Il Profeta Hernanes, ex calciatore e talent di DAZN, ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Mattino. Ecco un estratto.
Dal campo al microfono, è stato al Maradona per la sfida al Genoa. L'occasione, anche, per vedere De Bruyne: è stato al centro di molte sue analisi nell'ultimo periodo.
"Inevitabilmente. E lo vedo sempre più al centro di questo Napoli, sempre più nella squadra. Kevin è un calciatore illuminante. Nelle prime partite mi era parso troppo impegnato ad abbassarsi vicino alla sua difesa, questo è spesso il comportamento di chi non si sente ancora pienamente nella squadra e cerca di andarsi a prendere il possesso del gioco. Ma le cose stanno cambiando".
A proposito di campo: gli allenatori che oggi si giocano lo scudetto lei li conosce tutti.
"Sono stato fortunato. Alcuni mi hanno allenato, come Allegri, altri li ho affrontati".
Come ha visto Conte?
"Lui sa sempre come ottenere ciò che vuole. Sa cosa far fare alle sue squadre, sa come prepararle. Anche il Napoli sembra non fermarsi mai, non sentire la stanchezza fino all'ultimo minuto. Anche se lo vedo diverso rispetto a un anno fa. Non voglio dire che Conte mi sembra più rilassato, ma la sua comunicazione appare diversa rispetto al primo anno: oggi sembra avere meno nemici da aspettare al varco e più consapevolezza dei calciatori che ha. Anche se sa sempre come pungere: come nell'episodio della sostituzione di De Bruyne. Da allenatore esperto qual è ha saputo chiudere tutto in un attimo".
I brasiliani del Napoli?
"Ho salutato Neres e Juan Jesus a Milano. Li ho visti benissimo. E David ha una grande occasione, con tutte le partite che ci saranno, per poter dimostrare il talento che è".
Impossibile immaginare chi vinca lo scudetto a ottobre: ma conterà più l'esperienza di Allegri al Milan o la forza dell'Inter di Chivu?
"L'esperienza conta, senza dubbio. Ma dipende anche dal percorso che un allenatore sceglie di fare e che ha fatto fino a quel momento. Sono due squadre che arriveranno fino in fondo alla corsa, esattamente come il Napoli, per giocarsi la vittoria".
di Napoli Magazine
17/10/2025 - 10:21
Il Profeta Hernanes, ex calciatore e talent di DAZN, ha rilasciato un'intervista al quotidiano Il Mattino. Ecco un estratto.
Dal campo al microfono, è stato al Maradona per la sfida al Genoa. L'occasione, anche, per vedere De Bruyne: è stato al centro di molte sue analisi nell'ultimo periodo.
"Inevitabilmente. E lo vedo sempre più al centro di questo Napoli, sempre più nella squadra. Kevin è un calciatore illuminante. Nelle prime partite mi era parso troppo impegnato ad abbassarsi vicino alla sua difesa, questo è spesso il comportamento di chi non si sente ancora pienamente nella squadra e cerca di andarsi a prendere il possesso del gioco. Ma le cose stanno cambiando".
A proposito di campo: gli allenatori che oggi si giocano lo scudetto lei li conosce tutti.
"Sono stato fortunato. Alcuni mi hanno allenato, come Allegri, altri li ho affrontati".
Come ha visto Conte?
"Lui sa sempre come ottenere ciò che vuole. Sa cosa far fare alle sue squadre, sa come prepararle. Anche il Napoli sembra non fermarsi mai, non sentire la stanchezza fino all'ultimo minuto. Anche se lo vedo diverso rispetto a un anno fa. Non voglio dire che Conte mi sembra più rilassato, ma la sua comunicazione appare diversa rispetto al primo anno: oggi sembra avere meno nemici da aspettare al varco e più consapevolezza dei calciatori che ha. Anche se sa sempre come pungere: come nell'episodio della sostituzione di De Bruyne. Da allenatore esperto qual è ha saputo chiudere tutto in un attimo".
I brasiliani del Napoli?
"Ho salutato Neres e Juan Jesus a Milano. Li ho visti benissimo. E David ha una grande occasione, con tutte le partite che ci saranno, per poter dimostrare il talento che è".
Impossibile immaginare chi vinca lo scudetto a ottobre: ma conterà più l'esperienza di Allegri al Milan o la forza dell'Inter di Chivu?
"L'esperienza conta, senza dubbio. Ma dipende anche dal percorso che un allenatore sceglie di fare e che ha fatto fino a quel momento. Sono due squadre che arriveranno fino in fondo alla corsa, esattamente come il Napoli, per giocarsi la vittoria".