A TU PER TU
A TU PER TU – Diego Di Flora intervista Gigi Finizio per "Napoli Magazine": "Napoli è per me una continua fonte di ispirazione"
22.04.2015 17:10 di Napoli Magazine

NAPOLI - Parlare con lui è un po’ come viaggiare: scopri mondi nuovi, incontri persone e vivi tante emozioni, tutte legate alla musica. Perché la musica è la protagonista della sua vita. Gigi Finizio canta da sempre, da quando era piccolo e lo fa con la passione, la stessa che trasmette quando lo intervisti e ti racconta il suo “mondo”. Deciso, determinato, diretto e dannatamente napoletano. Napoli è nelle sue canzoni e non l’ha mai rinnegata. La vive, la difende e soprattutto la ama. Le sue canzoni sono delle poesie raccontate in chiave moderna, musicate di un sentimento che riconosci subito al primo ascolto. La sua carriera è continuamente in ascesa e il suo modo speciale di essere un artista arriva direttamente al pubblico, che lo segue con costanza e soprattutto con la stima che bisogna dare ad un poeta contemporaneo come Gigi. Non so se vi è mai capitato di ascoltare un’esibizione live di Finizio, ma vi posso garantire che dopo i primi 30 secondi di ascolto inevitabilmente i tuoi pensieri si trasformano in qualcosa di romantico, ogni canzone ti riporta ad un ricordo piacevole di un amore passato o attuale. La sua gioia nel fare questo mestiere viene trasmessa dalle sue note che arrivano anche ai cuori più duri. Stimo Gigi Finizio perché da anni dimostra la sua natura limpida e pulita, quella di un artista che riesce a non inseguire a tutti i costi la fama, ma a far conoscere la sua Arte. Ecco l'intervista concessa da Gigi Finizio a "NapoliMagazine.Com".

 

Com'è nato il progetto "Oggi ti racconto... la musica"?

 

“Avevo in animo da tempo di incontrare gli studenti della città. I giovani sono il nostro futuro e coltivano sogni e progetti, oltre che grande fonte di ispirazioni per le città intelligenti. Il progetto “Oggi ti racconto… la musica” è nato dall’incontro con Rosario Bianco, editore Rogiosi, imprenditore culturale di larghe vedute e sensibile a tutto quello che coinvolge Napoli e i giovani. Ha pubblicato questo libro in cui ad aneddoti della mia carriera artistica unisco alcune lezioni base di musica e pianoforte. Il libro contiene anche un cd con il singolo “Quando” di Pino Daniele interpretato da me”.

 

La musica napoletana è conosciuta in tutto il mondo, come credi si sia evoluta negli ultimi anni?

 

“La musica napoletana è bella e diffusa in tutto il mondo proprio perché porta in giro suoni e tradizioni millenarie. Le evoluzioni riguardano più che altro le contaminazioni del Mediterraneo, le sperimentazioni, ma l’anima della musica napoletana resta sempre la stessa. Una nota sicuramente merita l’incrocio pop-rap che le nuove generazioni stanno creando e portando in giro, influenzando anche chi è sul mercato discografico da tanto”.

 

Napoli è sempre presente nel tuo racconto musicale, che importanza ha per te l'influenza di una città così imponente?

 

“Napoli è madre e matrigna per ogni artista che respira la sua aria. Non voglio essere retorico, ma basta un nostro panorama, uno sguardo al mare, ai nostri tramonti. Napoli non è importante per me. E’ fondamentale. Continua fonte di ispirazione. Non saprei vivere lontano da lei”.

 

La musica negli ultimi anni è approdata in televisione sotto forma di talent show molto seguiti dal pubblico. Che opinione hai di questa nuova tendenza?

 

“È un modo per i giovani che vogliono intraprendere la carriera artistica per mettersi in gioco, capire se hanno le carte in regola per affrontare le tensioni cui la vita artistica ti sottopone, oltre che le doti reali. Un buon punto di partenza, assolutamente, che permette ai ragazzi anche di misurarsi subito con un ampio pubblico. Un’esperienza formativa da cui spesso arrivano anche contratti discografici. Quindi assolutamente li approvo e sostengo”.

 

In una recente conferenza stampa hai dichiarato di voler realizzare dei progetti di spazi musicali non solo accademici, ma soprattutto d'incontro tra le persone. Ce ne vuoi parlare?

 

“È un progetto nato il giorno dopo di “Oggi ti racconto… la musica”. Misurarmi con questo progetto editoriale è stato interessante e il libro è diventato anche una fonte di ispirazione, propri per me che l’ho scritto, ad andare al di là di quelle pagine e dare una reale chance a chi desidera avvicinarsi alla musica in maniera professionale in spazi musicali che nasceranno un po’ ovunque in città e che diventeranno anche luoghi di incontro e confronto. Uno dei luoghi individuati è il Nuovo Teatro Sanità, a cui, d’accordo con Rosario Bianco, devolveremo il 5% del ricavato dalla vendita del libro. Un altro 5% andrà alla Casa di Tonia”.

 

Da buon napoletano raccontami quali sono i pregi e i difetti di Napoli e dei napoletani?

 

“I napoletani sono solari. Per loro, domani è sempre un giorno nuovo per ricominciare. Hanno la capacità di non arrendersi, di lottare. Negli ultimi tempi però lottano di meno. In girò c’è un po’ di stanchezza e meno entusiasmo. E Napoli… ha difetti?”

 

Ritorni il prossimo week end al Teatro delle Palme di Napoli con tre nuovi appuntamenti dopo il sold out registrato poche settimane fa. Cosa vuol dire per te esibirti in teatro davanti al tuo pubblico?

 

“Io vivo di emozioni. Cantare dal vivo e incontrare il mio pubblico è uno dei momenti più belli in assoluto della mia vita da artista. Magari non sembra perché ci sono le luci del palcoscenico, ma riesco anche a guardarli negli occhi e quello che vedo per me è linfa vitale. Grazie”.

 

 

Diego Di Flora

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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A TU PER TU – Diego Di Flora intervista Gigi Finizio per "Napoli Magazine": "Napoli è per me una continua fonte di ispirazione"

di Napoli Magazine

22/04/2024 - 17:10

NAPOLI - Parlare con lui è un po’ come viaggiare: scopri mondi nuovi, incontri persone e vivi tante emozioni, tutte legate alla musica. Perché la musica è la protagonista della sua vita. Gigi Finizio canta da sempre, da quando era piccolo e lo fa con la passione, la stessa che trasmette quando lo intervisti e ti racconta il suo “mondo”. Deciso, determinato, diretto e dannatamente napoletano. Napoli è nelle sue canzoni e non l’ha mai rinnegata. La vive, la difende e soprattutto la ama. Le sue canzoni sono delle poesie raccontate in chiave moderna, musicate di un sentimento che riconosci subito al primo ascolto. La sua carriera è continuamente in ascesa e il suo modo speciale di essere un artista arriva direttamente al pubblico, che lo segue con costanza e soprattutto con la stima che bisogna dare ad un poeta contemporaneo come Gigi. Non so se vi è mai capitato di ascoltare un’esibizione live di Finizio, ma vi posso garantire che dopo i primi 30 secondi di ascolto inevitabilmente i tuoi pensieri si trasformano in qualcosa di romantico, ogni canzone ti riporta ad un ricordo piacevole di un amore passato o attuale. La sua gioia nel fare questo mestiere viene trasmessa dalle sue note che arrivano anche ai cuori più duri. Stimo Gigi Finizio perché da anni dimostra la sua natura limpida e pulita, quella di un artista che riesce a non inseguire a tutti i costi la fama, ma a far conoscere la sua Arte. Ecco l'intervista concessa da Gigi Finizio a "NapoliMagazine.Com".

 

Com'è nato il progetto "Oggi ti racconto... la musica"?

 

“Avevo in animo da tempo di incontrare gli studenti della città. I giovani sono il nostro futuro e coltivano sogni e progetti, oltre che grande fonte di ispirazioni per le città intelligenti. Il progetto “Oggi ti racconto… la musica” è nato dall’incontro con Rosario Bianco, editore Rogiosi, imprenditore culturale di larghe vedute e sensibile a tutto quello che coinvolge Napoli e i giovani. Ha pubblicato questo libro in cui ad aneddoti della mia carriera artistica unisco alcune lezioni base di musica e pianoforte. Il libro contiene anche un cd con il singolo “Quando” di Pino Daniele interpretato da me”.

 

La musica napoletana è conosciuta in tutto il mondo, come credi si sia evoluta negli ultimi anni?

 

“La musica napoletana è bella e diffusa in tutto il mondo proprio perché porta in giro suoni e tradizioni millenarie. Le evoluzioni riguardano più che altro le contaminazioni del Mediterraneo, le sperimentazioni, ma l’anima della musica napoletana resta sempre la stessa. Una nota sicuramente merita l’incrocio pop-rap che le nuove generazioni stanno creando e portando in giro, influenzando anche chi è sul mercato discografico da tanto”.

 

Napoli è sempre presente nel tuo racconto musicale, che importanza ha per te l'influenza di una città così imponente?

 

“Napoli è madre e matrigna per ogni artista che respira la sua aria. Non voglio essere retorico, ma basta un nostro panorama, uno sguardo al mare, ai nostri tramonti. Napoli non è importante per me. E’ fondamentale. Continua fonte di ispirazione. Non saprei vivere lontano da lei”.

 

La musica negli ultimi anni è approdata in televisione sotto forma di talent show molto seguiti dal pubblico. Che opinione hai di questa nuova tendenza?

 

“È un modo per i giovani che vogliono intraprendere la carriera artistica per mettersi in gioco, capire se hanno le carte in regola per affrontare le tensioni cui la vita artistica ti sottopone, oltre che le doti reali. Un buon punto di partenza, assolutamente, che permette ai ragazzi anche di misurarsi subito con un ampio pubblico. Un’esperienza formativa da cui spesso arrivano anche contratti discografici. Quindi assolutamente li approvo e sostengo”.

 

In una recente conferenza stampa hai dichiarato di voler realizzare dei progetti di spazi musicali non solo accademici, ma soprattutto d'incontro tra le persone. Ce ne vuoi parlare?

 

“È un progetto nato il giorno dopo di “Oggi ti racconto… la musica”. Misurarmi con questo progetto editoriale è stato interessante e il libro è diventato anche una fonte di ispirazione, propri per me che l’ho scritto, ad andare al di là di quelle pagine e dare una reale chance a chi desidera avvicinarsi alla musica in maniera professionale in spazi musicali che nasceranno un po’ ovunque in città e che diventeranno anche luoghi di incontro e confronto. Uno dei luoghi individuati è il Nuovo Teatro Sanità, a cui, d’accordo con Rosario Bianco, devolveremo il 5% del ricavato dalla vendita del libro. Un altro 5% andrà alla Casa di Tonia”.

 

Da buon napoletano raccontami quali sono i pregi e i difetti di Napoli e dei napoletani?

 

“I napoletani sono solari. Per loro, domani è sempre un giorno nuovo per ricominciare. Hanno la capacità di non arrendersi, di lottare. Negli ultimi tempi però lottano di meno. In girò c’è un po’ di stanchezza e meno entusiasmo. E Napoli… ha difetti?”

 

Ritorni il prossimo week end al Teatro delle Palme di Napoli con tre nuovi appuntamenti dopo il sold out registrato poche settimane fa. Cosa vuol dire per te esibirti in teatro davanti al tuo pubblico?

 

“Io vivo di emozioni. Cantare dal vivo e incontrare il mio pubblico è uno dei momenti più belli in assoluto della mia vita da artista. Magari non sembra perché ci sono le luci del palcoscenico, ma riesco anche a guardarli negli occhi e quello che vedo per me è linfa vitale. Grazie”.

 

 

Diego Di Flora

 

Napoli Magazine

 

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