M' 'o vveco io
SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Cari provocatori, jateve a cuccà!"
05.04.2019 18:12 di Napoli Magazine

NAPOLI - Che a Empoli il Napoli l’avesse impostata sul piano di una bella dormita generale, si era già capito dalla divisa scelta per scendere in campo: grigio fantasia modello pigiama flanellato da indossare nelle freddi notti invernali. Ma di freddo ieri sera in una serata primaverile c’è stata solo il comportamento della squadra che evidentemente, orfana di motivazioni essenziali, fa fatica a imporsi sugli avversari. Mi preoccupa l’atteggiamento mostrato in campo e mi preoccupa ancora di più sapere che mancano otto giornate alla fine del campionato e una volta stabilito che il discorso scudetto è chiuso e sepolto, il Napoli le motivazioni dovrà andarsele a cercare solo in una sacrestia. Anche perché di fronte troveremo sempre pattuglie agguerrite come l’Empoli che avranno necessità di far punti. Lo stesso Genoa dopo la batosta nerazzurra, domenica prossima al San Paolo arriverà con le idee molto chiare su come affrontarci. E allora? Possiamo motivarci solo in Europa League? E’ giusto spendere tutta la concentrazione solo per la doppia sfida inglese dei giovedì di aprile? O per amore della maglia, per rispetto ai tifosi e anche al campionato il Napoli dovrebbe scendere in campo sempre a mille? Capisco Ancelotti che utilizza certe partite anche per far giocare tutti e tenere la squadra sulle corde, ma di contro si potrebbe obiettare che in questi momenti certi collaudi sarebbe meglio lasciarli da parte. Mi sembra che in questa fase della stagione, come di consueto, facciano più notizia le eventuali partenze, le riconferme, i probabili arrivi, i rinnovi, le paturnie dei procuratori e i mal di pancia di qualche atleta, che i risultati in campo. Lo stesso Ancelotti in conferenza stampa si è affrettato subito a precisare che Allan e Koulibaly sono incedibili, a costo di incatenarsi ai cancelli di Castel Volturno. Premesso che avendo fatto il giro di parecchi ferramenta del casertano non ho trovato nessuna catena di dimensioni adatte ai cancelli del centro sportivo azzurro, mi sono convinto che certe catene di dimensioni mastodontiche, ma soprattutto catenacci ciclopici, andrebbero messi a coloro che cercano di destabilizzare l’ambiente con voci e ipotesi di mercato. Ora è di moda romanzare sulla questione Insigne che non essendo stato nominato dall’allenatore a proposito della lista degli incedibili, sarebbe in partenza per una squadra europea. Ecco a questi provocatori di mestiere consiglierei la divisa indossata dal Napoli a Empoli e la scritta: “Jateve a cuccà che è meglio”. La stagione è a un crocevia fondamentale e le due prossime settimane prepasquali diventeranno decisive per stabilire che annata sarà stata. Non spariamo cazzate per fare un po’ di share in più o un po’ di centinaia di visualizzazioni su qualche sito!

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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05/04/2024 - 18:12

NAPOLI - Che a Empoli il Napoli l’avesse impostata sul piano di una bella dormita generale, si era già capito dalla divisa scelta per scendere in campo: grigio fantasia modello pigiama flanellato da indossare nelle freddi notti invernali. Ma di freddo ieri sera in una serata primaverile c’è stata solo il comportamento della squadra che evidentemente, orfana di motivazioni essenziali, fa fatica a imporsi sugli avversari. Mi preoccupa l’atteggiamento mostrato in campo e mi preoccupa ancora di più sapere che mancano otto giornate alla fine del campionato e una volta stabilito che il discorso scudetto è chiuso e sepolto, il Napoli le motivazioni dovrà andarsele a cercare solo in una sacrestia. Anche perché di fronte troveremo sempre pattuglie agguerrite come l’Empoli che avranno necessità di far punti. Lo stesso Genoa dopo la batosta nerazzurra, domenica prossima al San Paolo arriverà con le idee molto chiare su come affrontarci. E allora? Possiamo motivarci solo in Europa League? E’ giusto spendere tutta la concentrazione solo per la doppia sfida inglese dei giovedì di aprile? O per amore della maglia, per rispetto ai tifosi e anche al campionato il Napoli dovrebbe scendere in campo sempre a mille? Capisco Ancelotti che utilizza certe partite anche per far giocare tutti e tenere la squadra sulle corde, ma di contro si potrebbe obiettare che in questi momenti certi collaudi sarebbe meglio lasciarli da parte. Mi sembra che in questa fase della stagione, come di consueto, facciano più notizia le eventuali partenze, le riconferme, i probabili arrivi, i rinnovi, le paturnie dei procuratori e i mal di pancia di qualche atleta, che i risultati in campo. Lo stesso Ancelotti in conferenza stampa si è affrettato subito a precisare che Allan e Koulibaly sono incedibili, a costo di incatenarsi ai cancelli di Castel Volturno. Premesso che avendo fatto il giro di parecchi ferramenta del casertano non ho trovato nessuna catena di dimensioni adatte ai cancelli del centro sportivo azzurro, mi sono convinto che certe catene di dimensioni mastodontiche, ma soprattutto catenacci ciclopici, andrebbero messi a coloro che cercano di destabilizzare l’ambiente con voci e ipotesi di mercato. Ora è di moda romanzare sulla questione Insigne che non essendo stato nominato dall’allenatore a proposito della lista degli incedibili, sarebbe in partenza per una squadra europea. Ecco a questi provocatori di mestiere consiglierei la divisa indossata dal Napoli a Empoli e la scritta: “Jateve a cuccà che è meglio”. La stagione è a un crocevia fondamentale e le due prossime settimane prepasquali diventeranno decisive per stabilire che annata sarà stata. Non spariamo cazzate per fare un po’ di share in più o un po’ di centinaia di visualizzazioni su qualche sito!

 

 

Gino Rivieccio

 

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