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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, adda passà 'a nuttata!"
13.04.2019 18:16 di Napoli Magazine

NAPOLI - Nella città di Giulietta per ricaricare le batterie e soprattutto per capirci qualcosa: il compito di Ancelotti è quello di rimettere in fretta il Napoli in piedi per dare un senso e una capacità al tentativo di rimontada che è l’ultimo progetto per approdare alle semifinali di Europa League, non ci sono altre possibilità. Giovedì prossimo al San Paolo si decide infatti definitivamente il destino del Napoli di Ancelotti nella stagione in corso, nell’ambito europeo. In realtà il primo passo è stato già fatto nell’immediato dopopartita di Londra, quando il tecnico azzurro nel corso del suo intervento si è rivolto alla Torcida napoletana chiedendo il massimo sostegno nel secondo appuntamento con l’Arsenal: “Con la spinta dei tifosi ce la possiamo fare”, un appello che anche il club ha lanciato ai propri supporters confidando su quell’aiuto che in tante altre occasioni ha d’altronde funzionato trascinando la squadra del cuore in quelle imprese sulla carta ritenute pressoché impossibili. Serve pure questo per cancellare la “malanuttata” di Londra, dando sostanza ad una sfida in prima battuta affrontata dal Napoli con un approccio sballato, senza personalità, senza aggressività, spaventato e con la testa vuota. Sarà una battaglia nel secondo atto del confronto con l’Arsenal, ma per metterla su questi binari serve principalmente una squadra diversa, un team con il coltello tra i denti, con il cuore carico di voglia e volontà vincente, alimentato da quella mentalità necessaria per superare ostacoli del genere. Più che a stupire l’Arsenal per il suo gioco e le sue capacità, se vogliamo, è stato il Napoli ad impressionare maggiormente per la sua sbadataggine e cioè per quello che non c’ha messo nella partita di Londra. La gente azzurra all’indomani della figuraccia rimediata in Inghilterra è depressa, ma sta già rispondendo adesso in maniera molto molto positiva. E’ scattata un’inversione di tendenza. In realtà non c’è nessuna disponibilità alla resa e l’indice di questo stato d’animo arriva dalla vendita dei biglietti che si avvia al sold-out. Vuol dire che il San Paolo sarà un’arena. A tuttociò deve però corrispondere la prestazione della squadra. Il tempo a disposizione di Ancelotti è davvero assai ridotto per risolvere le problematiche tragicamente emerse, ma la cura deve assumere le caratteristiche del servizio di “pronto soccorso”, affinchè il Napoli ritorni in tutta fretta la squadra che di cose belle in realtà ne ha fatte: al di là della consistenza dei club in zona champions alle spalle degli azzurri, una distanza l’ha imposta attraverso i risultati. E non dimentichiamo le partitissime giocate contro il PSG e il Liverpool. Di tempo però ne è passato ed anche una serie di errori ci sono stati, errori che hanno determinato nuove situazioni, come quelle delle cessioni di Hamsik e Rog: oggi come oggi se ne avverte il peso a centrocampo, dove l’ex capitano era ormai entrato nel nuovo ruolo del regista e di cui oggi come oggi se ne avverte l’assenza. Partenze che hanno indebolito l’organico visto che sul fronte degli arrivi non ci sono state novità. Deleterie pure voci vere o presunte sugli eventuali addii dovuti al calciomercato che sono all’ordine del giorno e che riguardano tre pezzi pregiati, ma soprattutto voci destabilizzanti. Ebbene, ora come ora va tutto messo da parte mentre Ancelotti affronta adesso il suo compito più difficile, rimettere in piedi il Napoli a tambur battente a tutti i livelli, visto che non ci sono alternative. La volontà popolare ha un unico denominatore, realizzare la grande impresa, e ci credono tutti. Non sempre andrà tutto storto. Quindi fiducia e ottimismo: “Adda passà ‘a nuttata”.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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13/04/2024 - 18:16

NAPOLI - Nella città di Giulietta per ricaricare le batterie e soprattutto per capirci qualcosa: il compito di Ancelotti è quello di rimettere in fretta il Napoli in piedi per dare un senso e una capacità al tentativo di rimontada che è l’ultimo progetto per approdare alle semifinali di Europa League, non ci sono altre possibilità. Giovedì prossimo al San Paolo si decide infatti definitivamente il destino del Napoli di Ancelotti nella stagione in corso, nell’ambito europeo. In realtà il primo passo è stato già fatto nell’immediato dopopartita di Londra, quando il tecnico azzurro nel corso del suo intervento si è rivolto alla Torcida napoletana chiedendo il massimo sostegno nel secondo appuntamento con l’Arsenal: “Con la spinta dei tifosi ce la possiamo fare”, un appello che anche il club ha lanciato ai propri supporters confidando su quell’aiuto che in tante altre occasioni ha d’altronde funzionato trascinando la squadra del cuore in quelle imprese sulla carta ritenute pressoché impossibili. Serve pure questo per cancellare la “malanuttata” di Londra, dando sostanza ad una sfida in prima battuta affrontata dal Napoli con un approccio sballato, senza personalità, senza aggressività, spaventato e con la testa vuota. Sarà una battaglia nel secondo atto del confronto con l’Arsenal, ma per metterla su questi binari serve principalmente una squadra diversa, un team con il coltello tra i denti, con il cuore carico di voglia e volontà vincente, alimentato da quella mentalità necessaria per superare ostacoli del genere. Più che a stupire l’Arsenal per il suo gioco e le sue capacità, se vogliamo, è stato il Napoli ad impressionare maggiormente per la sua sbadataggine e cioè per quello che non c’ha messo nella partita di Londra. La gente azzurra all’indomani della figuraccia rimediata in Inghilterra è depressa, ma sta già rispondendo adesso in maniera molto molto positiva. E’ scattata un’inversione di tendenza. In realtà non c’è nessuna disponibilità alla resa e l’indice di questo stato d’animo arriva dalla vendita dei biglietti che si avvia al sold-out. Vuol dire che il San Paolo sarà un’arena. A tuttociò deve però corrispondere la prestazione della squadra. Il tempo a disposizione di Ancelotti è davvero assai ridotto per risolvere le problematiche tragicamente emerse, ma la cura deve assumere le caratteristiche del servizio di “pronto soccorso”, affinchè il Napoli ritorni in tutta fretta la squadra che di cose belle in realtà ne ha fatte: al di là della consistenza dei club in zona champions alle spalle degli azzurri, una distanza l’ha imposta attraverso i risultati. E non dimentichiamo le partitissime giocate contro il PSG e il Liverpool. Di tempo però ne è passato ed anche una serie di errori ci sono stati, errori che hanno determinato nuove situazioni, come quelle delle cessioni di Hamsik e Rog: oggi come oggi se ne avverte il peso a centrocampo, dove l’ex capitano era ormai entrato nel nuovo ruolo del regista e di cui oggi come oggi se ne avverte l’assenza. Partenze che hanno indebolito l’organico visto che sul fronte degli arrivi non ci sono state novità. Deleterie pure voci vere o presunte sugli eventuali addii dovuti al calciomercato che sono all’ordine del giorno e che riguardano tre pezzi pregiati, ma soprattutto voci destabilizzanti. Ebbene, ora come ora va tutto messo da parte mentre Ancelotti affronta adesso il suo compito più difficile, rimettere in piedi il Napoli a tambur battente a tutti i livelli, visto che non ci sono alternative. La volontà popolare ha un unico denominatore, realizzare la grande impresa, e ci credono tutti. Non sempre andrà tutto storto. Quindi fiducia e ottimismo: “Adda passà ‘a nuttata”.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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