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SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Futuro? Sarà BarNapoli!"
23.04.2022 21:03 di Napoli Magazine

NAPOLI - “Se tene ‘o Bari!“, “Nun pazzià, ‘o Napule nun ‘o lascia…” rispondeva il cameriere all’angolo di piazza Sannazaro. Tra gli interrogativi più in voga in queste settimane prevale quello relativo alla scelta che De Laurentiis dovrà fare tra il Bari e il Napoli il prossimo anno, decisione improrogabile e non facile da prendere. Le suggestioni in proposito si susseguono e sono molti coloro che le sparano convinti di avere ragione. Chi sostiene che lascerà la piazza azzurra, chi viceversa che mollerà quella pugliese perchè il Napoli rende molto di più e chi fantascientificamente giura che saluterà entrambe le società per dedicarsi al cinema e al patrimonio. Fuori dal coro si leva la voce del mio tabaccaio, Peppe ‘A Muratti, che scommette a suon di stecche col doppio filtro che alla fine il presidente, per non scontentare nessune delle due tifoserie, aspetterà la promozione dei galletti in serie A e poi propenderà per la fusione di entrambe le società. Già avrebbe pronto il nome: BarNapoli, che più che a una squadra di calcio fa pensare a una caffetteria, un ristoro sul lungomare napoletano. Le partite in casa verrebbero giocate una volta al san Nicola e un’altra al Maradona con una notevole riduzione del costo dell’abbonamento e inoltre De Laurentiis capitalizzerebbe lauti guadagni dalle cessioni di ameno undici ventiduesimi delle due squadre. Gli allenamenti si farebbero una settimana a Castel Volturno e un’altra a Polignano a Mare, le magliette sarebbero azzurre con i risvolti biancorossi e la sede della società si sposterebbe al Grand Hotel della Regina Isabella di Ischia dove tra un’immersione e una impepata di cozze, Luigi e papà Aurelio deciderebbero strategie e futuro. A Edo verrebbe assegnata la vicepresidenza della squadra e la scelta dell’allenatore. Piace molto Italiano (che però costava molto meno quando militava allo Spezia) ma non si esclude la riconferma di Spalletti. Sempre che Sarri (legato ad Edo da grande affetto) non rompa con Lotito e decida di tornare nella terra dove è nato. Illazioni, congetture per sdrammatizzare un finale di stagione che i numeri della classifica non ci danno ancora per vinti. Si gioca a Empoli il giorno dopo Inter-Roma e prima di Lazio-Milan. E’ possibile realisticamente ipotizzare una vittoria delle romane o si è fuori di senno? E’ auspicabile pensare che gli azzurri in terra toscana ritroveranno lo smalto del mese scorso o siamo nel film d’animazione? Non chiamatemi folle, ma avrebbe detto Boskov “campionato finisce all’ultimo minuto dell’ultima partita”. E ci sono ancora quindici punti in palio. In attesa di BarNapoli per ora mi regalo un cocktail di fiducia e di ottimismo.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

23/04/2024 - 21:03

NAPOLI - “Se tene ‘o Bari!“, “Nun pazzià, ‘o Napule nun ‘o lascia…” rispondeva il cameriere all’angolo di piazza Sannazaro. Tra gli interrogativi più in voga in queste settimane prevale quello relativo alla scelta che De Laurentiis dovrà fare tra il Bari e il Napoli il prossimo anno, decisione improrogabile e non facile da prendere. Le suggestioni in proposito si susseguono e sono molti coloro che le sparano convinti di avere ragione. Chi sostiene che lascerà la piazza azzurra, chi viceversa che mollerà quella pugliese perchè il Napoli rende molto di più e chi fantascientificamente giura che saluterà entrambe le società per dedicarsi al cinema e al patrimonio. Fuori dal coro si leva la voce del mio tabaccaio, Peppe ‘A Muratti, che scommette a suon di stecche col doppio filtro che alla fine il presidente, per non scontentare nessune delle due tifoserie, aspetterà la promozione dei galletti in serie A e poi propenderà per la fusione di entrambe le società. Già avrebbe pronto il nome: BarNapoli, che più che a una squadra di calcio fa pensare a una caffetteria, un ristoro sul lungomare napoletano. Le partite in casa verrebbero giocate una volta al san Nicola e un’altra al Maradona con una notevole riduzione del costo dell’abbonamento e inoltre De Laurentiis capitalizzerebbe lauti guadagni dalle cessioni di ameno undici ventiduesimi delle due squadre. Gli allenamenti si farebbero una settimana a Castel Volturno e un’altra a Polignano a Mare, le magliette sarebbero azzurre con i risvolti biancorossi e la sede della società si sposterebbe al Grand Hotel della Regina Isabella di Ischia dove tra un’immersione e una impepata di cozze, Luigi e papà Aurelio deciderebbero strategie e futuro. A Edo verrebbe assegnata la vicepresidenza della squadra e la scelta dell’allenatore. Piace molto Italiano (che però costava molto meno quando militava allo Spezia) ma non si esclude la riconferma di Spalletti. Sempre che Sarri (legato ad Edo da grande affetto) non rompa con Lotito e decida di tornare nella terra dove è nato. Illazioni, congetture per sdrammatizzare un finale di stagione che i numeri della classifica non ci danno ancora per vinti. Si gioca a Empoli il giorno dopo Inter-Roma e prima di Lazio-Milan. E’ possibile realisticamente ipotizzare una vittoria delle romane o si è fuori di senno? E’ auspicabile pensare che gli azzurri in terra toscana ritroveranno lo smalto del mese scorso o siamo nel film d’animazione? Non chiamatemi folle, ma avrebbe detto Boskov “campionato finisce all’ultimo minuto dell’ultima partita”. E ci sono ancora quindici punti in palio. In attesa di BarNapoli per ora mi regalo un cocktail di fiducia e di ottimismo.

 

 

Gino Rivieccio

 

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