NAPOLI - E che cosa è successo? Sarà stato per caso una perdita d'identità, dovuta all'effetto delle magliette mimetiche che sono di una confusione cromatica unica? A volte l'abito fa il monaco! Certamente, il plotone di don Rafè è apparso poco incline all'esecuzione del "nemico" bergamasco che pure aveva maglie borusseggianti e quindi avrebbe dovuto indurre ad un cinismo spietato. Al di fuori di cenni metaforici, pensavo in negativo perché il trio alle spalle dell'ex tuffatore (ho saputo che al massimo Gonzalo farà saltelli in piscina da pedane di venticinque centimetri) si schiacciava troppo sulla Maginot bergamasca con nessuno sforzo di fantasia. Poi, l'assuefazione alla mimetica ha sortito l'effetto positivo. Anche perché il condottiero spagnolo aveva concesso licenza al soldato Mertens e messo il mitra nelle mani del tenente Callejon e lanciato in volo l'airone Hamsik per l'incursore mancato Pandev. Ed è stato proprio lo slovacco a liberare in area Higuain e il Pipita a chiudere a giro di destro il sigillo della vittoria. E quando Cigarini si è fatto espellere per entrata malignetta su Callejon, pensai che tutto sarebbe finito in gloria e così è stato. Al guastatore spagnolo col numero 7 sulle spalle (che fu dell'uruguagio emigrato nella capitale delle erre mosce) è bastato poco per saltare nella trincea orobica e finire il nemico, senza prigionieri. Napoli primo in classifica. Terzo gol di Callejon. Secondo di Higuain. Capito perché la mia rubrica si chiama Golazo? Ed ora sotto con il Borussia che ha maglie simili a quelle dell'Atalanta! Buona domenica, Napoli.

Adolfo Mollichelli

Napoli Magazine

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