13 partite, solamente 3 da titolare e una discesa considerevole nelle gerarchie della rosa. Dall’arrivo a Madrid di Xabi Alonso sono aumentate considerevolmente le difficoltà per Rodrygo, talentuosissimo calciatore classe 2001 che nelle stagioni precedenti aveva fatto faville. Il brasiliano non rientra tra le prime scelte dell’allenatore spagnolo, e anche a questo è dovuto il suo rendimento sottotono fino a questo momento, che non lo ha visto segnare neppure un gol tra Liga e Champions League. Un momento, il suo, di vera difficoltà dentro il campo. E proprio il numero 11 dei Blancos ha parlato di questo in zona mista al termine dell’ultima partita giocata con la maglia del Brasile, contro la Tunisia.
“Non c’è molto che io possa fare. Devo continuare a lavorare sodo, a spingermi oltre e a cercare di guadagnarmi la fiducia dell’allenatore lì, proprio come l’ho guadagnata qui. Credo di poter migliorare solo in allenamento; lui vede la mia dedizione e, chissà, forse avrò più opportunità“.
Tutta l’onestà di un ragazzo che da un momento all’altro ha visto sparire quella fiducia che si era costruito negli anni precedenti. Se c’è un posto dove però Rodrygo ha ritrovato il sorriso, quella è la nazionale. A livello personale il rapporto con Ancelotti è tornato ai massimi livelli, mentre se si guarda al lavoro fatto dal CT non ci si può che proiettare con ottimismo ai prossimi Mondiali.
L’esterno ha infatti dichiarato: “Ho buone sensazioni vedendo come la squadra è migliorata e come abbiamo dato il massimo. Ora abbiamo le idee chiare su come giocare e come difendere, e questo fa una grande differenza. Ho una sensazione positiva, ma dobbiamo sempre vincere e continuare a migliorare“.
di Napoli Magazine
19/11/2025 - 20:18
13 partite, solamente 3 da titolare e una discesa considerevole nelle gerarchie della rosa. Dall’arrivo a Madrid di Xabi Alonso sono aumentate considerevolmente le difficoltà per Rodrygo, talentuosissimo calciatore classe 2001 che nelle stagioni precedenti aveva fatto faville. Il brasiliano non rientra tra le prime scelte dell’allenatore spagnolo, e anche a questo è dovuto il suo rendimento sottotono fino a questo momento, che non lo ha visto segnare neppure un gol tra Liga e Champions League. Un momento, il suo, di vera difficoltà dentro il campo. E proprio il numero 11 dei Blancos ha parlato di questo in zona mista al termine dell’ultima partita giocata con la maglia del Brasile, contro la Tunisia.
“Non c’è molto che io possa fare. Devo continuare a lavorare sodo, a spingermi oltre e a cercare di guadagnarmi la fiducia dell’allenatore lì, proprio come l’ho guadagnata qui. Credo di poter migliorare solo in allenamento; lui vede la mia dedizione e, chissà, forse avrò più opportunità“.
Tutta l’onestà di un ragazzo che da un momento all’altro ha visto sparire quella fiducia che si era costruito negli anni precedenti. Se c’è un posto dove però Rodrygo ha ritrovato il sorriso, quella è la nazionale. A livello personale il rapporto con Ancelotti è tornato ai massimi livelli, mentre se si guarda al lavoro fatto dal CT non ci si può che proiettare con ottimismo ai prossimi Mondiali.
L’esterno ha infatti dichiarato: “Ho buone sensazioni vedendo come la squadra è migliorata e come abbiamo dato il massimo. Ora abbiamo le idee chiare su come giocare e come difendere, e questo fa una grande differenza. Ho una sensazione positiva, ma dobbiamo sempre vincere e continuare a migliorare“.