NAPOLI - Magari sarà vero, Walter Mazzarri avrà disertato la sala stampa dopo la sfida con l’Udinese perché nuovamente alle prese di un malessere da “stress da gara”. Chissà, può darsi pure che il presidente De Laurentiis e i calciatori tutti, abbiano voluto solidarizzare con l’allenatore, evitando anch’essi di soffermarsi nelle considerazioni post-gara. Sarà vero? Magari no, ma la mossa è stata giusta. È stato un segnale che tutto il Napoli, in maniera anche elegante, avrà dato alla platea di opinionisti imbolsiti e di cronisti improvvisati, tutti a scaricare veleni e critiche all’indirizzo del Napoli che aveva leggermente rallentato dopo l’inizio bruciante di stagione. “Il Napoli ha sbagliato la campagna acquisti, 40 milioni di euro buttati al vento e c’è solo Inler in più rispetto alla squadra della scorsa stagione. Mazzarri, poi, sbaglia a fare il turn over, deve far giocare sempre i titolari e commette pure un errore nell’insistere con la difesa a tre, perché così perde un uomo a centrocampo”, queste ed altre sono state le osservazioni critiche sputate all’indirizzo dell’uomo che ha trasformato il Napoli da squadra di mezza classifica a formazione in grado di lottare nuovamente per lo scudetto. Incompetenti? Superficiali? Macchè… Chi critica in maniera strenua e frequentissima, lo fa per altre motivazioni che vanno oltre il campo di gioco. Forse qualcuno vorrebbe poter essere al suo posto, qualcun altro si aspettava di essere contattato da De Laurentiis per qualche incarico, altri ancora vorrebbero che Mazzarri li contattasse per gratificarli dei loro illuminanti commenti. Niente di tutto questo. Il Napoli sta dimostrando di essere una società seria, che esprime una equità nei rapporti con tutti, senza privilegi particolari, se non strettamente collegati ai rapporti commerciali. E allora ben venga il silenzio del Napoli dopo il ritorno al successo nella notte umida del 2-0 all’Udinese. Il messaggio è molto sottile: questa volta noi restiamo in silenzio, ma fareste bene a stare zitti anche voi…
Raffaele Auriemma
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
NAPOLI - Magari sarà vero, Walter Mazzarri avrà disertato la sala stampa dopo la sfida con l’Udinese perché nuovamente alle prese di un malessere da “stress da gara”. Chissà, può darsi pure che il presidente De Laurentiis e i calciatori tutti, abbiano voluto solidarizzare con l’allenatore, evitando anch’essi di soffermarsi nelle considerazioni post-gara. Sarà vero? Magari no, ma la mossa è stata giusta. È stato un segnale che tutto il Napoli, in maniera anche elegante, avrà dato alla platea di opinionisti imbolsiti e di cronisti improvvisati, tutti a scaricare veleni e critiche all’indirizzo del Napoli che aveva leggermente rallentato dopo l’inizio bruciante di stagione. “Il Napoli ha sbagliato la campagna acquisti, 40 milioni di euro buttati al vento e c’è solo Inler in più rispetto alla squadra della scorsa stagione. Mazzarri, poi, sbaglia a fare il turn over, deve far giocare sempre i titolari e commette pure un errore nell’insistere con la difesa a tre, perché così perde un uomo a centrocampo”, queste ed altre sono state le osservazioni critiche sputate all’indirizzo dell’uomo che ha trasformato il Napoli da squadra di mezza classifica a formazione in grado di lottare nuovamente per lo scudetto. Incompetenti? Superficiali? Macchè… Chi critica in maniera strenua e frequentissima, lo fa per altre motivazioni che vanno oltre il campo di gioco. Forse qualcuno vorrebbe poter essere al suo posto, qualcun altro si aspettava di essere contattato da De Laurentiis per qualche incarico, altri ancora vorrebbero che Mazzarri li contattasse per gratificarli dei loro illuminanti commenti. Niente di tutto questo. Il Napoli sta dimostrando di essere una società seria, che esprime una equità nei rapporti con tutti, senza privilegi particolari, se non strettamente collegati ai rapporti commerciali. E allora ben venga il silenzio del Napoli dopo il ritorno al successo nella notte umida del 2-0 all’Udinese. Il messaggio è molto sottile: questa volta noi restiamo in silenzio, ma fareste bene a stare zitti anche voi…
Raffaele Auriemma
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