A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dino Fava Passaro, ex attaccante, tra le tante, di Napoli, Udinese e Bologna. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Che cosa non sta funzionando in casa Napoli?
“Oggi sta meglio un tifoso che il Napoli stesso. Diciamo che oggi diventa difficile analizzare, perché rispetto alle altre partite questa volta il Napoli l’ho visto in grossa difficoltà proprio fisica. E la cosa che preoccupa è che il Napoli non è riuscito neanche a creare mezzo contropiede. Nelle altre partite, almeno, si era costruito qualcosa: si era sbagliato, certo, ma si era comunque giocato. Finché uno prova a creare, può sbagliare, ma resta vivo. Qui invece la squadra ha fatto fatica ad arrivare negli ultimi sedici metri, e anche quando ci arrivava non riusciva mai a creare qualcosa di realmente pericoloso. Allora sì, c’è da preoccuparsi. Mi auguro sia solo un periodo di affaticamento fisico, chiamiamolo così".
È una situazione recuperabile quella in casa Napoli, considerati i soli due punti dalla vetta?
“Dal punto di vista numerico, certamente sì. Però, viste anche le gravissime dichiarazioni di Conte sul ‘morto da accompagnare’ e su chi non voglia far parte del progetto, il discorso si complica. A Napoli, purtroppo, è sempre così: ci si esalta troppo quando le cose vanno bene e si crolla subito quando vanno male. Ho letto cose assurde, veramente. Si passa da un eccesso all’altro con una velocità incredibile, e questo è un peccato, perché ci vuole tempo per costruire, ma un attimo per distruggere. Serve equilibrio. Ci sarà tempo per recuperare, ne sono convinto, perché questo non può essere il vero Napoli. Lo abbiamo visto più volte: la squadra sa offrire grandi prestazioni. Mi dispiace solo vedere quanta esagerazione ci sia, addirittura con qualcuno che parla di dimissioni di Conte. Sto leggendo cose che fanno venire i brividi. Certo, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, ma serve anche misura”.
Di fatto il tecnico ha lasciato intendere che qualcuno, secondo lui, stia remando contro. Secondo lei si tratta solo di uno sfogo o c’è del vero?
“Conte lo conosciamo: è uno che non si nasconde dietro un dito e dice sempre quello che pensa. Se ha fatto certe dichiarazioni, probabilmente ha intuito qualcosa. Però non dobbiamo nemmeno farci trascinare troppo. Conte ama dare degli scossoni forti all’ambiente, alla squadra. Gli piace avere un impatto deciso per far capire che bisogna dare il massimo. Dobbiamo farci un po’ il callo, con lui: quando parla, spesso lo fa per provocare una reazione. Non sempre le sue parole vanno prese alla lettera”.
Quindi, dichiarazioni forti ma non necessariamente veritiere?
“Sì, esatto. Mi ricorda Mourinho quando allenava la Roma: anche lui attirava su di sé l’attenzione per alleggerire la pressione sui giocatori. Conte fa lo stesso: accentra i riflettori su di sé, così che si parli più di lui che della squadra. È una strategia. Non credo che la situazione sia così grave come può sembrare dalle sue parole".
La pausa per le Nazionali arriva nel momento giusto? Avere due settimane per lavorare è un bene, oppure sarebbe stato meglio giocare subito per cercare di invertire la rotta?
“Secondo me arriva nel momento giusto. Il Napoli ha bisogno di riprendere fiato, di rimettere le cose a posto. Ho visto diversi giocatori stanchi, qualcuno che ha giocato sempre e che non è più brillante come di solito. Questa pausa serve, sia al fisico che alla mente. Bisogna recuperare energie ma anche chiarezza mentale.” Al ritorno ci sarà una gara importantissima contro l’Atalanta, ora guidata dal napoletanissimo Palladino. Il Napoli ha solo un risultato a disposizione, la vittoria? “Sì, sicuramente. Ora il Napoli deve ritrovare morale e fiducia, e per farlo serve una grande prestazione. Il risultato è importante, certo, ma è la prestazione che dà forza al gruppo. Mi auguro che il Napoli faccia una gara convincente, che ritrovi autostima e consapevolezza di essere una grande squadra".
Conte ha indicato Højlund come migliore in campo ieri: è d’accordo o crede lo abbia fatto per motivarlo?
“Migliore non so, ma non me la sento di dire che Højlund abbia giocato male. È un ragazzo che là davanti lotta, si sacrifica, cerca di tenere palla e far salire la squadra, un po’ come faceva Lukaku. Certo, non è facile, soprattutto con i palloni che gli arrivano addosso, spesso difficili da gestire. In alcune situazioni ci è riuscito, in altre meno. Direi che non è stato né il migliore né il peggiore, ecco".
Sui social si legge che Vincenzo Italiano abbia dato una lezione di calcio ad Antonio Conte: è d’accordo?
“Italiano è un ottimo allenatore, questo è fuori discussione. Però dire che abbia dato una lezione di calcio mi sembra un po’ esagerato.”
di Napoli Magazine
10/11/2025 - 11:55
A "1 Football Club", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dino Fava Passaro, ex attaccante, tra le tante, di Napoli, Udinese e Bologna. Di seguito, un estratto dell'intervista.
Che cosa non sta funzionando in casa Napoli?
“Oggi sta meglio un tifoso che il Napoli stesso. Diciamo che oggi diventa difficile analizzare, perché rispetto alle altre partite questa volta il Napoli l’ho visto in grossa difficoltà proprio fisica. E la cosa che preoccupa è che il Napoli non è riuscito neanche a creare mezzo contropiede. Nelle altre partite, almeno, si era costruito qualcosa: si era sbagliato, certo, ma si era comunque giocato. Finché uno prova a creare, può sbagliare, ma resta vivo. Qui invece la squadra ha fatto fatica ad arrivare negli ultimi sedici metri, e anche quando ci arrivava non riusciva mai a creare qualcosa di realmente pericoloso. Allora sì, c’è da preoccuparsi. Mi auguro sia solo un periodo di affaticamento fisico, chiamiamolo così".
È una situazione recuperabile quella in casa Napoli, considerati i soli due punti dalla vetta?
“Dal punto di vista numerico, certamente sì. Però, viste anche le gravissime dichiarazioni di Conte sul ‘morto da accompagnare’ e su chi non voglia far parte del progetto, il discorso si complica. A Napoli, purtroppo, è sempre così: ci si esalta troppo quando le cose vanno bene e si crolla subito quando vanno male. Ho letto cose assurde, veramente. Si passa da un eccesso all’altro con una velocità incredibile, e questo è un peccato, perché ci vuole tempo per costruire, ma un attimo per distruggere. Serve equilibrio. Ci sarà tempo per recuperare, ne sono convinto, perché questo non può essere il vero Napoli. Lo abbiamo visto più volte: la squadra sa offrire grandi prestazioni. Mi dispiace solo vedere quanta esagerazione ci sia, addirittura con qualcuno che parla di dimissioni di Conte. Sto leggendo cose che fanno venire i brividi. Certo, ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, ma serve anche misura”.
Di fatto il tecnico ha lasciato intendere che qualcuno, secondo lui, stia remando contro. Secondo lei si tratta solo di uno sfogo o c’è del vero?
“Conte lo conosciamo: è uno che non si nasconde dietro un dito e dice sempre quello che pensa. Se ha fatto certe dichiarazioni, probabilmente ha intuito qualcosa. Però non dobbiamo nemmeno farci trascinare troppo. Conte ama dare degli scossoni forti all’ambiente, alla squadra. Gli piace avere un impatto deciso per far capire che bisogna dare il massimo. Dobbiamo farci un po’ il callo, con lui: quando parla, spesso lo fa per provocare una reazione. Non sempre le sue parole vanno prese alla lettera”.
Quindi, dichiarazioni forti ma non necessariamente veritiere?
“Sì, esatto. Mi ricorda Mourinho quando allenava la Roma: anche lui attirava su di sé l’attenzione per alleggerire la pressione sui giocatori. Conte fa lo stesso: accentra i riflettori su di sé, così che si parli più di lui che della squadra. È una strategia. Non credo che la situazione sia così grave come può sembrare dalle sue parole".
La pausa per le Nazionali arriva nel momento giusto? Avere due settimane per lavorare è un bene, oppure sarebbe stato meglio giocare subito per cercare di invertire la rotta?
“Secondo me arriva nel momento giusto. Il Napoli ha bisogno di riprendere fiato, di rimettere le cose a posto. Ho visto diversi giocatori stanchi, qualcuno che ha giocato sempre e che non è più brillante come di solito. Questa pausa serve, sia al fisico che alla mente. Bisogna recuperare energie ma anche chiarezza mentale.” Al ritorno ci sarà una gara importantissima contro l’Atalanta, ora guidata dal napoletanissimo Palladino. Il Napoli ha solo un risultato a disposizione, la vittoria? “Sì, sicuramente. Ora il Napoli deve ritrovare morale e fiducia, e per farlo serve una grande prestazione. Il risultato è importante, certo, ma è la prestazione che dà forza al gruppo. Mi auguro che il Napoli faccia una gara convincente, che ritrovi autostima e consapevolezza di essere una grande squadra".
Conte ha indicato Højlund come migliore in campo ieri: è d’accordo o crede lo abbia fatto per motivarlo?
“Migliore non so, ma non me la sento di dire che Højlund abbia giocato male. È un ragazzo che là davanti lotta, si sacrifica, cerca di tenere palla e far salire la squadra, un po’ come faceva Lukaku. Certo, non è facile, soprattutto con i palloni che gli arrivano addosso, spesso difficili da gestire. In alcune situazioni ci è riuscito, in altre meno. Direi che non è stato né il migliore né il peggiore, ecco".
Sui social si legge che Vincenzo Italiano abbia dato una lezione di calcio ad Antonio Conte: è d’accordo?
“Italiano è un ottimo allenatore, questo è fuori discussione. Però dire che abbia dato una lezione di calcio mi sembra un po’ esagerato.”