M' 'o vveco io
SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Napoli, il mio toto-allenatore!"
25.05.2023 09:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Come per le feste comandate (Pasqua, Capodanno, Natale, Epifania) ogni anno di questi tempi nella città di Partenope comincia il toto-allenatore. Non basta uno scudetto vinto o un piazzamento Champions a sovvertire la tradizione che vuole il cambio di panchina, quasi l’avesse ordinato il medico curante secondo prescrizione medica. Negli ultimi otto anni è toccato a Sarri (che di stagioni ne fece tre), ad Ancelotti, a Gattuso ed ora a Spalletti. Ormai la domanda del giorno è: si dimette o il presidente lo manda via? Piuttosto mi chiederei come mai una cosa simile avviene dopo un trionfo così esaltante? Quali possono essere i motivi? Il carattere del presidente? La richiesta di aumento d’ingaggio? Le sirene inglesi o spagnole? La percezione del tecnico toscano che la squadra dei miracoli perderà i pezzi migliori? La consapevolezza che sarà difficile ripetere l’impresa o peggio ancora assicurare la vittoria in Champions? Un leggero cedimento testicolare (cosiddetta guallera) che inevitabilmente arriva dopo due anni di stress e tensioni napoletane? Non lo sapremo mai. Certo è che i siti calcistici di tutto il mondo ora impazzano per regalarci il prossimo condomino della panchina azzurra. Proviamo anche noi a calarci nel totoscommesse, non senza però sottolineare un’amarezza e una delusione per un temporale in una giornata di sole, per l’ennesimo epilogo che andava gestito meglio.

 

Luis Enrique. Il nome in pole position delle ultime ore, secondo i più informati, si porterebbe dietro come collaboratore tecnico Pepe Reina. Un giorno all’improvviso… Pepp & Giggin?

 

Conte. Costa troppo.

 

Rafa Benitez. Adora le mozzarelle e avrebbe già anticipato che si accontenterebbe di uno stipendio in formaggi e latticini con bonifico fatto direttamente dal caseificio “Add ‘a Zizzona“ . Per ritornare avrebbe chiesto la riconferma di Osimhen e 10 bufale per il suo podere nel Regno Unito. Per molti il suo ritorno sa di bufala.

 

Gasperini. Sarebbe felice di approdare alle falde del Vesuvio al punto che dopo aver letto il suo nome sulla “Rosa”, avrebbe esclamato “Cazzo, vado allenare i terroni!“. Il Vesuvio, ascoltata la reazione, avrebbe già avvisato De Laurentiis.

 

Allegri.  Ha già detto no a De Laurentiis avendo già detto sì a Milly Carlucci per “Ballando con le stelle“.

 

Simeone. Sarebbe disposto a venire anche se il Napoli cedesse Osimhen. Ha solo chiesto che il ricavato della vendita di Osimhen sia il suo ingaggio annuale.

 

Italiano. Farebbe carte false per venire a Napoli. Ha già mandato un amico a visionare due appartamenti a Posillipo. Dal canto suo Commisso ha già mandato due volte a quel paese il Napoli pregandolo di non disturbare l’allenatore in vista delle due finali.

 

Andrea Pirlo. Appena esonerato da una squadra turca, ha già detto di no. Vuole perdere ancora per i prossimi tre anni.


Motta. Per molti qui non mangerebbe il panettone...

 

Cristiano Malgioglio. Accordo vicino, ha già parlato con Jacqueline De Laurentiis a cui avrebbe cantato “Io mi sono innamorato di tuo marito“.


Che Dio ce lo mandi buono.

 

 
 
Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

25/05/2024 - 09:00

NAPOLI - Come per le feste comandate (Pasqua, Capodanno, Natale, Epifania) ogni anno di questi tempi nella città di Partenope comincia il toto-allenatore. Non basta uno scudetto vinto o un piazzamento Champions a sovvertire la tradizione che vuole il cambio di panchina, quasi l’avesse ordinato il medico curante secondo prescrizione medica. Negli ultimi otto anni è toccato a Sarri (che di stagioni ne fece tre), ad Ancelotti, a Gattuso ed ora a Spalletti. Ormai la domanda del giorno è: si dimette o il presidente lo manda via? Piuttosto mi chiederei come mai una cosa simile avviene dopo un trionfo così esaltante? Quali possono essere i motivi? Il carattere del presidente? La richiesta di aumento d’ingaggio? Le sirene inglesi o spagnole? La percezione del tecnico toscano che la squadra dei miracoli perderà i pezzi migliori? La consapevolezza che sarà difficile ripetere l’impresa o peggio ancora assicurare la vittoria in Champions? Un leggero cedimento testicolare (cosiddetta guallera) che inevitabilmente arriva dopo due anni di stress e tensioni napoletane? Non lo sapremo mai. Certo è che i siti calcistici di tutto il mondo ora impazzano per regalarci il prossimo condomino della panchina azzurra. Proviamo anche noi a calarci nel totoscommesse, non senza però sottolineare un’amarezza e una delusione per un temporale in una giornata di sole, per l’ennesimo epilogo che andava gestito meglio.

 

Luis Enrique. Il nome in pole position delle ultime ore, secondo i più informati, si porterebbe dietro come collaboratore tecnico Pepe Reina. Un giorno all’improvviso… Pepp & Giggin?

 

Conte. Costa troppo.

 

Rafa Benitez. Adora le mozzarelle e avrebbe già anticipato che si accontenterebbe di uno stipendio in formaggi e latticini con bonifico fatto direttamente dal caseificio “Add ‘a Zizzona“ . Per ritornare avrebbe chiesto la riconferma di Osimhen e 10 bufale per il suo podere nel Regno Unito. Per molti il suo ritorno sa di bufala.

 

Gasperini. Sarebbe felice di approdare alle falde del Vesuvio al punto che dopo aver letto il suo nome sulla “Rosa”, avrebbe esclamato “Cazzo, vado allenare i terroni!“. Il Vesuvio, ascoltata la reazione, avrebbe già avvisato De Laurentiis.

 

Allegri.  Ha già detto no a De Laurentiis avendo già detto sì a Milly Carlucci per “Ballando con le stelle“.

 

Simeone. Sarebbe disposto a venire anche se il Napoli cedesse Osimhen. Ha solo chiesto che il ricavato della vendita di Osimhen sia il suo ingaggio annuale.

 

Italiano. Farebbe carte false per venire a Napoli. Ha già mandato un amico a visionare due appartamenti a Posillipo. Dal canto suo Commisso ha già mandato due volte a quel paese il Napoli pregandolo di non disturbare l’allenatore in vista delle due finali.

 

Andrea Pirlo. Appena esonerato da una squadra turca, ha già detto di no. Vuole perdere ancora per i prossimi tre anni.


Motta. Per molti qui non mangerebbe il panettone...

 

Cristiano Malgioglio. Accordo vicino, ha già parlato con Jacqueline De Laurentiis a cui avrebbe cantato “Io mi sono innamorato di tuo marito“.


Che Dio ce lo mandi buono.

 

 
 
Gino Rivieccio

 

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