M' 'o vveco io
SHOW TIME di GINO RIVIECCIO: "Callejon! Ha signato Josè Maria Callejon!"
20.11.2013 20:31 di Napoli Magazine

NAPOLI - Com’è triste Venezia cantava qualche anno fa Charles Aznavour. Com’è triste la settimana senza il Napoli aggiungerei. Personalmente conto le ore che ci separano dal ritorno in campo degli azzurri. Mai come questa volta la sosta a causa delle due inutili amichevoli della Nazionale di Prandelli, mi è sembrata più lunga del consueto. Abituato a vedere giocare i ragazzi di Benitez tra campionato e Champions ogni tre giorni, questo prolungato fermo l’ho interpretato come una vendetta concordata con la Federcalcio dalle mogli e dalle fidanzate napoletane per sequestrare i propri uomini che, da quando il Napoli abita ai piani alti del calcio, accanto alla immaginetta di Padre Pio hanno in tasca il calendario con tutti gli anticipi e i posticipi delle partite degli azzurri. Per cui prima di organizzare un invito a cena in ogni famiglia si apre un summit tra genitori e figli sugli appuntamenti calcistici televisivi. Personalmente dopo un G8 con i sette fratelli, ho fissato la prima serata utile per una pizza con gli amici dopo il match con l’Arsenal e prima di quello con l’Inter. E se il dentista era programmato per lunedì 2 dicembre, la coincidenza della trasferta all’Olimpico con la Lazio mi ha indotto a posticipare l’intervento al giorno dopo alle 12 e 30 con la sola variante che a differenza di una sfida di campionato il mio posticipo non verrà ripreso in diretta da nessuna telecamera, ma al massimo immortalato da una radiografia che potrà essere ritirata il giorno seguente dalle 16 alle 19. Interpellato, persino il molare incriminato, ammalatosi dopo che nelle ultime partite si è mangiato parecchie volte il fegato, si è detto favorevole allo spostamento dell’appuntamento. Anche in teatro i biglietti si prenotano in base alle concomitanze con le partite azzurre, stando molto attenti a non accavallare lo spettacolo pomeridiano del sabato con l’anticipo del Napoli. A meno che non si voglia tornare a scene di fantozziana memoria con tifosi in sala che nascondono un auricolare e una radio sotto la giacca in terza fila. Un’ipotesi avveratasi in occasione della sfida col Catania qualche sabato fa quando al 15’ del primo tempo ma al 23’ della commedia che stavo interpretando, alla battuta “Chi è stato? Chi è stato? Dimmi con chi mi tradisci!” dalla sala uno spettatore ha urlato: “Callejon! Ha signato Callejon!” spezzando un’emozione drammaturgica ma regalandone una non meno preziosa al tifoso-attore. Ecco perché sabato sera, quando sarò in scena al Cilea in contemporanea con Napoli-Parma, suggerirò al direttore del teatro di proiettare sul fondale le immagini della sfida mentre noi continueremo a recitare davanti allo schermo come se nulla fosse. Il titolo della commedia è “Faccio progetti per il passato”. Ma io aggiungerei“ soprattutto per il 10 maggio ‘87”.





Gino Rivieccio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


ULTIMISSIME M' 'O VVECO IO
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
SHOW TIME di GINO RIVIECCIO: "Callejon! Ha signato Josè Maria Callejon!"

di Napoli Magazine

20/11/2024 - 20:31

NAPOLI - Com’è triste Venezia cantava qualche anno fa Charles Aznavour. Com’è triste la settimana senza il Napoli aggiungerei. Personalmente conto le ore che ci separano dal ritorno in campo degli azzurri. Mai come questa volta la sosta a causa delle due inutili amichevoli della Nazionale di Prandelli, mi è sembrata più lunga del consueto. Abituato a vedere giocare i ragazzi di Benitez tra campionato e Champions ogni tre giorni, questo prolungato fermo l’ho interpretato come una vendetta concordata con la Federcalcio dalle mogli e dalle fidanzate napoletane per sequestrare i propri uomini che, da quando il Napoli abita ai piani alti del calcio, accanto alla immaginetta di Padre Pio hanno in tasca il calendario con tutti gli anticipi e i posticipi delle partite degli azzurri. Per cui prima di organizzare un invito a cena in ogni famiglia si apre un summit tra genitori e figli sugli appuntamenti calcistici televisivi. Personalmente dopo un G8 con i sette fratelli, ho fissato la prima serata utile per una pizza con gli amici dopo il match con l’Arsenal e prima di quello con l’Inter. E se il dentista era programmato per lunedì 2 dicembre, la coincidenza della trasferta all’Olimpico con la Lazio mi ha indotto a posticipare l’intervento al giorno dopo alle 12 e 30 con la sola variante che a differenza di una sfida di campionato il mio posticipo non verrà ripreso in diretta da nessuna telecamera, ma al massimo immortalato da una radiografia che potrà essere ritirata il giorno seguente dalle 16 alle 19. Interpellato, persino il molare incriminato, ammalatosi dopo che nelle ultime partite si è mangiato parecchie volte il fegato, si è detto favorevole allo spostamento dell’appuntamento. Anche in teatro i biglietti si prenotano in base alle concomitanze con le partite azzurre, stando molto attenti a non accavallare lo spettacolo pomeridiano del sabato con l’anticipo del Napoli. A meno che non si voglia tornare a scene di fantozziana memoria con tifosi in sala che nascondono un auricolare e una radio sotto la giacca in terza fila. Un’ipotesi avveratasi in occasione della sfida col Catania qualche sabato fa quando al 15’ del primo tempo ma al 23’ della commedia che stavo interpretando, alla battuta “Chi è stato? Chi è stato? Dimmi con chi mi tradisci!” dalla sala uno spettatore ha urlato: “Callejon! Ha signato Callejon!” spezzando un’emozione drammaturgica ma regalandone una non meno preziosa al tifoso-attore. Ecco perché sabato sera, quando sarò in scena al Cilea in contemporanea con Napoli-Parma, suggerirò al direttore del teatro di proiettare sul fondale le immagini della sfida mentre noi continueremo a recitare davanti allo schermo come se nulla fosse. Il titolo della commedia è “Faccio progetti per il passato”. Ma io aggiungerei“ soprattutto per il 10 maggio ‘87”.





Gino Rivieccio



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com