NAPOLI - Pascal Vicedomini è un giornalista intelligente, preparato e perbene. Siamo amici da anni ed intervistarlo per me è stato un piacere. Appena lo incontri provi la stessa sensazione di quando rivedi un amico dopo tanto tempo e ti fa piacere chiacchierare con lui.

Professionalmente ha all’attivo tanti programmi televisivi e la sua brillante carriera da giornalista. Organizzatore di due Festival tra i più importanti al mondo, Ischia Global Fest e Capri Hollywood che con grande maestria dirige da tantissimi anni. Amico delle star hollywoodiane e italiane è colui al quale è difficile dire di no. Ogni volta che Pascal Vicedomini t’invita ad un suo evento non puoi assolutamente rifiutare l’invito: e questo non accade solo ad umili mortali come me ma anche ai nostri amati divi americani, quelli che tutti noi abbiamo sempre visto al cinema. E così Sylvester Stallone, Mariah Carey, Bruce Willis, Denzel Whasington, solo per citarne alcuni, sono stati tutti stregati dal fascino di Vicedomini.

Credo che in questo mestiere sia difficile incontrare dei professionisti seri, ma quando ne incontri uno sei felice di conoscerlo.

Attualmente è impegnato con l’organizzazione dell’Ischia Global Fest che si terrà dall’11 al 19 luglio sulla bellissima isola di Ischia, kermesse internazionale che vedrà sbarcare sull’isola napoletana numerosi ospiti provenienti da tutto il mondo.

Da anni sei l'ambasciatore del Cinema Italiano nel mondo, da dove nasce la tua passione per il cinema?

“Ho amato il cinema sin da ragazzo, è sempre stata una delle mia grandi passioni insieme allo sport. Grazie al tennis a Capri, a vent'anni, ho conosciuto divi come Bruce Willis o con Dustin Hoffman, poi a questo mondo mi sono relazionato come giornalista e comunicatore. Seguo naturalmente il cinema americano, sia quello delle major che quello gli autori indipendenti che oggi spesso si cimentano ai massimi livelli anche con serie tv, ma sono allo stesso modo incuriosito dalla cinematografia di paesi lontani,  opere che ci aiutano a scoprire diverse civiltà e modi pensare. Tengo molto a questo aspetto ed ho creato il Global fest proprio per attivare ponti tra le culture diverse. “

Sei l'amico delle star di Hollywood, svelaci il divo più capriccioso e quello più amabile...

“Non stilerei mai una classifica, non sarebbe elegante. Diciamo che i divi amabili sono tantissimi e che di solito i più grandi sono anche  i più disponibili, umili e prodighi di consigli per i giovani. La riservatezza e la correttezza nei rapporti sono qualità da loro molto apprezzate”.

Organizzi con maestria due Festival molto importanti: Ischia Global Fest e il Capri Hollywood che ormai sono diventati due appuntamenti internazionali molto ambiti dagli attori e dagli addetti ai lavori. Cosa rappresentano per te questi due progetti?

“I festival di Capri e Ischia rappresentano sopratutto un sistema, un modello, una triangolazione  vincente tra il sud d' Italia egli Usa in particolare con Los Angeles, la Mecca del cinema. Non a caso il festival gemello Los Angeles,Italia  è parte integrante di questo disegno che vuole lanciare ponti culturali ed anche economici, creare opportunità di crescita e di scambio. Sono felice di contribuire così alla valorizzazione delle eccellenze della mia terra”.

Appunto il prossimo 11 luglio ci sarà ad Ischia la nuova edizione dell'Ischia Global Fest, quale stella del cinema internazionale calcherà il tuo palco per ritirare quest'anno il premio?

“A partire dal festival di Cannes è stata già annunciata la presenza di alcune grandissime personalità dell'industria dello spettacolo che parteciperanno ai vari forum  come Ted Sarandos di NETFLIX e Cheryl Boone Isaacs, presidente degli Academy, la prima afro-afroamericana. Film d'apertura sarà 'Whitney' di  Angela Bassett,biopic sulla Houston, presente il suo produttore Clive Davis Chairman 2015 e lo scrittore Valerio Massimo Manfredi. A giorni il panel si arricchirà di nuovi nomi, ad inizio luglio a Roma sarà presentato il programma”

Se ti dico Napoli cosa ti viene in mente?

“Che sarà sempre la mia città, anche se per lavoro sono da tempo 'emigrato' a Roma, senza mai recidere però  i rapporti con la mia cultura, anzi, facendone la mia forza. Essere napoletani è un valore aggiunto”.