due sole vittorie più l'eliminazione dall'italica coppa? Errori a monte nel mancato rafforzamento della rosa, d'accordo. Malcontento nell'animo di alcuni protagonisti, su tutti Kvara, della recente, stupenda cavalcata (sembra un ricordo lontano) che ha portato al terzo scudetto della storia azzurra, d'accordo. Stato di forma deprecabile - Lobotka ha messo su chili dannosi -, d'accordo. Ma a mia memoria non ricordo il totale disfacimento di una squadra campione. E mettiamoci anche quell'orgoglio che difetta paurosamente. Quella rassegnazione davanti alle avversità che è più deprecabile di eventuali carenze tecniche. Un celebre aforisma recita: se le cose non vanno bene, stai sicuro che andranno peggio. E' quanto sta accadendo in casa azzurra. Ultimo esempio, i quattro minuti di Mazzocchi, il tempo di effettuare una volata sul fondo, di andare a spaccagamba su un avversario granata, prendere il rosso ed uscire dal campo. Mazzocchi è il primo acquisto di rinforzo (ce ne saranno altri?), giocatore di corsa e di temperamento. Un mio amico insegnante che lo ebbe alunno a Barra mi ha detto di lui: un bravo ragazzo, che esuberanza! già, ce ne siamo accorti. A mio modesto avviso, credo che sia necessario acquistare un forte difensore ed un trequartista che abbia il vizietto del gol. Pare che Dragusin - cresciuto nella Primavera della Juve - sia sempre più lontano. Ancora speranze per Samardzic che a me piace tanto. Vedremo. La sconfitta umiliante contro il Toro è stata anche figlia di alcune scelte iniziali discutibili di Walterino dall'orologio perduto. Ostigard lo avrei preferito all'impalpabile Juan Jesus, come Simeone a Raspadori. Con questi chiari di luna, lontani anni luce dalla stupenda sonata composta da Beethoven, i campioni improvvisamente scomparsi si avviano al derby con la Salernitana che è ultima in classifica ma è squadra vera, tignosa, orgogliosa. Poi, gli azzurri scomparsi dal radar voleranno in Arabia Saudita per la Supercoppa. Chissà che cosa ne verrà fuori.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

ULTIMISSIME GOLAZO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Si va alla ricerca del bandolo della matassa"

di Napoli Magazine

10/01/2024 - 23:59

NAPOLI - Metti una settimana di clausura puteolana insieme con Serapide - dio greco egizio del 300 a.C. - e non deve essere il massimo della vita. Ma che cos'altro avrebbe potuto fare Aurelio Primo, imperante su un popolo divenuto improvvisamente sciatto, abulico? La storia partenopea di questi tempi grami e tristi è composta di capitoli lunghi, a volte incomprensibili. Una storia scritta con errori da matita blu, con deficienze imputabili a tutti, a cominciare da chi tutto decide e tutti comanda. Si va alla ricerca del bandolo della matassa in un labirinto che allo stato sembra non avere uscita. Sbirciando tra i vari appunti del brogliaccio trovi dei dati che confermano l'assurdità del momento nero. Insomma, ve l'aspettavate che sotto la guida del sergente Garcia, vituperato a destra e a manca, da me compreso, avessero messo nel granaio almeno i punti della salvezza? E che sotto la guida del Walterino dall'orologio perduto si totalizzassero la miseria di due sole vittorie più l'eliminazione dall'italica coppa? Errori a monte nel mancato rafforzamento della rosa, d'accordo. Malcontento nell'animo di alcuni protagonisti, su tutti Kvara, della recente, stupenda cavalcata (sembra un ricordo lontano) che ha portato al terzo scudetto della storia azzurra, d'accordo. Stato di forma deprecabile - Lobotka ha messo su chili dannosi -, d'accordo. Ma a mia memoria non ricordo il totale disfacimento di una squadra campione. E mettiamoci anche quell'orgoglio che difetta paurosamente. Quella rassegnazione davanti alle avversità che è più deprecabile di eventuali carenze tecniche. Un celebre aforisma recita: se le cose non vanno bene, stai sicuro che andranno peggio. E' quanto sta accadendo in casa azzurra. Ultimo esempio, i quattro minuti di Mazzocchi, il tempo di effettuare una volata sul fondo, di andare a spaccagamba su un avversario granata, prendere il rosso ed uscire dal campo. Mazzocchi è il primo acquisto di rinforzo (ce ne saranno altri?), giocatore di corsa e di temperamento. Un mio amico insegnante che lo ebbe alunno a Barra mi ha detto di lui: un bravo ragazzo, che esuberanza! già, ce ne siamo accorti. A mio modesto avviso, credo che sia necessario acquistare un forte difensore ed un trequartista che abbia il vizietto del gol. Pare che Dragusin - cresciuto nella Primavera della Juve - sia sempre più lontano. Ancora speranze per Samardzic che a me piace tanto. Vedremo. La sconfitta umiliante contro il Toro è stata anche figlia di alcune scelte iniziali discutibili di Walterino dall'orologio perduto. Ostigard lo avrei preferito all'impalpabile Juan Jesus, come Simeone a Raspadori. Con questi chiari di luna, lontani anni luce dalla stupenda sonata composta da Beethoven, i campioni improvvisamente scomparsi si avviano al derby con la Salernitana che è ultima in classifica ma è squadra vera, tignosa, orgogliosa. Poi, gli azzurri scomparsi dal radar voleranno in Arabia Saudita per la Supercoppa. Chissà che cosa ne verrà fuori.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com