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IL DOPPIO EX - Vidigal: "Conte con il Milan ha fatto quello che poteva, Gutierrez ha tanta qualità, potenziale incredibile, Sporting squadra più dinamica, è molto forte davanti"
29.09.2025 11:44 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto José Luis Vidigal, ex calciatore, tra le tante, di Napoli e Sporting Lisbona. Di seguito, un estratto dell'intervista.

José, è d’accordo se Le dico che forse, dopo l’espulsione di Estupiñán, il Napoli avrebbe potuto rischiare un po’ di più, sbilanciarsi maggiormente?

“I cambi di Conte sono sembrati abbastanza conservativi, io ho visto la partita con attenzione, anche al lavoro, perché l’ho commentata per la TV portoghese. Secondo me Conte ha fatto quello che poteva fare: ha inserito Neres, ha cambiato davanti con Lucca, ha modificato anche la posizione di Politano. Insomma, si è sbilanciato quanto poteva. Il pericolo era sempre lì, dopo l’espulsione, con Leão davanti che ogni volta che prende palla punta l’uomo nell’uno contro uno e può creare occasioni. Alla fine, il Napoli ha creato situazioni sufficienti per portare a casa un risultato diverso. Non penso che dopo l’espulsione abbia sbagliato: c’erano le difficoltà legate all’undici titolare, soprattutto in difesa, dove ha cambiato tanto e lì si soffre. Questo ha permesso anche al Milan di trovarsi avanti di due gol e nel calcio italiano, come sappiamo bene, rimontare due gol diventa difficile. Quindi, forse, più errori in fase iniziale che a gara in corso". 

Per chi non lo sapesse, Lei, nello Sporting, è stato direttore del settore giovanile. Le chiedo quindi un parere sui due esordienti: Gutiérrez e Marianucci. Come Le sono sembrati questi ragazzi?

“Allora, cominciando dal terzino: lo conosco bene, è cresciuto nel Real Madrid e ha fatto una stagione spettacolare col Girona, portandolo ai primi posti della Liga. Ha tanta qualità, ma naturalmente deve crescere dal punto di vista tattico. Lo si vede già nel primo gol: deve controllare meglio l’area, anche se lì la responsabilità era condivisa con McTominay, arrivato tardi in copertura. Con la palla tra i piedi, però, Gutiérrez è di qualità assoluta: si parlava addirittura di un suo ritorno al Real Madrid, invece l’ha preso il Napoli. Secondo me è stata una scelta ottima: ha un potenziale incredibile, deve solo crescere dal punto di vista tattico e agonistico. Però, perdersi Saelemaekers sul primo gol, in Italia non è concesso. Marianucci, invece, ha avuto la responsabilità sul primo gol: doveva fare fallo tattico su Pulisic, che è veloce ed esperto, per permettere alla squadra di riorganizzarsi. Non è stata una partita facile per lui: qualche errore c’è stato, ma è normale. Bisogna considerare che il Napoli in difesa gioca già a memoria: se cambi tre interpreti, non è che le dinamiche restino uguali. È un giovane con margini di miglioramento, e lo si vede: anche Cristiano Ronaldo, a più di 40 anni, lavora ogni giorno per migliorarsi, e non sarà diverso per Marianucci. Possiamo dire che entrambi gli esordienti, dopo un avvio shock, hanno chiuso comunque in crescendo. Hanno lasciato segnali positivi, sui quali si può contare. L’errore ci sta, ma il modo in cui reagisci mentalmente a quell’errore è la cosa più importante per un allenatore. Secondo me sia Gutiérrez sia Marianucci alla fine hanno fatto la loro partita".

La porto ora sul capitolo Sporting Lisbona, che in Portogallo viaggia a ritmi impressionanti: 19 gol segnati in 7 partite e solo 4 subiti. Al Napoli mancherà Di Lorenzo e persiste l’emergenza difensiva. Come si fa a contrastare lo Sporting, soprattutto nel loro incedere offensivo?

“È incredibile, perché ci si chiedeva come sarebbe stato lo Sporting dopo la cessione di Gyökeres, che fa 50 gol a stagione. Invece, secondo me, è migliorato. L’anno scorso tutte le squadre sapevano che davanti c’era Gyökeres: lui era così forte che, anche sapendo cosa avrebbe fatto, non lo fermavi. Quest’anno lo Sporting ha cambiato sistema, ha smesso di giocare con tre difensori centrali e utilizza due terzini molto offensivi. È una squadra molto più dinamica: ha preso il colombiano Suárez, fortissimo, e gioca con Pedro Gonçalves, Francisco Trincão e Geny Catamo dietro di lui, tutti in costante movimento. Non danno punti di riferimento ai difensori, ed è questo il vero problema. Lo Sporting oggi è molto forte davanti, ma troverà un Napoli che, anche con qualche assenza, ha la responsabilità di vincere in casa. E Conte questo lo sa bene, vista anche la sconfitta nella prima contro il City".

Mi rivolgo al Vidigal centrocampista che abbiamo apprezzato in Italia: La convince la convivenza, in mezzo al campo, tra McTominay e Kevin De Bruyne?

“Il paragone sarà sempre con quello che il Napoli faceva l’anno scorso. De Bruyne è un giocatore che non si può mettere in discussione: una stella, uno che ti dà qualità, visione e anche mentalità, come si è visto ieri in una partita giocata tutta contro chi si difendeva in 30 metri. Lui può fare la differenza. È chiaro che le dinamiche cambiano: McTominay e Anguissa ti davano profondità, inserimenti e movimenti senza palla. Con De Bruyne, che ogni tanto occupa quegli spazi, è diverso. Ma secondo me possono coesistere: De Bruyne gioca spesso dietro la punta, costringendo i difensori a seguirlo, e così libera spazio per gli inserimenti di McTominay e Anguissa. Forse loro due segneranno meno gol rispetto alla scorsa stagione, ma insieme a De Bruyne potranno comunque dare al Napoli caratteristiche importanti per costruire occasioni. In sostanza, possiamo dire che De Bruyne toglie un po’ di spazio soprattutto a McTominay, ma al tempo stesso, catalizzando il gioco, finisce col creare spazi per lo scozzese ed Anguissa.”

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IL DOPPIO EX - Vidigal: "Conte con il Milan ha fatto quello che poteva, Gutierrez ha tanta qualità, potenziale incredibile, Sporting squadra più dinamica, è molto forte davanti"

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29/09/2025 - 11:44

A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto José Luis Vidigal, ex calciatore, tra le tante, di Napoli e Sporting Lisbona. Di seguito, un estratto dell'intervista.

José, è d’accordo se Le dico che forse, dopo l’espulsione di Estupiñán, il Napoli avrebbe potuto rischiare un po’ di più, sbilanciarsi maggiormente?

“I cambi di Conte sono sembrati abbastanza conservativi, io ho visto la partita con attenzione, anche al lavoro, perché l’ho commentata per la TV portoghese. Secondo me Conte ha fatto quello che poteva fare: ha inserito Neres, ha cambiato davanti con Lucca, ha modificato anche la posizione di Politano. Insomma, si è sbilanciato quanto poteva. Il pericolo era sempre lì, dopo l’espulsione, con Leão davanti che ogni volta che prende palla punta l’uomo nell’uno contro uno e può creare occasioni. Alla fine, il Napoli ha creato situazioni sufficienti per portare a casa un risultato diverso. Non penso che dopo l’espulsione abbia sbagliato: c’erano le difficoltà legate all’undici titolare, soprattutto in difesa, dove ha cambiato tanto e lì si soffre. Questo ha permesso anche al Milan di trovarsi avanti di due gol e nel calcio italiano, come sappiamo bene, rimontare due gol diventa difficile. Quindi, forse, più errori in fase iniziale che a gara in corso". 

Per chi non lo sapesse, Lei, nello Sporting, è stato direttore del settore giovanile. Le chiedo quindi un parere sui due esordienti: Gutiérrez e Marianucci. Come Le sono sembrati questi ragazzi?

“Allora, cominciando dal terzino: lo conosco bene, è cresciuto nel Real Madrid e ha fatto una stagione spettacolare col Girona, portandolo ai primi posti della Liga. Ha tanta qualità, ma naturalmente deve crescere dal punto di vista tattico. Lo si vede già nel primo gol: deve controllare meglio l’area, anche se lì la responsabilità era condivisa con McTominay, arrivato tardi in copertura. Con la palla tra i piedi, però, Gutiérrez è di qualità assoluta: si parlava addirittura di un suo ritorno al Real Madrid, invece l’ha preso il Napoli. Secondo me è stata una scelta ottima: ha un potenziale incredibile, deve solo crescere dal punto di vista tattico e agonistico. Però, perdersi Saelemaekers sul primo gol, in Italia non è concesso. Marianucci, invece, ha avuto la responsabilità sul primo gol: doveva fare fallo tattico su Pulisic, che è veloce ed esperto, per permettere alla squadra di riorganizzarsi. Non è stata una partita facile per lui: qualche errore c’è stato, ma è normale. Bisogna considerare che il Napoli in difesa gioca già a memoria: se cambi tre interpreti, non è che le dinamiche restino uguali. È un giovane con margini di miglioramento, e lo si vede: anche Cristiano Ronaldo, a più di 40 anni, lavora ogni giorno per migliorarsi, e non sarà diverso per Marianucci. Possiamo dire che entrambi gli esordienti, dopo un avvio shock, hanno chiuso comunque in crescendo. Hanno lasciato segnali positivi, sui quali si può contare. L’errore ci sta, ma il modo in cui reagisci mentalmente a quell’errore è la cosa più importante per un allenatore. Secondo me sia Gutiérrez sia Marianucci alla fine hanno fatto la loro partita".

La porto ora sul capitolo Sporting Lisbona, che in Portogallo viaggia a ritmi impressionanti: 19 gol segnati in 7 partite e solo 4 subiti. Al Napoli mancherà Di Lorenzo e persiste l’emergenza difensiva. Come si fa a contrastare lo Sporting, soprattutto nel loro incedere offensivo?

“È incredibile, perché ci si chiedeva come sarebbe stato lo Sporting dopo la cessione di Gyökeres, che fa 50 gol a stagione. Invece, secondo me, è migliorato. L’anno scorso tutte le squadre sapevano che davanti c’era Gyökeres: lui era così forte che, anche sapendo cosa avrebbe fatto, non lo fermavi. Quest’anno lo Sporting ha cambiato sistema, ha smesso di giocare con tre difensori centrali e utilizza due terzini molto offensivi. È una squadra molto più dinamica: ha preso il colombiano Suárez, fortissimo, e gioca con Pedro Gonçalves, Francisco Trincão e Geny Catamo dietro di lui, tutti in costante movimento. Non danno punti di riferimento ai difensori, ed è questo il vero problema. Lo Sporting oggi è molto forte davanti, ma troverà un Napoli che, anche con qualche assenza, ha la responsabilità di vincere in casa. E Conte questo lo sa bene, vista anche la sconfitta nella prima contro il City".

Mi rivolgo al Vidigal centrocampista che abbiamo apprezzato in Italia: La convince la convivenza, in mezzo al campo, tra McTominay e Kevin De Bruyne?

“Il paragone sarà sempre con quello che il Napoli faceva l’anno scorso. De Bruyne è un giocatore che non si può mettere in discussione: una stella, uno che ti dà qualità, visione e anche mentalità, come si è visto ieri in una partita giocata tutta contro chi si difendeva in 30 metri. Lui può fare la differenza. È chiaro che le dinamiche cambiano: McTominay e Anguissa ti davano profondità, inserimenti e movimenti senza palla. Con De Bruyne, che ogni tanto occupa quegli spazi, è diverso. Ma secondo me possono coesistere: De Bruyne gioca spesso dietro la punta, costringendo i difensori a seguirlo, e così libera spazio per gli inserimenti di McTominay e Anguissa. Forse loro due segneranno meno gol rispetto alla scorsa stagione, ma insieme a De Bruyne potranno comunque dare al Napoli caratteristiche importanti per costruire occasioni. In sostanza, possiamo dire che De Bruyne toglie un po’ di spazio soprattutto a McTominay, ma al tempo stesso, catalizzando il gioco, finisce col creare spazi per lo scozzese ed Anguissa.”