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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, Simeone core grato"
01.02.2023 23:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Da core 'ngrato, dall'Altafini che entrava a partita in corso e le vinceva (il Napoli ne sa qualcosa) a Simeone core grato, l'uomo in più del travolgente attacco azzurro tra i più prolifici in campo europeo. La serenità interiore e la determinazione feroce, non è un ossimoro, sono le doti nascoste - ma non tanto - dell'argentino detto il Cholito. Centravanti un po' antico e un po' moderno che conosce l'arte degli inserimenti e delle conclusioni improvvise, come quella con la quale ha trafitto la Roma che ha giocato al Maradona la sua migliore partita lontano dall'Olimpico. Simeone e Raspadori li considerai le due rose sulla cassata della sontuosa ed intelligente campagna acquisti. E' diventato quasi noioso - si fa per dire - sottolineare la schiacciante superiorità di questo meraviglioso Napoli nel campionato in cui le tradizionali corazzate nordiste hanno falle dalle quali imbarcano acqua. E con la Juve imbambolata dalle scelte tecniche e frullata (leggi penalizzata) dal giudice. Lo squadrone guidato dal pelato di Certaldo è nelle condizioni ottimali per laurearsi campione - per la terza volta nella sua storia - e con largo anticipo sulla data ultima del torneo. So bene che a parlare di scudetto già vinto - o quantomeno imperdibile - scatteranno riti apotropaici e ricerche di amuleti vari da parte dei tifosi anema e core. Ma è la lunga esperienza in questo mondo pallonaro (sempre più strano e caotico) che m'induce a mettere da parte la mia solita prudenza nei giudizi. Perché questo Napoli possiede tutte le caratteristiche della squadra vincente: la rosa, la qualità dei suoi elementi, la determinazione nell'inseguire sempre il massimo risultato. L'ultimo esempio mi riporta al derby del sole con i giallorossi. Che è stato partita difficile, ostica. Qualsiasi altra compagine, dando un occhio ai risultati delle inseguitrici, si sarebbe accontentata del pareggio. Questo Napoli, no. Perché ha nelle sue corde, nella volontà dei suoi interpreti, la certezza di chi è sicuro di sé, di chi non si accontenta del poco ma certo e va alla ricerca del massimo risultato attraverso la bellezza di una manovra, di un gioco, che poche squadre in Europa posseggono. Un altro fiore all'occhiello è costituito dal predominio nella classifica dei marcatori, grazie ad Osimhen. Ho spesso criticato quei momenti in cui il nigeriano si lascia andare ad inutili smanie, perdendo a volte la concentrazione necessaria che un grande attaccante deve avere come mantra. Sto notando che sta crescendo anche sotto questo punto di vista e immagino grazie alle raccomandazioni del tecnico. Zolla Gialla è un attaccante d'istinto che sa cercarsi le sue praterie preferite. E' un campione che potrà diventare un fuoriclasse. Il gol che ha segnato alla Roma è stato qualcosa di sublime: stop di petto, palleggio di coscia e legnata sotto la traversa, il tutto in un'area affollata. Gol così non si segnano neanche nelle partitelle d'allenamento. Chapeau.

 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, Simeone core grato"

di Napoli Magazine

01/02/2024 - 23:00

NAPOLI - Da core 'ngrato, dall'Altafini che entrava a partita in corso e le vinceva (il Napoli ne sa qualcosa) a Simeone core grato, l'uomo in più del travolgente attacco azzurro tra i più prolifici in campo europeo. La serenità interiore e la determinazione feroce, non è un ossimoro, sono le doti nascoste - ma non tanto - dell'argentino detto il Cholito. Centravanti un po' antico e un po' moderno che conosce l'arte degli inserimenti e delle conclusioni improvvise, come quella con la quale ha trafitto la Roma che ha giocato al Maradona la sua migliore partita lontano dall'Olimpico. Simeone e Raspadori li considerai le due rose sulla cassata della sontuosa ed intelligente campagna acquisti. E' diventato quasi noioso - si fa per dire - sottolineare la schiacciante superiorità di questo meraviglioso Napoli nel campionato in cui le tradizionali corazzate nordiste hanno falle dalle quali imbarcano acqua. E con la Juve imbambolata dalle scelte tecniche e frullata (leggi penalizzata) dal giudice. Lo squadrone guidato dal pelato di Certaldo è nelle condizioni ottimali per laurearsi campione - per la terza volta nella sua storia - e con largo anticipo sulla data ultima del torneo. So bene che a parlare di scudetto già vinto - o quantomeno imperdibile - scatteranno riti apotropaici e ricerche di amuleti vari da parte dei tifosi anema e core. Ma è la lunga esperienza in questo mondo pallonaro (sempre più strano e caotico) che m'induce a mettere da parte la mia solita prudenza nei giudizi. Perché questo Napoli possiede tutte le caratteristiche della squadra vincente: la rosa, la qualità dei suoi elementi, la determinazione nell'inseguire sempre il massimo risultato. L'ultimo esempio mi riporta al derby del sole con i giallorossi. Che è stato partita difficile, ostica. Qualsiasi altra compagine, dando un occhio ai risultati delle inseguitrici, si sarebbe accontentata del pareggio. Questo Napoli, no. Perché ha nelle sue corde, nella volontà dei suoi interpreti, la certezza di chi è sicuro di sé, di chi non si accontenta del poco ma certo e va alla ricerca del massimo risultato attraverso la bellezza di una manovra, di un gioco, che poche squadre in Europa posseggono. Un altro fiore all'occhiello è costituito dal predominio nella classifica dei marcatori, grazie ad Osimhen. Ho spesso criticato quei momenti in cui il nigeriano si lascia andare ad inutili smanie, perdendo a volte la concentrazione necessaria che un grande attaccante deve avere come mantra. Sto notando che sta crescendo anche sotto questo punto di vista e immagino grazie alle raccomandazioni del tecnico. Zolla Gialla è un attaccante d'istinto che sa cercarsi le sue praterie preferite. E' un campione che potrà diventare un fuoriclasse. Il gol che ha segnato alla Roma è stato qualcosa di sublime: stop di petto, palleggio di coscia e legnata sotto la traversa, il tutto in un'area affollata. Gol così non si segnano neanche nelle partitelle d'allenamento. Chapeau.

 

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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