Paolo De Paola, giornalista, è intervenuto a Maracanà su TMW Radio: "Ci sono anche notizie che si rincorrono su un presunto vertice fra Conte e i dirigenti, che ad ogni modo dovrà avvenire. Ho la sensazione che Conte abbia perso come conduttore il contatto con la propria orchestra. Mi sembra si sia rotto qualche cosa. Bisogna capire se queste sue sparate ora porteranno all'esonero o al proseguimento del rapporto. Purtroppo resta il fatto che il suo limite rimane quello di affrontare il doppio impegno. Ai nostri occhi appare evidente l'incapacità di saper proseguire con qualità su due fronti. Poi bisogna dire che Conte non è un allenatore per i lunghi tragitti ed infatti non è mai andato oltre due o tre stagioni. Gasperini per dire ha una capacità diversa di fare crescere i giocatori nel tempo. Conte invece spreme i suoi calciatori e presto si arriva ad un punto di rottura. Tra i senatori appannati comunque vedo Di Lorenzo e Politano, così come non vedo i soliti Anguissa, McTominay e Lobotka. Tutto questo mi porta alla considerazione che lui abbia ancora in pugno la squadra, ma non so se sia d'accordo con loro sul fatto che non ci si possa battere sia in Serie A che in Champions League. Poi c'è bisogno che Conte e De Laurentiis si chiariscano, perché il primo lamenta il fatto che la piazza abbia aspettative troppo alte, per quanto bisogna dire che questaè una squadra che proviene da uno scudetto vinto e da un mercato dispendiosissimo. Quali sono i veri limiti di Conte? Quello della doppia competizione è ormai un limite acclarato. Poi lui ha bisogno di vincere e nel momento in cui non ci riesce inizia a scalciare. A quel punto preferisce rompere tutto e andare via. Ciò che mi fa impressione in questa fase però è che la sua mi sembra una reazione esagerata di fronte ad una situazione comunque non ancora del tutto compromessa. Probabilmente ha intravisto un presagio nefasto".
di Napoli Magazine
10/11/2025 - 17:53
Paolo De Paola, giornalista, è intervenuto a Maracanà su TMW Radio: "Ci sono anche notizie che si rincorrono su un presunto vertice fra Conte e i dirigenti, che ad ogni modo dovrà avvenire. Ho la sensazione che Conte abbia perso come conduttore il contatto con la propria orchestra. Mi sembra si sia rotto qualche cosa. Bisogna capire se queste sue sparate ora porteranno all'esonero o al proseguimento del rapporto. Purtroppo resta il fatto che il suo limite rimane quello di affrontare il doppio impegno. Ai nostri occhi appare evidente l'incapacità di saper proseguire con qualità su due fronti. Poi bisogna dire che Conte non è un allenatore per i lunghi tragitti ed infatti non è mai andato oltre due o tre stagioni. Gasperini per dire ha una capacità diversa di fare crescere i giocatori nel tempo. Conte invece spreme i suoi calciatori e presto si arriva ad un punto di rottura. Tra i senatori appannati comunque vedo Di Lorenzo e Politano, così come non vedo i soliti Anguissa, McTominay e Lobotka. Tutto questo mi porta alla considerazione che lui abbia ancora in pugno la squadra, ma non so se sia d'accordo con loro sul fatto che non ci si possa battere sia in Serie A che in Champions League. Poi c'è bisogno che Conte e De Laurentiis si chiariscano, perché il primo lamenta il fatto che la piazza abbia aspettative troppo alte, per quanto bisogna dire che questaè una squadra che proviene da uno scudetto vinto e da un mercato dispendiosissimo. Quali sono i veri limiti di Conte? Quello della doppia competizione è ormai un limite acclarato. Poi lui ha bisogno di vincere e nel momento in cui non ci riesce inizia a scalciare. A quel punto preferisce rompere tutto e andare via. Ciò che mi fa impressione in questa fase però è che la sua mi sembra una reazione esagerata di fronte ad una situazione comunque non ancora del tutto compromessa. Probabilmente ha intravisto un presagio nefasto".