Calcio
UNDER 21 - Italia, Baldini: "Gruppo pieno di talento, ma non bisogna fermarsi"
10.10.2025 21:26 di Napoli Magazine
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Silvio Baldini, commissario tecnico dell'Italia Under 21, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport, dopo la vittoria contro la Svezia: "Loro sono bravi. Ho sempre detto che è un gruppo pieno di talento e stasera sono riusciti a dimostrarlo, ma non bisogna fermarsi. Il talento va sempre coltivato, oltre che con il lavoro, soprattutto con la testa, che è quella che fa la differenza. È una dimostrazione che è un gruppo coeso, che è contento di stare insieme, a cui piace ridere e scherzare, ma che sa anche lavorare. Mi riempie più di gioia quel gesto che la vittoria per 4-0. I frutti del mio lavoro si vedono? Più che il mio lavoro, sono le indicazioni che io gli do per maturare ed essere ragazzi giovani che, a volte, devono ridere e scherzare, ma anche prendere sul serio ciò che fanno. Giocare a calcio è un mestiere troppo difficile. Ho detto qualcosa a Camarda per il cucchiaio? No, ognuno è libero di calciare come vuole, anche se io quei calci di rigore lì li odio (ride, ndr), ma se uno se la sente è giusto che lo faccia. Non metto pressioni o sono preoccupato tanto dagli avversari. Spiego la partita e voglio che loro giochino perché sono bravi, hanno talento e non devono avere freni".

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UNDER 21 - Italia, Baldini: "Gruppo pieno di talento, ma non bisogna fermarsi"

di Napoli Magazine

10/10/2025 - 21:26

Silvio Baldini, commissario tecnico dell'Italia Under 21, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport, dopo la vittoria contro la Svezia: "Loro sono bravi. Ho sempre detto che è un gruppo pieno di talento e stasera sono riusciti a dimostrarlo, ma non bisogna fermarsi. Il talento va sempre coltivato, oltre che con il lavoro, soprattutto con la testa, che è quella che fa la differenza. È una dimostrazione che è un gruppo coeso, che è contento di stare insieme, a cui piace ridere e scherzare, ma che sa anche lavorare. Mi riempie più di gioia quel gesto che la vittoria per 4-0. I frutti del mio lavoro si vedono? Più che il mio lavoro, sono le indicazioni che io gli do per maturare ed essere ragazzi giovani che, a volte, devono ridere e scherzare, ma anche prendere sul serio ciò che fanno. Giocare a calcio è un mestiere troppo difficile. Ho detto qualcosa a Camarda per il cucchiaio? No, ognuno è libero di calciare come vuole, anche se io quei calci di rigore lì li odio (ride, ndr), ma se uno se la sente è giusto che lo faccia. Non metto pressioni o sono preoccupato tanto dagli avversari. Spiego la partita e voglio che loro giochino perché sono bravi, hanno talento e non devono avere freni".