M' 'o vveco io
SHOW TIME - Gino Rivieccio su "NM": "Napoli, 'o pere e 'o... Musso"
03.11.2022 14:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Resto dell’idea che se non c’avessero annullato quel gol, l’altra sera ai reds gli avremmo fatto il Livercul! Ma resto anche della convinzione che se mi avessero chiesto: “Quale partita vorresti perdere dopo tredici vittorie consecutive?”, non avrei esitato a rispondere quella di Liverpool a qualificazione già ottenuta. Certo, l’amaro in bocca resta, seppur mitigata dal primo posto del girone. A babbo morto (il mio deceduto parecchi anni fa), mi convinco sempre di più che gli azzurri l’altra sera dopo essersi visti annullare dal VAR il gol di vantaggio, per colpa del naso di Ostigard un centimetro oltre la spalla del difensore inglese, si siano disuniti come se avessero avuto paura di accelerare e vincere una partita che avrebbero meritato di portare a casa. Complice il pubblico di casa che, scampato il pericolo, ha sospinto i reds e due disattenzioni di Kim, gli azzurri sono usciti da Anfield battuti ma non abbattuti nel morale, consapevoli che la partita da non perdere è quella di sabato pomeriggio a Bergamo. Ci aspetta un week end e un inizio settimana molto interessanti. Si comincia dal simpaticissimo Gasperini e si prosegue lunedi mattina a Nyon col sorteggio per gli ottavi di Champions, dove dall’urna  mi piacerebbe pescare l’Eintracht, il Borussia Dortmund o il Club Brugge. Ma soprattutto mi piacerebbe allontanare la minaccia orobica e ricacciarla a otto punti di distanza, nonostante dalla Val Brembana facciano sapere che il Napoli potrebbe pagare lo sforzo Champions, avendo avuto meno giorni per riposare. Addirittura il portiere nerazzurro Musso, si sbilancia a dire che il Napoli “…anche l’anno scorso era partito forte e poi si è fermato, cosa che potrebbe succedere anche ora…”.  Ci penserà Kvara a farlo ricredere con il suo piede fatato, “o pere do georgiano ca nun perdona“. Insomma ‘o pere e ‘o Musso, tanto da far sognare scommettitori e tifosi azzurri che alla fine la classe e la velocità partenopea prevarranno sull’agonismo e la forza bergamasca. Lo spettacolo più celebre di Gigi Proietti, del quale ieri ricorreva il secondo anniversario della sua morte, si chiamava “A me gli occhi plaese“. E gli occhi se li sta facendo il mondo calcistico europeo nel vedere le prodezze degli alfieri azzurri. Mi piacerebbe sabato sera interpretare in dialetto napoletano “A me il Musso, please“. Ma forse ci penserà Osimhen a ricordargli che se è vero che il campionato è ancora molto lungo, è anche vero che Il Napoli resta la squadra più in forma del momento e Liverpool non lascerà tracce. Glielo sussurrerà, dopo una delle sue galoppate, in un orecchio. Anzi, sul Musso.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

03/11/2024 - 14:10

NAPOLI - Resto dell’idea che se non c’avessero annullato quel gol, l’altra sera ai reds gli avremmo fatto il Livercul! Ma resto anche della convinzione che se mi avessero chiesto: “Quale partita vorresti perdere dopo tredici vittorie consecutive?”, non avrei esitato a rispondere quella di Liverpool a qualificazione già ottenuta. Certo, l’amaro in bocca resta, seppur mitigata dal primo posto del girone. A babbo morto (il mio deceduto parecchi anni fa), mi convinco sempre di più che gli azzurri l’altra sera dopo essersi visti annullare dal VAR il gol di vantaggio, per colpa del naso di Ostigard un centimetro oltre la spalla del difensore inglese, si siano disuniti come se avessero avuto paura di accelerare e vincere una partita che avrebbero meritato di portare a casa. Complice il pubblico di casa che, scampato il pericolo, ha sospinto i reds e due disattenzioni di Kim, gli azzurri sono usciti da Anfield battuti ma non abbattuti nel morale, consapevoli che la partita da non perdere è quella di sabato pomeriggio a Bergamo. Ci aspetta un week end e un inizio settimana molto interessanti. Si comincia dal simpaticissimo Gasperini e si prosegue lunedi mattina a Nyon col sorteggio per gli ottavi di Champions, dove dall’urna  mi piacerebbe pescare l’Eintracht, il Borussia Dortmund o il Club Brugge. Ma soprattutto mi piacerebbe allontanare la minaccia orobica e ricacciarla a otto punti di distanza, nonostante dalla Val Brembana facciano sapere che il Napoli potrebbe pagare lo sforzo Champions, avendo avuto meno giorni per riposare. Addirittura il portiere nerazzurro Musso, si sbilancia a dire che il Napoli “…anche l’anno scorso era partito forte e poi si è fermato, cosa che potrebbe succedere anche ora…”.  Ci penserà Kvara a farlo ricredere con il suo piede fatato, “o pere do georgiano ca nun perdona“. Insomma ‘o pere e ‘o Musso, tanto da far sognare scommettitori e tifosi azzurri che alla fine la classe e la velocità partenopea prevarranno sull’agonismo e la forza bergamasca. Lo spettacolo più celebre di Gigi Proietti, del quale ieri ricorreva il secondo anniversario della sua morte, si chiamava “A me gli occhi plaese“. E gli occhi se li sta facendo il mondo calcistico europeo nel vedere le prodezze degli alfieri azzurri. Mi piacerebbe sabato sera interpretare in dialetto napoletano “A me il Musso, please“. Ma forse ci penserà Osimhen a ricordargli che se è vero che il campionato è ancora molto lungo, è anche vero che Il Napoli resta la squadra più in forma del momento e Liverpool non lascerà tracce. Glielo sussurrerà, dopo una delle sue galoppate, in un orecchio. Anzi, sul Musso.

 

 

Gino Rivieccio

 

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