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LA NOVITA' - Diego Di Flora intervista Maria Mazza, che si racconta a "Napoli Magazine": "Vi svelo tutto"
10.04.2014 18:54 di Napoli Magazine

NAPOLI - Prende il via la mia esperienza come editorialista di “Napoli Magazine”, oltre ad esserne lusingato sono abbastanza “eccitato” per l’esperienza che sicuramente sarà positiva, almeno per me! In questo spazio parlerò di cultura, spettacolo, gossip ed eventi; insomma il mio pane quotidiano! Ho deciso, con l’accordo del Direttore, di intervistare e parlare di Persone, Personaggi ed Eventi targati “Napoli”. Inizio con un’amica con la A maiuscola, la mia migliore amica, donna di spettacolo che rappresenta in assoluto Napoli come bellezza mediterranea. Fin da quando si è classificata al terzo posto a Miss Italia (nel 1996), vincendo la fascia di Miss Eleganza, Maria Mazza, ha saputo essere all’altezza del titolo dimostrando che nella vita, soprattutto professionale, l’eleganza e il savoir faire valgono più di qualsiasi altra cosa. Intervisto Maria a casa sua a Napoli, a cena in intimità come spesso accade tra noi e tra una chiacchiera e l’altra inizia a rispondermi all’intervista. Quella che vedo oggi è una Maria diversa, raggiante e sicura (aspetta una bimba che darà alla luce il prossimo luglio), veloce e allegra, in tutto: nel chiacchierare, nel progettare e nel controbattere alle mie domande.



Come hai preso la notizia della tua gravidanza?



“Sicuramente è stata una sorpresa, è arrivata come un dono, non è stata una cosa programmata, quindi all’inizio con un pò di stupore e poi subito dopo con tanta gioia!”.



Se tua figlia decidesse di fare la tua stessa carriera, come la prenderesti?



“Le racconterei i mille “pro” che ha questo lavoro, ma sicuramente le farei notare i grandi “contro” che ci sono dietro, la grande fatica che ci vuole, soprattutto mentale. Non la ostacolerei assolutamente e le direi di inseguire i suoi sogni, d’altronde se l’ho fatto io perché non potrebbe farlo anche lei, ma la incoraggerei ad avere una strada parallela, come ad esempio ho fatto io con l’Università. Perché questo lavoro è molto bello e affascinante ma nasconde delle insidie molto pericolose, che non vanno sottovalutate”.



Come ti comporteresti se tua figlia una sera decidesse di presentarti la sua fidanzata anziché il fidanzato?



“La prenderei sicuramente bene, perché se mia figlia prende da me sarà sicuramente una donna libera, curiosa e intelligente; le chiederei le stesse cose che si chiedono ad una figlia che porta a casa un fidanzato: Sei felice? Sei innamorata? Sei corrisposta?”.



Sei una professionista dello spettacolo da tanti anni, la tua carriera è alquanto variegata, hai fatto cinema, tv, pubblicità e teatro. Cosa ne pensi del fenomeno dei reality e dei personaggi che nascono da questa nuova forma di spettacolo?



”Per me è l’imbarbarimento del mio lavoro, perché finchè non c’era questa forma di “spettacolo”, c’era il professionista, c’era l’artista e quindi c’erano più possibilità per i talenti di fare questo lavoro! Non sono contro i reality, perché c’è spazio per tutti e per nuove forme di spettacolo, però vorrei che i protagonisti di questo fenomeno la prendessero come un’esperienza e no come un lavoro. Ben vengano i talenti come Luca Argentero, che penso avrebbe fatto comunque questo mestiere anche senza 'Grande Fratello', però tutti gli altri confondono solo le acque togliendo una fetta di lavoro a chi invece davvero è un artista”.



Hai sicuramente lavorato di più in televisione che al cinema, ti piacerebbe farlo? E con chi?



“Il cinema è bellissimo, è un sogno. La televisione è quello che so far meglio, perchè ci sono nata artisticamente quindi mi viene molto facile e mi sento a casa. Il teatro mi ha dato il contatto col pubblico, che nella carriera mi ha sicuramente arricchita. Il cinema invece è il sogno nel cassetto ed è una forma di eternità che mi affascina. Vedere un film vecchio è come vedere una cartolina di un bel viaggio. Mi piacerebbe tantissimo farlo e mi piacerebbe interpretare una bella storia d’amore, come quelle interpretate da Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Mi piacerebbe lavorare con Pupi Avati, Gabriele Salvatores, Ferzan Ozpetek o Paolo Sorrentino, che rappresentano per me l’eccellenza nel mondo del cinema contemporaneo”.



Sei molto legata a Napoli, la tua città, infatti ci abiti nonostante lavori a Roma. Cosa cambieresti di Napoli e cosa invece credi abbia in più alle altre città?



“Napoli ha un potenziale altissimo, ha una storia e una cultura che le altre città si sognano e ha fatto gran parte della storia della Nazione e poi è bellissima, paesaggisticamente è una delle più belle al mondo. Cambierei sicuramente la mentalità di un certo tipo di “napoletano”, c’è tantissima gente perbene e civile, tanti professionisti stimati da noi e all’estero però c’è una gran fetta di napoletani che purtroppo ha una mentalità che rovina la città. Per queste persone bisognerebbe imporsi con la cultura aiutandoli in qualche modo e non abbandonarli”.



Un suggerimento al Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris…



“E’ quello di ascoltare di più il cittadino. Il nostro sindaco s’impegna ed è anche abbastanza “autoritario”, ma c’è da dire sicuramente che è lontano dal popolo. Ha portato delle cose nuove e cerca di equiparare Napoli a città europee e questo gli fa merito, ma c’è anche da dire che Napoli non ha le strutture per competere con questo modello di città europea”.



Hai lavorato con tanti mostri sacri della tv italiana come Paolo Bonolis, Carlo Conti, Giancarlo Magalli, Gerry Scotti… Con chi andresti a cena, con chi in vacanza e con chi avresti una storia?



“A cena andrei con tutti i professionisti che hai nominato perché sono persone che ti arricchiscono e si sta bene, anche perché chi vuole fare il mio lavoro non ha a disposizione la scuola di “conduttrice”, quindi stare gomito a gomito con questi personaggi così bravi nel loro lavoro è un’ottima palestra. Invece in vacanza andrei con Gerry Scotti, perché con lui mi diverto davvero tanto, mentre una storia con un collega non la prendo proprio in considerazione; anche perché nella coppia basto io come egocentrica… (sorride, ndr)”.



Che importanza ha per te l’amicizia nella tua vita?



“Moltissima!! Infatti ho pochissimi amici, uno intimo l’ho seduto di fronte e mi sta intervistando (giuro non ho fatto questa domanda per sentire questa risposta!!, ndr) e poi una serie di amici che amo molto ma non frequento molto. Per me esiste solo l’amicizia vera, l’amico in qualche modo ti rappresenta quindi deve essere una persona molto simile a me. L’amico non ti giudica e soprattutto devi poterlo tenere sempre al tuo fianco, nelle cose belle e nelle cose brutte”.



Molte tue colleghe si avvicinano alle squadre di calcio, soprattutto al Napoli, e diventano tifose accanite in particolari momenti del campionato. Cosa pensi di questo facile fascino per le tifoserie di calcio?



“Il calcio è lo sport nazionale più seguito in Italia ed intorno c’è un grosso business, sicuramente molte di queste persone ambiscono ad avere visibilità, perché un conto è essere una giornalista sportiva o in qualche modo legata ad una squadra da anni e un conto è essere una che nota che una squadra è tra le prime in classifica e si attacca alle tifoseria come una “cozza”, ma la gente non è stupida e se ne accorge”.



Della squadra del Napoli cosa mi dici?



“Sono soddisfatta e contenta perché dopo 18 anni è ritornato in Champions League a grandissimi livelli, stiamo combattendo per il 3° posto, quindi è un Napoli che fa bene anche se un pò mi manca Cavani. Questa è una mia fissa che ho dall’anno scorso!”.



Diego Di Flora



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com


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10/04/2024 - 18:54

NAPOLI - Prende il via la mia esperienza come editorialista di “Napoli Magazine”, oltre ad esserne lusingato sono abbastanza “eccitato” per l’esperienza che sicuramente sarà positiva, almeno per me! In questo spazio parlerò di cultura, spettacolo, gossip ed eventi; insomma il mio pane quotidiano! Ho deciso, con l’accordo del Direttore, di intervistare e parlare di Persone, Personaggi ed Eventi targati “Napoli”. Inizio con un’amica con la A maiuscola, la mia migliore amica, donna di spettacolo che rappresenta in assoluto Napoli come bellezza mediterranea. Fin da quando si è classificata al terzo posto a Miss Italia (nel 1996), vincendo la fascia di Miss Eleganza, Maria Mazza, ha saputo essere all’altezza del titolo dimostrando che nella vita, soprattutto professionale, l’eleganza e il savoir faire valgono più di qualsiasi altra cosa. Intervisto Maria a casa sua a Napoli, a cena in intimità come spesso accade tra noi e tra una chiacchiera e l’altra inizia a rispondermi all’intervista. Quella che vedo oggi è una Maria diversa, raggiante e sicura (aspetta una bimba che darà alla luce il prossimo luglio), veloce e allegra, in tutto: nel chiacchierare, nel progettare e nel controbattere alle mie domande.



Come hai preso la notizia della tua gravidanza?



“Sicuramente è stata una sorpresa, è arrivata come un dono, non è stata una cosa programmata, quindi all’inizio con un pò di stupore e poi subito dopo con tanta gioia!”.



Se tua figlia decidesse di fare la tua stessa carriera, come la prenderesti?



“Le racconterei i mille “pro” che ha questo lavoro, ma sicuramente le farei notare i grandi “contro” che ci sono dietro, la grande fatica che ci vuole, soprattutto mentale. Non la ostacolerei assolutamente e le direi di inseguire i suoi sogni, d’altronde se l’ho fatto io perché non potrebbe farlo anche lei, ma la incoraggerei ad avere una strada parallela, come ad esempio ho fatto io con l’Università. Perché questo lavoro è molto bello e affascinante ma nasconde delle insidie molto pericolose, che non vanno sottovalutate”.



Come ti comporteresti se tua figlia una sera decidesse di presentarti la sua fidanzata anziché il fidanzato?



“La prenderei sicuramente bene, perché se mia figlia prende da me sarà sicuramente una donna libera, curiosa e intelligente; le chiederei le stesse cose che si chiedono ad una figlia che porta a casa un fidanzato: Sei felice? Sei innamorata? Sei corrisposta?”.



Sei una professionista dello spettacolo da tanti anni, la tua carriera è alquanto variegata, hai fatto cinema, tv, pubblicità e teatro. Cosa ne pensi del fenomeno dei reality e dei personaggi che nascono da questa nuova forma di spettacolo?



”Per me è l’imbarbarimento del mio lavoro, perché finchè non c’era questa forma di “spettacolo”, c’era il professionista, c’era l’artista e quindi c’erano più possibilità per i talenti di fare questo lavoro! Non sono contro i reality, perché c’è spazio per tutti e per nuove forme di spettacolo, però vorrei che i protagonisti di questo fenomeno la prendessero come un’esperienza e no come un lavoro. Ben vengano i talenti come Luca Argentero, che penso avrebbe fatto comunque questo mestiere anche senza 'Grande Fratello', però tutti gli altri confondono solo le acque togliendo una fetta di lavoro a chi invece davvero è un artista”.



Hai sicuramente lavorato di più in televisione che al cinema, ti piacerebbe farlo? E con chi?



“Il cinema è bellissimo, è un sogno. La televisione è quello che so far meglio, perchè ci sono nata artisticamente quindi mi viene molto facile e mi sento a casa. Il teatro mi ha dato il contatto col pubblico, che nella carriera mi ha sicuramente arricchita. Il cinema invece è il sogno nel cassetto ed è una forma di eternità che mi affascina. Vedere un film vecchio è come vedere una cartolina di un bel viaggio. Mi piacerebbe tantissimo farlo e mi piacerebbe interpretare una bella storia d’amore, come quelle interpretate da Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Mi piacerebbe lavorare con Pupi Avati, Gabriele Salvatores, Ferzan Ozpetek o Paolo Sorrentino, che rappresentano per me l’eccellenza nel mondo del cinema contemporaneo”.



Sei molto legata a Napoli, la tua città, infatti ci abiti nonostante lavori a Roma. Cosa cambieresti di Napoli e cosa invece credi abbia in più alle altre città?



“Napoli ha un potenziale altissimo, ha una storia e una cultura che le altre città si sognano e ha fatto gran parte della storia della Nazione e poi è bellissima, paesaggisticamente è una delle più belle al mondo. Cambierei sicuramente la mentalità di un certo tipo di “napoletano”, c’è tantissima gente perbene e civile, tanti professionisti stimati da noi e all’estero però c’è una gran fetta di napoletani che purtroppo ha una mentalità che rovina la città. Per queste persone bisognerebbe imporsi con la cultura aiutandoli in qualche modo e non abbandonarli”.



Un suggerimento al Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris…



“E’ quello di ascoltare di più il cittadino. Il nostro sindaco s’impegna ed è anche abbastanza “autoritario”, ma c’è da dire sicuramente che è lontano dal popolo. Ha portato delle cose nuove e cerca di equiparare Napoli a città europee e questo gli fa merito, ma c’è anche da dire che Napoli non ha le strutture per competere con questo modello di città europea”.



Hai lavorato con tanti mostri sacri della tv italiana come Paolo Bonolis, Carlo Conti, Giancarlo Magalli, Gerry Scotti… Con chi andresti a cena, con chi in vacanza e con chi avresti una storia?



“A cena andrei con tutti i professionisti che hai nominato perché sono persone che ti arricchiscono e si sta bene, anche perché chi vuole fare il mio lavoro non ha a disposizione la scuola di “conduttrice”, quindi stare gomito a gomito con questi personaggi così bravi nel loro lavoro è un’ottima palestra. Invece in vacanza andrei con Gerry Scotti, perché con lui mi diverto davvero tanto, mentre una storia con un collega non la prendo proprio in considerazione; anche perché nella coppia basto io come egocentrica… (sorride, ndr)”.



Che importanza ha per te l’amicizia nella tua vita?



“Moltissima!! Infatti ho pochissimi amici, uno intimo l’ho seduto di fronte e mi sta intervistando (giuro non ho fatto questa domanda per sentire questa risposta!!, ndr) e poi una serie di amici che amo molto ma non frequento molto. Per me esiste solo l’amicizia vera, l’amico in qualche modo ti rappresenta quindi deve essere una persona molto simile a me. L’amico non ti giudica e soprattutto devi poterlo tenere sempre al tuo fianco, nelle cose belle e nelle cose brutte”.



Molte tue colleghe si avvicinano alle squadre di calcio, soprattutto al Napoli, e diventano tifose accanite in particolari momenti del campionato. Cosa pensi di questo facile fascino per le tifoserie di calcio?



“Il calcio è lo sport nazionale più seguito in Italia ed intorno c’è un grosso business, sicuramente molte di queste persone ambiscono ad avere visibilità, perché un conto è essere una giornalista sportiva o in qualche modo legata ad una squadra da anni e un conto è essere una che nota che una squadra è tra le prime in classifica e si attacca alle tifoseria come una “cozza”, ma la gente non è stupida e se ne accorge”.



Della squadra del Napoli cosa mi dici?



“Sono soddisfatta e contenta perché dopo 18 anni è ritornato in Champions League a grandissimi livelli, stiamo combattendo per il 3° posto, quindi è un Napoli che fa bene anche se un pò mi manca Cavani. Questa è una mia fissa che ho dall’anno scorso!”.



Diego Di Flora



Napoli Magazine



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