M' 'o vveco io
SHOW TIME - Rivieccio su "NM": "Cosa deve temere il Napoli? ‘E seccie"
21.10.2021 16:20 di Napoli Magazine

NAPOLI - Dopo l’ottavo successo consecutivo, la domanda più ricorrente di queste ore è stata: “Che cosa deve temere di più il Napoli?“. Le risposte sono state:

 

a) Il Milan

 

b) Il ritorno della Juve

 

c) Gli arbitri

 

d) I commentatori sportivi di radio e tv

 

e) Il contratto di Insigne

 

f)  I litigi tra Salvini e la Meloni

 

g) La vittoria di Gualtieri a Roma

 

h)  La Coppa d’Africa a gennaio

 

i)   ‘e seccie!

 

Personalmente credo che la risposta più azzeccata sia l’ultima, cioè quella pericolosa insidia derivante da gufi sparsi su tutto il territorio nazionale che fanno del “tirare i piedi“ all’avversario di turno, il loro sport quotidiano. Una disciplina italica molto di moda, qualunque sia il campo d’azione. Vale per la politica, (dove ormai non si vota più “per” ma “contro”), per lo spettacolo, per il lavoro e anche per il calcio. Noi napoletani che siamo particolarmente scaramantici non possiamo dimenticare gli insegnamenti di William Shakespeare che diceva “Eyes hit than more schioppets” cioè l’uocchie so’ peggio de’ schiuppettate! E allora da domenica sera dopo la vittoria su Juric mi sono attrezzato di amuleti e corni vari per tenere a bada previsioni falsamente ottimistiche di commentatori e opinionisti che danno il Napoli favorito per la vittoria finale. D’altra parte se è scontato che non si possa vincere sempre, Mourinho ha già aperto il sipario in collegamento con Spalletti a profetare che alla prossima uscita esterna del Napoli, la serie positiva potrebbe fermarsi. E guarda caso la prossima si gioca proprio contro la sua Roma che ha già cominciato a mettere le mani avanti con documentazioni e dossier sui torti arbitrali ricevuti dall’inizio della stagione. E allora di fronte a questi scenari, non mi resta che noleggiare tutti gli strumenti utili a renderci impermeabili a qualunque tipo di maleficio. Peppino De Filippo recitava “Non è vero ma ci credo“. Io sono per il “Non ci credo ma è vero“. Dopo la ragnatela di Halloween di domenica scorsa, forse sarebbe il caso di disegnare una maglietta con peperoncini, corni e magari su una spalla l’immagine di una mano che si sfiora l’ apparato genitale. D’altronde nell’antica Roma si diceva “grattatio pallarum omnia mala fugant“. E domenica prossima si gioca proprio a Roma…

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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21/10/2024 - 16:20

NAPOLI - Dopo l’ottavo successo consecutivo, la domanda più ricorrente di queste ore è stata: “Che cosa deve temere di più il Napoli?“. Le risposte sono state:

 

a) Il Milan

 

b) Il ritorno della Juve

 

c) Gli arbitri

 

d) I commentatori sportivi di radio e tv

 

e) Il contratto di Insigne

 

f)  I litigi tra Salvini e la Meloni

 

g) La vittoria di Gualtieri a Roma

 

h)  La Coppa d’Africa a gennaio

 

i)   ‘e seccie!

 

Personalmente credo che la risposta più azzeccata sia l’ultima, cioè quella pericolosa insidia derivante da gufi sparsi su tutto il territorio nazionale che fanno del “tirare i piedi“ all’avversario di turno, il loro sport quotidiano. Una disciplina italica molto di moda, qualunque sia il campo d’azione. Vale per la politica, (dove ormai non si vota più “per” ma “contro”), per lo spettacolo, per il lavoro e anche per il calcio. Noi napoletani che siamo particolarmente scaramantici non possiamo dimenticare gli insegnamenti di William Shakespeare che diceva “Eyes hit than more schioppets” cioè l’uocchie so’ peggio de’ schiuppettate! E allora da domenica sera dopo la vittoria su Juric mi sono attrezzato di amuleti e corni vari per tenere a bada previsioni falsamente ottimistiche di commentatori e opinionisti che danno il Napoli favorito per la vittoria finale. D’altra parte se è scontato che non si possa vincere sempre, Mourinho ha già aperto il sipario in collegamento con Spalletti a profetare che alla prossima uscita esterna del Napoli, la serie positiva potrebbe fermarsi. E guarda caso la prossima si gioca proprio contro la sua Roma che ha già cominciato a mettere le mani avanti con documentazioni e dossier sui torti arbitrali ricevuti dall’inizio della stagione. E allora di fronte a questi scenari, non mi resta che noleggiare tutti gli strumenti utili a renderci impermeabili a qualunque tipo di maleficio. Peppino De Filippo recitava “Non è vero ma ci credo“. Io sono per il “Non ci credo ma è vero“. Dopo la ragnatela di Halloween di domenica scorsa, forse sarebbe il caso di disegnare una maglietta con peperoncini, corni e magari su una spalla l’immagine di una mano che si sfiora l’ apparato genitale. D’altronde nell’antica Roma si diceva “grattatio pallarum omnia mala fugant“. E domenica prossima si gioca proprio a Roma…

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

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