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SHOW TIME - Gino Rivieccio su “NM”: "E Visser felici e Kastrati"
04.11.2021 17:01 di Napoli Magazine

NAPOLI - Si gioca alle 18,45 e ci arbitrerà un belga, tale Visser. Un nome che evoca un finale da fiaba: E Visser felici e contenti. Felici già lo siamo perché in campionato restiamo primi in condominio con i rossoneri. Contenti pure per una squadra che anche quando non pratica, come a Salerno, il gioco spettacolare delle settimane scorse, porta a casa il risultato e i tre punti confermandosi solida, concreta e risolutiva. Solitamente a novembre nel post defunti, si materializza il solito dilemma: conviene proseguire in Europa o meglio concentrarsi solo sul campionato? Un interrogativo figlio del torrone e della visita commemorativa al cimitero dai propri cari, che forse proprio dall’aldilà, suggeriscono risposte ai milioni di tifosi sparsi nel mondo. Sono certo per esempio che mio padre, dall’alto della sua praticità, stia pensando: “Una grande squadra non può optare per una competizione. Una grande squadra s’impegna su tutto. E se hai come quest’anno una panchina di tutto rispetto, puoi benissimo giocare su entrambi i tavoli, quello del campionato e delle coppe europee“. Come a dire: non posso studiare bene solo il latino e snobbo la geografia, un bravo studente s’impegna su entrambi i fronti. Diciamo che il campionato rappresenta la casa in città e l’Europa League quella al mare, o per coloro che amano la trasgressione, il torneo italiano s’indentifica nella moglie e quello internazionale nell’amante. Con l’amante ti togli qualche sfizio, ma solo se ne vale la pena. Per me stasera se battiamo i polacchi e scaliamo la classifica posizionandoci in vetta, vale la pena continuare a rischiare. Anche perché finire in testa significherebbe poi non fare gli spareggi ad eliminazione diretta a febbraio contro le terze escluse dalla Champions, ma trovarsi direttamente agli ottavi a marzo. Ma questi sono calcoli che sicuramente neanche Spalletti starà facendo. Giocheranno quelli come Juan Jesus, Meret e Petagna che non trovano spazio la domenica. E giocheranno contro una squadra a due velocità: malissimo nel proprio campionato e inaspettatamente temibili in Europa. Inoltre hanno cambiato anche l’allenatore che al Maradona provocò le recriminazioni degli sponsor perché con la circonferenza che si ritrovava ostruiva la visione dei cartelloni pubblicitari. Ora ce n’è un altro dal nome impronunciabile, come quasi tutti quelli dei polacchi. Uno solo mi fa ben sperare: Kastrati. Si gioca alle 18,45 e arbitra il belga Visser. Auguriamoci che alle 21 guardando i polacchi si possa dire: E Visser felici e Kastrati.

 

 

Gino Rivieccio

 

Napoli Magazine
 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

04/11/2024 - 17:01

NAPOLI - Si gioca alle 18,45 e ci arbitrerà un belga, tale Visser. Un nome che evoca un finale da fiaba: E Visser felici e contenti. Felici già lo siamo perché in campionato restiamo primi in condominio con i rossoneri. Contenti pure per una squadra che anche quando non pratica, come a Salerno, il gioco spettacolare delle settimane scorse, porta a casa il risultato e i tre punti confermandosi solida, concreta e risolutiva. Solitamente a novembre nel post defunti, si materializza il solito dilemma: conviene proseguire in Europa o meglio concentrarsi solo sul campionato? Un interrogativo figlio del torrone e della visita commemorativa al cimitero dai propri cari, che forse proprio dall’aldilà, suggeriscono risposte ai milioni di tifosi sparsi nel mondo. Sono certo per esempio che mio padre, dall’alto della sua praticità, stia pensando: “Una grande squadra non può optare per una competizione. Una grande squadra s’impegna su tutto. E se hai come quest’anno una panchina di tutto rispetto, puoi benissimo giocare su entrambi i tavoli, quello del campionato e delle coppe europee“. Come a dire: non posso studiare bene solo il latino e snobbo la geografia, un bravo studente s’impegna su entrambi i fronti. Diciamo che il campionato rappresenta la casa in città e l’Europa League quella al mare, o per coloro che amano la trasgressione, il torneo italiano s’indentifica nella moglie e quello internazionale nell’amante. Con l’amante ti togli qualche sfizio, ma solo se ne vale la pena. Per me stasera se battiamo i polacchi e scaliamo la classifica posizionandoci in vetta, vale la pena continuare a rischiare. Anche perché finire in testa significherebbe poi non fare gli spareggi ad eliminazione diretta a febbraio contro le terze escluse dalla Champions, ma trovarsi direttamente agli ottavi a marzo. Ma questi sono calcoli che sicuramente neanche Spalletti starà facendo. Giocheranno quelli come Juan Jesus, Meret e Petagna che non trovano spazio la domenica. E giocheranno contro una squadra a due velocità: malissimo nel proprio campionato e inaspettatamente temibili in Europa. Inoltre hanno cambiato anche l’allenatore che al Maradona provocò le recriminazioni degli sponsor perché con la circonferenza che si ritrovava ostruiva la visione dei cartelloni pubblicitari. Ora ce n’è un altro dal nome impronunciabile, come quasi tutti quelli dei polacchi. Uno solo mi fa ben sperare: Kastrati. Si gioca alle 18,45 e arbitra il belga Visser. Auguriamoci che alle 21 guardando i polacchi si possa dire: E Visser felici e Kastrati.

 

 

Gino Rivieccio

 

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