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CINEMA - Anteprima nazionale del docufilm "La Napoli scintillante dei fratelli Mele" di Bianca Stranieri
09.10.2025 12:51 di Napoli Magazine
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È stato presentato a Napoli allo Space Cinema di Fuorigrotta “La Napoli scintillante dei fratelli Mele”, docufilm ideato da Bianca Stranieri, storica dell’arte della seta, del tessuto, del costume e della moda, e diretto da Francesco Carignani. Opera sui fratelli Emiddio e Alfonso Mele, geniali imprenditori che alla fine dell’Ottocento aprirono a Napoli i primi Grandi Magazzini, rivoluzionando il commercio dell’epoca con un nuovo modo di vendere i beni: la vendita per corrispondenza con catalogo. Il montaggio e la fotografia sono di Luigi Scaglione. «Un grande progetto iniziato grazie alla Fondazione Banco di Napoli, che ha già sostenuto la realizzazione della mostra, del volume e del convegno Ai Grandi Magazzini.

Protagonisti, commercio della moda e socialità a Napoli tra Otto e Novecento - ha spiegato Stranieri - e che ha avuto la sua felice conclusione con il docufilm sostenuto dalla Fondazione Emiddio Mele. I contenuti, infatti, sono in gran parte tratti dalle fitte ricerche che la Stranieri ha svolto presso gli archivi storici delle due Fondazioni, segno di quali grandi storie le “carte” hanno da raccontare, e dal ricco apporto di un team di eccellenti studiosi». Un welfare incredibilmente moderno, ma soprattutto un marketing innovativo reso famoso per la creazione di una serie di manifesti che hanno segnato profondamente la storia della grafica pubblicitaria e che ancora oggi sono ammirati e studiati, quali eccellenza della belle époque.

La storia racconta l’epopea dei due fratelli, che allo scoppio del colera a Napoli nel 1884 decisero di viaggiare in Europa a Berlino, Parigi e Londra per ammirare i grandi magazzini e riproporli nella Napoli del post colera che rifioriva tra il Risanamento e la musica ed i cafè della belle époque napoletana. L’epopea dei Mele toccherà il suo apice in un periodo d’oro per la città, che verrà fermato solo dalla guerra e dalle crisi economiche mondiali. Restano celebri anche le loro feste organizzate ogni anno nello splendido Salone Margherita, per gratificare i loro dipendenti, ma anche per tutti i poveri della città: una forte attività di filantropia e di imprenditoria moderna, che porterà Emiddio a diventare uno dei primi Cavalieri del Lavoro in Italia. «Un viaggio attraverso una Napoli ancora capitale culturale e commerciale - commenta Carignani - accompagnato da due geni dell’epoca, innovatori d’impresa che meritano di essere riscoperti e valorizzati come tali».

Con l’aiuto di esperti e storici, la storia procede con la vita e le testimonianze delle innovazioni di Emiddio ed Alfonso, raccontate da Francesco Barbagallo, Fabio Mangone, Aide Cuozzo, Maria d’Elia, Isabella Valente, Sabrina Iorio e tanti altri. «Come Fondazione crediamo sia importante raccontare questa storia per tramandare la visione straordinaria di Emiddio ed Alfonso, - afferma Francesca Mele, Presidente della Fondazione Mele - eredità morale raccolta attraverso attività che negli anni hanno mirato alla valorizzazione dell'artigianato locale e della cultura a Napoli».

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CINEMA - Anteprima nazionale del docufilm "La Napoli scintillante dei fratelli Mele" di Bianca Stranieri

di Napoli Magazine

09/10/2025 - 12:51

È stato presentato a Napoli allo Space Cinema di Fuorigrotta “La Napoli scintillante dei fratelli Mele”, docufilm ideato da Bianca Stranieri, storica dell’arte della seta, del tessuto, del costume e della moda, e diretto da Francesco Carignani. Opera sui fratelli Emiddio e Alfonso Mele, geniali imprenditori che alla fine dell’Ottocento aprirono a Napoli i primi Grandi Magazzini, rivoluzionando il commercio dell’epoca con un nuovo modo di vendere i beni: la vendita per corrispondenza con catalogo. Il montaggio e la fotografia sono di Luigi Scaglione. «Un grande progetto iniziato grazie alla Fondazione Banco di Napoli, che ha già sostenuto la realizzazione della mostra, del volume e del convegno Ai Grandi Magazzini.

Protagonisti, commercio della moda e socialità a Napoli tra Otto e Novecento - ha spiegato Stranieri - e che ha avuto la sua felice conclusione con il docufilm sostenuto dalla Fondazione Emiddio Mele. I contenuti, infatti, sono in gran parte tratti dalle fitte ricerche che la Stranieri ha svolto presso gli archivi storici delle due Fondazioni, segno di quali grandi storie le “carte” hanno da raccontare, e dal ricco apporto di un team di eccellenti studiosi». Un welfare incredibilmente moderno, ma soprattutto un marketing innovativo reso famoso per la creazione di una serie di manifesti che hanno segnato profondamente la storia della grafica pubblicitaria e che ancora oggi sono ammirati e studiati, quali eccellenza della belle époque.

La storia racconta l’epopea dei due fratelli, che allo scoppio del colera a Napoli nel 1884 decisero di viaggiare in Europa a Berlino, Parigi e Londra per ammirare i grandi magazzini e riproporli nella Napoli del post colera che rifioriva tra il Risanamento e la musica ed i cafè della belle époque napoletana. L’epopea dei Mele toccherà il suo apice in un periodo d’oro per la città, che verrà fermato solo dalla guerra e dalle crisi economiche mondiali. Restano celebri anche le loro feste organizzate ogni anno nello splendido Salone Margherita, per gratificare i loro dipendenti, ma anche per tutti i poveri della città: una forte attività di filantropia e di imprenditoria moderna, che porterà Emiddio a diventare uno dei primi Cavalieri del Lavoro in Italia. «Un viaggio attraverso una Napoli ancora capitale culturale e commerciale - commenta Carignani - accompagnato da due geni dell’epoca, innovatori d’impresa che meritano di essere riscoperti e valorizzati come tali».

Con l’aiuto di esperti e storici, la storia procede con la vita e le testimonianze delle innovazioni di Emiddio ed Alfonso, raccontate da Francesco Barbagallo, Fabio Mangone, Aide Cuozzo, Maria d’Elia, Isabella Valente, Sabrina Iorio e tanti altri. «Come Fondazione crediamo sia importante raccontare questa storia per tramandare la visione straordinaria di Emiddio ed Alfonso, - afferma Francesca Mele, Presidente della Fondazione Mele - eredità morale raccolta attraverso attività che negli anni hanno mirato alla valorizzazione dell'artigianato locale e della cultura a Napoli».