GIUSSANO - Cari lettori di "Napoli Magazine", buon lunedì. Dopo la bellissima vittoria in Coppa Italia, e' tempo di riflessioni. Concluso il campionato con la qualificazione in Europa League, il Napoli deve iniziare a programmare la prossima stagione. Sento tante voci di mercato, che giustamente mandano in confusione i tifosi. Tutti si chiedono: Lavezzi resta o se ne va? Mazzarri resta o se ne va? Cavani resta o se ne va? La risposta a questo tris di quesiti ce l'ha solo Aurelio De Laurentiis. E' il presidente del Napoli che ora, nel chiuso del suo ufficio, deve decidere. Clausola o non clausola, sirene o non sirene, offerte o voci, ha la possibilita' di spegnerle con l'autorevolezza della sua figura. Direte voi: e i soldi? E' vero, sono quelli che fanno girare tutto e decidono le sorti di un club. E allora? La mia risposta e' una: serve coraggio. Il Napoli, dopo la costante crescita degli ultimi anni, deve consolidarsi. Per farlo bisogna ripartire da Mazzarri, pertanto mi auguro che dopo l'incontro previsto gli venga prolungato il contratto in scadenza nel 2013: avra' anche dei difetti, ma ha portato in brevissimo tempo dei risultati evidenti. Poi c'e' la questione legata ai big. Si parla sempre di top players e spesso si dimentica che il Napoli almeno 3 li ha costruiti in casa e mi riferisco a Cavani, Lavezzi e Hamsik. Lo slovacco ha gia' detto che, dopo il rinnovo, non intende muoversi per i prossimi 5 anni. Bravo Marek! E gli altri due? A mio avviso vanno confermati aumentandogli lo stipendio, nei limiti del possibile e restando pur sempre con i conti in regola. Non avrebbe molto senso, secondo il mio modesto parere, cederli per poi spendere altri soldi e prendere giocatori di livello inferiore. Per non far rimpiangere gente come Cavani e Lavezzi bisognerebbe scomodare qualcuno come Ibrahimovic e Giuseppe Rossi, che pero' e' infortunato; gente che comunque guadagna molto di piu' degli attuali bomber del Napoli. Per cui, coraggio De Laurentiis! Conferma tutti e riparti aggiungendo un bel top player in difesa. Chi ben comincia e' a meta' dell'opera.

Stefano Borgonovo

Napoli Magazine

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