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Tennis, Shanghai, per Sinner è il settimo ritiro in carriera
06.10.2025 09:13 di Napoli Magazine
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Ancora un ritiro per Jannik Sinner, che si è dovuto arrendere ai crampi. Dopo il successo a Pechino era arrivato a Shanghai da campione in carica e, complice l'assenza del leader mondiale Carlos Alcaraz, in qualche modo con l'obiettivo sorpasso in testa: e invece, al terzo turno del Masters 1000 cinese, l'altoatesino ha alzato bandiera bianca e lasciato il passaggio agli ottavi all'olandese Tallon Griekspoor, 31 Atp (troverà il monegasco Valentin Vacherot). Sinner aveva vinto, non senza fatica, il primo set al tie break 7-6 (3). Nella seconda frazione è arrivato a due punti dal match, con sei palle break avute e sprecate, occasioni che gli avrebbero fatto chiudere in due set il match ma ha ceduto 7-5 all'avversario. Nel terzo set prima ha cominciato a zoppicare per i crampi alla gamba destra, ha tentato di rimanere in campo, ma non si reggeva in piedi e nemmeno l'intervento del fisioterapista è stato salvifico, così sul 3-2 in favore dell'olandese Sinner è stato costretto a mettere fine allo strazio, uscendo dal campo dolorante, sorretto e senza poter nemmeno sollevare il borsone. Per Sinner è il settimo ritiro in carriera; nel 2020 contro Rublev all'Atp di Vienna, nel 2022 a Miami con Cerundolo dall'altra parte della rete, ancora Rublev sempre nel 2022 questa volta in uno slam (Roland Garros), stesso anno l'abbandono a Sofia contro Rune, nel 2023 ad Halle con Bublik, l'ultimo lo scorso agosto a Cincinnati nella finale 2025 del Masters americano: un malessere aveva costretto l'allora n.1 ad abbandonare l'ennesima saga della sfida con Alcaraz. "Non posso muovermi" aveva detto Sinner abbandonando quando era sotto 5-0. Una rinuncia che aveva scatenato il dibattito - anche perché la prima arrivata in una finale - sulla tenuta fisica del campione azzurro. Anche un anno fa aveva rinunciato alla partecipazione a Parigi-Bercy, allora per un virus intestinale: e ci sono stati cali improvvisi anche agli Australian Oper, poi vinti. A Melbourne un malore contro Holger Rune: provvidenziali i 20' di sospensione per riparare la rete rotta. Ha saltato i Giochi di Parigi per una tonsillite e sempre nell'anno olimpico ha perso ai quarti a Wimbledon contro Medvedev, dove era apparso pallido e debole.

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Tennis, Shanghai, per Sinner è il settimo ritiro in carriera

di Napoli Magazine

06/10/2025 - 09:13

Ancora un ritiro per Jannik Sinner, che si è dovuto arrendere ai crampi. Dopo il successo a Pechino era arrivato a Shanghai da campione in carica e, complice l'assenza del leader mondiale Carlos Alcaraz, in qualche modo con l'obiettivo sorpasso in testa: e invece, al terzo turno del Masters 1000 cinese, l'altoatesino ha alzato bandiera bianca e lasciato il passaggio agli ottavi all'olandese Tallon Griekspoor, 31 Atp (troverà il monegasco Valentin Vacherot). Sinner aveva vinto, non senza fatica, il primo set al tie break 7-6 (3). Nella seconda frazione è arrivato a due punti dal match, con sei palle break avute e sprecate, occasioni che gli avrebbero fatto chiudere in due set il match ma ha ceduto 7-5 all'avversario. Nel terzo set prima ha cominciato a zoppicare per i crampi alla gamba destra, ha tentato di rimanere in campo, ma non si reggeva in piedi e nemmeno l'intervento del fisioterapista è stato salvifico, così sul 3-2 in favore dell'olandese Sinner è stato costretto a mettere fine allo strazio, uscendo dal campo dolorante, sorretto e senza poter nemmeno sollevare il borsone. Per Sinner è il settimo ritiro in carriera; nel 2020 contro Rublev all'Atp di Vienna, nel 2022 a Miami con Cerundolo dall'altra parte della rete, ancora Rublev sempre nel 2022 questa volta in uno slam (Roland Garros), stesso anno l'abbandono a Sofia contro Rune, nel 2023 ad Halle con Bublik, l'ultimo lo scorso agosto a Cincinnati nella finale 2025 del Masters americano: un malessere aveva costretto l'allora n.1 ad abbandonare l'ennesima saga della sfida con Alcaraz. "Non posso muovermi" aveva detto Sinner abbandonando quando era sotto 5-0. Una rinuncia che aveva scatenato il dibattito - anche perché la prima arrivata in una finale - sulla tenuta fisica del campione azzurro. Anche un anno fa aveva rinunciato alla partecipazione a Parigi-Bercy, allora per un virus intestinale: e ci sono stati cali improvvisi anche agli Australian Oper, poi vinti. A Melbourne un malore contro Holger Rune: provvidenziali i 20' di sospensione per riparare la rete rotta. Ha saltato i Giochi di Parigi per una tonsillite e sempre nell'anno olimpico ha perso ai quarti a Wimbledon contro Medvedev, dove era apparso pallido e debole.