Si inaugura lunedì 3 novembre, alle 19.00 al Teatro Mercadante, con la lezione Segni di apocalisse. La catastrofe culturale dell’Occidente, con Massimo Cacciari, il filosofo, saggista, opinionista e politico italiano tra i maggiori e più autorevoli intellettuali del panorama nazionale – il ciclo di “incontri” promosso dal Teatro Nazionale di Napoli a latere della programmazione, dedicati a temi e argomenti di grande interesse e centrali nel dibattito culturale, sociale e politico che investe la nostra contemporaneità.
Attraverso la lettura – affidata a Paola De Crescenzo – di pagine fondamentali di alcuni dei grandi interpreti del destino europeo tra ‘800 e ‘900, la lezione di Massimo Cacciari cercherà di approfondire, collocandola nell’onda lunga della storia, le ragioni profonde della crisi etica, sociale e politica che attraversa non solo l’Europa, ma l’intera civiltà dell’Occidente.
«Gli attuali conflitti, il disordine globale o forse dovremmo meglio dire il vuoto che sembrano inghiottirci sono la fine dell’Europa? O il suo compimento? O l’alba di nuovi inizi? Un esercizio di modesta sismografia – questo si vorrebbe tentare di offrire». Massimo Cacciari.
di Napoli Magazine
28/10/2025 - 14:56
Si inaugura lunedì 3 novembre, alle 19.00 al Teatro Mercadante, con la lezione Segni di apocalisse. La catastrofe culturale dell’Occidente, con Massimo Cacciari, il filosofo, saggista, opinionista e politico italiano tra i maggiori e più autorevoli intellettuali del panorama nazionale – il ciclo di “incontri” promosso dal Teatro Nazionale di Napoli a latere della programmazione, dedicati a temi e argomenti di grande interesse e centrali nel dibattito culturale, sociale e politico che investe la nostra contemporaneità.
Attraverso la lettura – affidata a Paola De Crescenzo – di pagine fondamentali di alcuni dei grandi interpreti del destino europeo tra ‘800 e ‘900, la lezione di Massimo Cacciari cercherà di approfondire, collocandola nell’onda lunga della storia, le ragioni profonde della crisi etica, sociale e politica che attraversa non solo l’Europa, ma l’intera civiltà dell’Occidente.
«Gli attuali conflitti, il disordine globale o forse dovremmo meglio dire il vuoto che sembrano inghiottirci sono la fine dell’Europa? O il suo compimento? O l’alba di nuovi inizi? Un esercizio di modesta sismografia – questo si vorrebbe tentare di offrire». Massimo Cacciari.