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VIDEO INTEGRALE NM - De Laurentiis e Ancelotti alla presentazione del ritiro estivo a Dimaro dal 6 al 26 luglio: "3 anni insieme! Hamsik? Pagare moneta, vedere cammello"
04.02.2019 12:25 di Napoli Magazine

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis e Caro Ancelotti hanno preso parte alla presentazione del ritiro estivo della SSC Napoli a Dimaro, all'Hotel Vesuvio. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

Aurelio De Laurentiis, pres. del Napoli: "Voi volete sapere di Hamsik, e ve la prendete in quel posto... Quando sarà il momento di Hamsik vi convocheremo. Si deve parlare solo di Trentino. Volete parlare solo di notizie. Mi diverto, anche le tv dicono un mare di sciocchezze. E' il nono anno che andiamo in Trentino. Quest'accordo durerà tre anni. Loro hanno fatto degli sforzi per venirci incontro. Vorrei fare un torneo in ritiro ogni 3 giorni con 10 squadre di bambini, in modo tale di tenere impegnati i bambini in una scuola calcio Napoli-Trentino o Napoli-Dimaro. Possiamo fare circa 20 partitelle al giorno. Il Villaggio e' stato costruito da Formisano per l'intrattenimento quotidiano. Sono felice e contento di aver rinnovato questo accordo. Gli altri appartengono a quelli che vogliono andare in tournèe frescono in America o Australia. Io voglio restare in Europa. Il prossimo campionato sarà molto vivace, la Juventus forse si acquieterà, l'Inter si sta preparando. Fermo restando che non è detta ancora l'ultima parola. Nei prossimi 2-3 mesi potrebbero accadere cose interessanti. L'ambizione dei tifosi è solo vincere lo scudetto, non avere una squadra competitiva ad alti livelli a lungo. C'erano solo 18mila spettatori. Così si è tifosi del Napoli? Milan e Inter fanno 5 milioni con una partita, noi con tre. Qui si vogliono fare le nozze coi fichi secchi. Ho i conti in rosso da 3 anni. La Filmauro invece è finanziata da me, non dal Calcio Napoli. Sto preparando 3 film in America, prodotti da me. Ma poi, pure se fosse? Il Calcio Napoli e' una Spa con finalità lucrative. Il calcio è un'industria, e' diventato questo. Da mezzogiorno del 6 saremo a Dimaro, fino al 26 luglio. Gara amichevole a Cardiff? Non si sa. Il problema degli stadi lo devi andare a vedere nel processo inglese. In Italia non abbiamo mai avuto un politico con la fermezza della Thatcher, gli hooligans dovevano stare a casa. Negli stadi c'era un responsabile dello stadio con la prigione interna. Per 3-4 anni gli stadi inglesi si sono svuotati poi piano piano si sono ripopolati con le famiglie, con i veri tifosi che sono affezionati da piccoli ai colori della propria squadra. In Italia '90 ci siamo rubati i soldi per gli stadi e non li abbiamo sistemati. Lo stadio a Bari e' stato fatto bene, sovrastrutturandolo con 75mila posti. Nessuno si e' mai posto il problema che la virtualizzazione dello stadio era in essere. Al circolo della stampa nel '99 mi presentai con un assegno per Ferlaino, mi fece causa perche' disse che avevo distratto i tifosi dalla campagna abbonamenti, dopo 5 anni vncemmo la causa. Sconcerti mi venne a trovare il giorno dopo e mi disse che era deluso, io parlai di virtualizzazione e nessuno ci capiva niente. Negli stadi non abbiamo mai investito. Lessi un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno in cui si diceva che serviva uno stadio da 25mila posti. La criminalita' organizzata si e' ripulita. In America si sono laureati diventando proprietari immobiliari. Mio figlio o mio nipote non ce lo porterei allo stadio se si chiede il posto. E' quasi un messaggio filosofico, un processo associativo con un marchio, di appartenza a una sponda. Nel 2014 Alfano, insieme a Renzi, ha modificato la legge dicendo che bisogna dare il Daspo negli stadi a chi commette determinati delitti. Dovreste fare una riunione con De Jesu e Gabrielli, capo della polizia. Si e' scatenato l'inferno sui ricorsi relativi all'ovvero chi commette determinati delitti. Nel tornello dovremmo avere un dispositivo automatico al momento dell'inserimento del biglietto. Il rischio e' che lo stadio resteranno sguarniti di pubblico, come successo in Inghilterra. Da noi c'e' una connotazione di stampo mafioso, non politico come in Inghilterra. Che il nostro Stato sia costretto a una complicita' da 70 anni non lo dico io ma la storia. Lo Stato ha mai investito sui bambini come futuro della Nazione? Non mi pare. Molti non vanno a votare, commettendo la piu' grande cazzata del mondo. Votando le cose cambierebbero. Si scherza sempre sui problemi fondamentali. Son problemi importanti, di etica, attraverso i valori dello sport si cresce un individuo. Davanri a un piatto di spaghetti torna il buon umore. Maradona? Non lo sento da parecchio tempo sul progetto insieme. Ho sentito Stefano Ceci quando mi ha suggerito un campione argentino che non rientrava nei nostri programmi. Amo la Cina, mio nonno materno cucinava in Cina nel 1920. Tra la fabbrica di pasta paterna e il padre medagliato in Cina di mia madre non ci e' mai mancato niente. Adoro la Cina ma e' molto lontana, non e' vicina come dice Bellocchio. Le provo un po' tutte. Ho cercato di fare 2 squadre americane: in America sono grandi volponi, ma non hanno capito che se non vanno avanti tramite broadcaster diventa piu' complicato. In Cina andai a visitare la squadra di Pechino e la squadra del porto di Pechino. Mi dissero che il portiere doveva essere assolutamente cinese, perche' aumma aumma bisognava organizzare i risultati in certi modi, questo successe piu' di 10 anni fa. In Cina d'estate c'e' il torneo, non trovi da giocare con altre squadre. Organizzare tornei non mi e' mai interessato. Mi e' sempre piaciuta l'Africa, avrei voluto che i miei figli si fossero piazzati lì. Mi auguro che ci sia unita' tra i tifosi in Italia. C'è intolleranza e mancanza di organizzazione. Il titolo della Gazzetta post partita mi è sembrato sciocco. Hamsik a Dimaro? Ma ti vuoi fare i ca**i tuoi? Mi ricordo che anni fa Raiola mi inizio' a parlare con Hamsik, lo volevano al Milan, c'era anche Galliani. Dissi di no. Mi telefono' anche Moratti, gli dissi che Hamsik non si muove da Napoli. Allegri che era stato sempre un estimatore di Hamsik mi faceva sempre dei complimenti, lo stesso Hamsik mi disse che c'era una richiesta, gli risposi: stai buono, non si va da nessuna parte. D'estate Hamsik mi ha chiesto di andare in Cina, a gennaio e febbraio il movimento cinese si riaccende. Non potevo negargli questa richiesta. Gli dissi che sei convinto di finire la tua vita calcistica in Cina? L'offerta fu giudicata troppo alta. Non si presento' nessuno. Eravamo stati stimolati da Hamsik e dal suo agente Venglos. Avendo cambiato allenatore, ero contento che non fosse partito. Ancelotti fa giocare tutti, anche in maniera ardita. I calciatori non sono automi, ma persone umane, sono atleti. Che Hamsik abbia chiesto di partire in un momento in cui siamo consilidati a centrocampo. Non ci creerebbe un problema. Ancelotti ha dato il suo benestare. Tra i cinesi e un napoletano c'e' una bella differenza. Pagare moneta, vedere cammello. A Marek ho detto che questa e' la sua casa e se un domani volesse tornare e' sempre casa sua, e' un pezzo di storia del Napoli. Ha comprato una casa a Castel Volturno, vivendo attaccato al campo di allenamento. Non e' che quando gli ho detto di no si e' messo a giocare male. Dal punto di vista professionale e' impeccabile. Ci saranno tutti i calciatori in ritiro. Cambio generazionale dopo Hamsik? Ho sempre puntato sui giovani, contestando chi diceva che i giovani dovevano crescere in serie C. Certo che un De Rossi che rientra e ti fa il regista serve. Con Ancelotti non abbiamo problemi a inserire ulteriori giovani. La nostra filosofia non cambierà. Serie A a 18 squadre? Vediamo. Se la Figc decidera' o il Governo e' un conto, se decidono le leghe e' piu' complicato. Chi rinuncia per fare spazio ad altri? In F1 ci sono determinate prerogative. Le poltrone istituzionali sono scomode, perche' vivono sui voti. Da quando avevo 19 anni ho sempre lavorato. Ho trovato la stessa attitudine in Trentino. Vorrei fare il contadino. Forse ci unisce questa idea un po' contadina e un po' colta di come essere sul pezzo, anche a scapito delle nostre famiglie".

 

Carlo Ancelotti, all. del Napoli: "In Trentino siamo stati molto bene. Strutture ottime. L'unica perplessità era legata all'unico campo, poi ci siamo sistemati. Il ritiro deve iniziare con un lavoro aerobico. Per preparare una squadra servono 5 settimane, le prime 3 sul lavoro fisico ed atletico, la quarta alle amichevoli e poi all'inizio del campionato. Prima si pensava che fossero necessarie sette settimane. Se ti prepari bene, hai l'occasione di prevenire infortuni. Noi stiamo bene in ritiro. Cantiamo, giochiamo a carte, c'e' chi vince e c'e' chi perde. Centoventi giorni non sono tanti. E' quello che ho detto ai giocatori. Tranne la Coppa Italia, purtroppo, e' tutto ancora in ballo. Ci dispiace molto. La squadra sta bene. Il 29 maggio a Baku c'e' la finale di Europa League? Pensavate che non lo sapessi. Finale di Supercoppa il 14 agosto? Non sarebbe male".

 

Maurizio Rossi, ass. al Turismo del Trentino: "Sono molto onorato di essere qua. Rappresento la provincia autonoma di Trento. Dopo 9 anni si rinnova questo sodalizio col Napoli. Grazie al club per aver dato risalto al Trentino. Programma per i tifosi? Come sempre ci saranno tante attivita'- Ci aspettano 21 giorni di festa. Venite in Trentino a rimettervi in forma. C'è un territorio ben organizzato, non c'e' mai stato un problema di relazione tra i trentini e i napoletani. Abbiamo tanti tifosi che arrivano da tutte le regioni. Avremo almeno 3 partite amichevoli, tante sessioni di allenamento e di autografi. E' uno degli eventi piu' belli dell'estate".

 

Luciano Rizzi, presidente Apt Val di Sole: "Ringraziamo i tifosi del Napoli, che vengono sempre numerosi. Ottimo il rapporto con Ancelotti. Siamo felici di avere il Napoli, che fa un ritiro completo e non di soli sei giorni".

 

Nicola Lombardo, resp. comunicazione SSC Napoli: "Siamo tra le squadre che dedicano piu' tempo agli autografi. Edoardo De Laurentiis sta studiando delle situazioni ad hoc per i bambini in ritiro".

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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NAPOLI - Aurelio De Laurentiis e Caro Ancelotti hanno preso parte alla presentazione del ritiro estivo della SSC Napoli a Dimaro, all'Hotel Vesuvio. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

 

Aurelio De Laurentiis, pres. del Napoli: "Voi volete sapere di Hamsik, e ve la prendete in quel posto... Quando sarà il momento di Hamsik vi convocheremo. Si deve parlare solo di Trentino. Volete parlare solo di notizie. Mi diverto, anche le tv dicono un mare di sciocchezze. E' il nono anno che andiamo in Trentino. Quest'accordo durerà tre anni. Loro hanno fatto degli sforzi per venirci incontro. Vorrei fare un torneo in ritiro ogni 3 giorni con 10 squadre di bambini, in modo tale di tenere impegnati i bambini in una scuola calcio Napoli-Trentino o Napoli-Dimaro. Possiamo fare circa 20 partitelle al giorno. Il Villaggio e' stato costruito da Formisano per l'intrattenimento quotidiano. Sono felice e contento di aver rinnovato questo accordo. Gli altri appartengono a quelli che vogliono andare in tournèe frescono in America o Australia. Io voglio restare in Europa. Il prossimo campionato sarà molto vivace, la Juventus forse si acquieterà, l'Inter si sta preparando. Fermo restando che non è detta ancora l'ultima parola. Nei prossimi 2-3 mesi potrebbero accadere cose interessanti. L'ambizione dei tifosi è solo vincere lo scudetto, non avere una squadra competitiva ad alti livelli a lungo. C'erano solo 18mila spettatori. Così si è tifosi del Napoli? Milan e Inter fanno 5 milioni con una partita, noi con tre. Qui si vogliono fare le nozze coi fichi secchi. Ho i conti in rosso da 3 anni. La Filmauro invece è finanziata da me, non dal Calcio Napoli. Sto preparando 3 film in America, prodotti da me. Ma poi, pure se fosse? Il Calcio Napoli e' una Spa con finalità lucrative. Il calcio è un'industria, e' diventato questo. Da mezzogiorno del 6 saremo a Dimaro, fino al 26 luglio. Gara amichevole a Cardiff? Non si sa. Il problema degli stadi lo devi andare a vedere nel processo inglese. In Italia non abbiamo mai avuto un politico con la fermezza della Thatcher, gli hooligans dovevano stare a casa. Negli stadi c'era un responsabile dello stadio con la prigione interna. Per 3-4 anni gli stadi inglesi si sono svuotati poi piano piano si sono ripopolati con le famiglie, con i veri tifosi che sono affezionati da piccoli ai colori della propria squadra. In Italia '90 ci siamo rubati i soldi per gli stadi e non li abbiamo sistemati. Lo stadio a Bari e' stato fatto bene, sovrastrutturandolo con 75mila posti. Nessuno si e' mai posto il problema che la virtualizzazione dello stadio era in essere. Al circolo della stampa nel '99 mi presentai con un assegno per Ferlaino, mi fece causa perche' disse che avevo distratto i tifosi dalla campagna abbonamenti, dopo 5 anni vncemmo la causa. Sconcerti mi venne a trovare il giorno dopo e mi disse che era deluso, io parlai di virtualizzazione e nessuno ci capiva niente. Negli stadi non abbiamo mai investito. Lessi un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno in cui si diceva che serviva uno stadio da 25mila posti. La criminalita' organizzata si e' ripulita. In America si sono laureati diventando proprietari immobiliari. Mio figlio o mio nipote non ce lo porterei allo stadio se si chiede il posto. E' quasi un messaggio filosofico, un processo associativo con un marchio, di appartenza a una sponda. Nel 2014 Alfano, insieme a Renzi, ha modificato la legge dicendo che bisogna dare il Daspo negli stadi a chi commette determinati delitti. Dovreste fare una riunione con De Jesu e Gabrielli, capo della polizia. Si e' scatenato l'inferno sui ricorsi relativi all'ovvero chi commette determinati delitti. Nel tornello dovremmo avere un dispositivo automatico al momento dell'inserimento del biglietto. Il rischio e' che lo stadio resteranno sguarniti di pubblico, come successo in Inghilterra. Da noi c'e' una connotazione di stampo mafioso, non politico come in Inghilterra. Che il nostro Stato sia costretto a una complicita' da 70 anni non lo dico io ma la storia. Lo Stato ha mai investito sui bambini come futuro della Nazione? Non mi pare. Molti non vanno a votare, commettendo la piu' grande cazzata del mondo. Votando le cose cambierebbero. Si scherza sempre sui problemi fondamentali. Son problemi importanti, di etica, attraverso i valori dello sport si cresce un individuo. Davanri a un piatto di spaghetti torna il buon umore. Maradona? Non lo sento da parecchio tempo sul progetto insieme. Ho sentito Stefano Ceci quando mi ha suggerito un campione argentino che non rientrava nei nostri programmi. Amo la Cina, mio nonno materno cucinava in Cina nel 1920. Tra la fabbrica di pasta paterna e il padre medagliato in Cina di mia madre non ci e' mai mancato niente. Adoro la Cina ma e' molto lontana, non e' vicina come dice Bellocchio. Le provo un po' tutte. Ho cercato di fare 2 squadre americane: in America sono grandi volponi, ma non hanno capito che se non vanno avanti tramite broadcaster diventa piu' complicato. In Cina andai a visitare la squadra di Pechino e la squadra del porto di Pechino. Mi dissero che il portiere doveva essere assolutamente cinese, perche' aumma aumma bisognava organizzare i risultati in certi modi, questo successe piu' di 10 anni fa. In Cina d'estate c'e' il torneo, non trovi da giocare con altre squadre. Organizzare tornei non mi e' mai interessato. Mi e' sempre piaciuta l'Africa, avrei voluto che i miei figli si fossero piazzati lì. Mi auguro che ci sia unita' tra i tifosi in Italia. C'è intolleranza e mancanza di organizzazione. Il titolo della Gazzetta post partita mi è sembrato sciocco. Hamsik a Dimaro? Ma ti vuoi fare i ca**i tuoi? Mi ricordo che anni fa Raiola mi inizio' a parlare con Hamsik, lo volevano al Milan, c'era anche Galliani. Dissi di no. Mi telefono' anche Moratti, gli dissi che Hamsik non si muove da Napoli. Allegri che era stato sempre un estimatore di Hamsik mi faceva sempre dei complimenti, lo stesso Hamsik mi disse che c'era una richiesta, gli risposi: stai buono, non si va da nessuna parte. D'estate Hamsik mi ha chiesto di andare in Cina, a gennaio e febbraio il movimento cinese si riaccende. Non potevo negargli questa richiesta. Gli dissi che sei convinto di finire la tua vita calcistica in Cina? L'offerta fu giudicata troppo alta. Non si presento' nessuno. Eravamo stati stimolati da Hamsik e dal suo agente Venglos. Avendo cambiato allenatore, ero contento che non fosse partito. Ancelotti fa giocare tutti, anche in maniera ardita. I calciatori non sono automi, ma persone umane, sono atleti. Che Hamsik abbia chiesto di partire in un momento in cui siamo consilidati a centrocampo. Non ci creerebbe un problema. Ancelotti ha dato il suo benestare. Tra i cinesi e un napoletano c'e' una bella differenza. Pagare moneta, vedere cammello. A Marek ho detto che questa e' la sua casa e se un domani volesse tornare e' sempre casa sua, e' un pezzo di storia del Napoli. Ha comprato una casa a Castel Volturno, vivendo attaccato al campo di allenamento. Non e' che quando gli ho detto di no si e' messo a giocare male. Dal punto di vista professionale e' impeccabile. Ci saranno tutti i calciatori in ritiro. Cambio generazionale dopo Hamsik? Ho sempre puntato sui giovani, contestando chi diceva che i giovani dovevano crescere in serie C. Certo che un De Rossi che rientra e ti fa il regista serve. Con Ancelotti non abbiamo problemi a inserire ulteriori giovani. La nostra filosofia non cambierà. Serie A a 18 squadre? Vediamo. Se la Figc decidera' o il Governo e' un conto, se decidono le leghe e' piu' complicato. Chi rinuncia per fare spazio ad altri? In F1 ci sono determinate prerogative. Le poltrone istituzionali sono scomode, perche' vivono sui voti. Da quando avevo 19 anni ho sempre lavorato. Ho trovato la stessa attitudine in Trentino. Vorrei fare il contadino. Forse ci unisce questa idea un po' contadina e un po' colta di come essere sul pezzo, anche a scapito delle nostre famiglie".

 

Carlo Ancelotti, all. del Napoli: "In Trentino siamo stati molto bene. Strutture ottime. L'unica perplessità era legata all'unico campo, poi ci siamo sistemati. Il ritiro deve iniziare con un lavoro aerobico. Per preparare una squadra servono 5 settimane, le prime 3 sul lavoro fisico ed atletico, la quarta alle amichevoli e poi all'inizio del campionato. Prima si pensava che fossero necessarie sette settimane. Se ti prepari bene, hai l'occasione di prevenire infortuni. Noi stiamo bene in ritiro. Cantiamo, giochiamo a carte, c'e' chi vince e c'e' chi perde. Centoventi giorni non sono tanti. E' quello che ho detto ai giocatori. Tranne la Coppa Italia, purtroppo, e' tutto ancora in ballo. Ci dispiace molto. La squadra sta bene. Il 29 maggio a Baku c'e' la finale di Europa League? Pensavate che non lo sapessi. Finale di Supercoppa il 14 agosto? Non sarebbe male".

 

Maurizio Rossi, ass. al Turismo del Trentino: "Sono molto onorato di essere qua. Rappresento la provincia autonoma di Trento. Dopo 9 anni si rinnova questo sodalizio col Napoli. Grazie al club per aver dato risalto al Trentino. Programma per i tifosi? Come sempre ci saranno tante attivita'- Ci aspettano 21 giorni di festa. Venite in Trentino a rimettervi in forma. C'è un territorio ben organizzato, non c'e' mai stato un problema di relazione tra i trentini e i napoletani. Abbiamo tanti tifosi che arrivano da tutte le regioni. Avremo almeno 3 partite amichevoli, tante sessioni di allenamento e di autografi. E' uno degli eventi piu' belli dell'estate".

 

Luciano Rizzi, presidente Apt Val di Sole: "Ringraziamo i tifosi del Napoli, che vengono sempre numerosi. Ottimo il rapporto con Ancelotti. Siamo felici di avere il Napoli, che fa un ritiro completo e non di soli sei giorni".

 

Nicola Lombardo, resp. comunicazione SSC Napoli: "Siamo tra le squadre che dedicano piu' tempo agli autografi. Edoardo De Laurentiis sta studiando delle situazioni ad hoc per i bambini in ritiro".

 

 

Antonio Petrazzuolo

 

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