IL SUPER PENSIERO
IL SUPER PENSIERO - Pastore: "Napoli, 'la verdad' su Higuain"
18.06.2014 18:27 di Napoli Magazine

NAPOLI - Che cosa sta accadendo con Gonzalo Higuain? E' proprio vero che il Barca si è rivolto al suo agente per sondarne la disponibilità al trasferimento nel capoluogo catalano? Le smentite sono arrivate immediate da parte del Napoli ma chi conosce un po' la realtà del calciomercato sa, che specialmente in questo periodo, le smentite lasciano il tempo che trovano. I tifosi del Napoli sono preoccupati e la prova è sul web, inondato di interventi e di domande colme d'ansia. I più realisti dicono che la voglia di andare in una grandissima squadra, il desiderio di tornare in Spagna dopo essere stato considerato "superfluo" dal Real Madrid, sia pure di fronte all'offerta sontuosa del Napoli, potrebbero indurre l'asso argentino a rispondere di sì alle sirenette in maglietta blaugrana. Ma probabilmente la verità sta nel mezzo. Forse la situazione è un po' diversa. Forse sono solo i procuratori che curano gli interessi di Higuain a cercare di forzare la volontà del giocatore. Ma probabilmente, anche se questo fosse vero, si sentirebbero rispondere cotica dal Pipita. Nel caso in cui si fosse realmente attaccato alla nostra città. Ecco, questo è il punto: la risposta di Higuain lascia pensare che le cose non stanno esattamente così. Giustamente, sia su Twitter sia su Facebook, qualcuno ha rilevato che Gonzalo non ha detto con determinazione che un eventuale trasferimento non sia in aria. Questione di soldi? Non credo che il tutto possa essere ridimensionato ad una volgare questione di ingaggio. Anche perché penso che, specialmente nel caso in cui il mondiale dovesse andare in un certo modo, se Higuain bussasse a soldi, non troverebbe del tutto insensibili le orecchie di De Laurentiis ad un eventuale ritocco. E quindi, non si tratta di vil moneta. Chi sa le cose, racconta che spessissimo l'argentino lascia Napoli per puntate a Milano. Calma, non tirate conclusioni sbagliate. Non si tratta di abboccamenti con Milan o Inter, che, almeno al momento, non sarebbero in grado di soddisfare le pretese economiche del presidente del Napoli, che per il giocatore chiederebbe ben oltre i 40 milioni versati nelle casse del Real. La verità è che Higuain, ragazzo pieno di vita e con tanta voglia di godersi la gioventù, si sente soffocato dall'affetto dei tifosi. E' giovane, non ha, almeno a livello ufficiale, vincoli sentimentali. Che male c'è se vuole divertirsi un pò? A chi fa del male se desidera andare in discoteca o, magari, chissà?, anche al San Carlo a seguire un'opera classica? Ma ve lo immaginate, voi, Gonzalo che si presenta, magari in dolce compagnia, in qualsiasi posto pubblico? Troverebbe immediatamente intorno a se non decine di fotografi ma centinaia, se non migliaia di fan che gli chiedono l'autografo, che vogliono toccarlo, che gli impongono attenzione per loro. Ho vissuto per anni a Milano e so che, da quelle parti, la tua privacy viene generalmente rispettata. Almeno, non ti ritrovi intorno gente che ti soffoca col suo affetto, che non pretende di starti addosso ad ogni costo, che rispetta la tua persona. A Napoli tutto questo non si può. So benissimo che l'obiezione puntuale è: lo facciamo con tutti. E' vero. Ma mentre, tanto per fare un nome, Diego aveva (ed ha) un carattere come il nostro e magari era lui stesso a tuffarsi in mezzo alla gente, Higuain non è così. Voglio chiarire: non sto parlando della malavita, dei personaggi che avvicinano i giocatori per sfruttarli o anche derubarli: purtroppo è successo. Sto parlando di noi napoletani, di come siamo fatti, dell'entusiasmo, talvolta eccessivo, che mettiamo nei nostri rapporti umani. E non riusciamo a comprendere che questo atteggiamento non a tutti è gradito, specialmente quando l'oggetto delle nostre attenzioni ha un carattere schivo, uno a cui non piace la caciara, il caos, l'essere al centro dell'attenzione generale. So anche che è un problema di difficilissima, se non impossibile soluzione. Perché il napoletano è fatto così. Molti grandi giocatori hanno resistito al nostro modo di agire magari perché avevano famiglia e si accontentavano di rifugiarsi nelle loro splendide case. Ma quanti grandi campioni, una volta terminata la loro carriera, si sono affrettati a scappare, cercando come l'aria, altrove, quella libertà nei movimenti per troppo tempo sacrificata sull'altare dell'amore ossessivo? Di gente rimasta dalle nostre parti, mi viene in mente Vinicio, oppure Pesaola. Ma tutt'e due avevano trovato un legame particolare con la città e vi hanno potuto coltivare altri interessi. Intanto, negli ultimi anni, abbiamo perso due giocatori come il ‘Pocho’ Lavezzi e Cavani. Giurateci: sono felicissimi di essere a Parigi, città da secoli abituata a frequentare i più grandi nomi dell'arte, da Picasso a Modigliani, da Gertrude Stein a Hemingway e a cui i giocatori interessano solo per quello che riescono a fare in campo. Siamo sicuri che Higuain non abbia solo voglia, lui, ripeto, così giovane e così desideroso di vivere, di trovare una città dove, dopo aver fatto il suo lavoro, venga lasciato in pace e possa vivere la sua vita in piena libertà? Se questa città dovesse essere Barcellona, o Monaco, o piuttosto Vattelapesca, è indifferente. L'importante, ripeto, sarebbe la possibilità di respirare.





Rosario Pastore



Napoli Magazine



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18/06/2014 - 18:27

NAPOLI - Che cosa sta accadendo con Gonzalo Higuain? E' proprio vero che il Barca si è rivolto al suo agente per sondarne la disponibilità al trasferimento nel capoluogo catalano? Le smentite sono arrivate immediate da parte del Napoli ma chi conosce un po' la realtà del calciomercato sa, che specialmente in questo periodo, le smentite lasciano il tempo che trovano. I tifosi del Napoli sono preoccupati e la prova è sul web, inondato di interventi e di domande colme d'ansia. I più realisti dicono che la voglia di andare in una grandissima squadra, il desiderio di tornare in Spagna dopo essere stato considerato "superfluo" dal Real Madrid, sia pure di fronte all'offerta sontuosa del Napoli, potrebbero indurre l'asso argentino a rispondere di sì alle sirenette in maglietta blaugrana. Ma probabilmente la verità sta nel mezzo. Forse la situazione è un po' diversa. Forse sono solo i procuratori che curano gli interessi di Higuain a cercare di forzare la volontà del giocatore. Ma probabilmente, anche se questo fosse vero, si sentirebbero rispondere cotica dal Pipita. Nel caso in cui si fosse realmente attaccato alla nostra città. Ecco, questo è il punto: la risposta di Higuain lascia pensare che le cose non stanno esattamente così. Giustamente, sia su Twitter sia su Facebook, qualcuno ha rilevato che Gonzalo non ha detto con determinazione che un eventuale trasferimento non sia in aria. Questione di soldi? Non credo che il tutto possa essere ridimensionato ad una volgare questione di ingaggio. Anche perché penso che, specialmente nel caso in cui il mondiale dovesse andare in un certo modo, se Higuain bussasse a soldi, non troverebbe del tutto insensibili le orecchie di De Laurentiis ad un eventuale ritocco. E quindi, non si tratta di vil moneta. Chi sa le cose, racconta che spessissimo l'argentino lascia Napoli per puntate a Milano. Calma, non tirate conclusioni sbagliate. Non si tratta di abboccamenti con Milan o Inter, che, almeno al momento, non sarebbero in grado di soddisfare le pretese economiche del presidente del Napoli, che per il giocatore chiederebbe ben oltre i 40 milioni versati nelle casse del Real. La verità è che Higuain, ragazzo pieno di vita e con tanta voglia di godersi la gioventù, si sente soffocato dall'affetto dei tifosi. E' giovane, non ha, almeno a livello ufficiale, vincoli sentimentali. Che male c'è se vuole divertirsi un pò? A chi fa del male se desidera andare in discoteca o, magari, chissà?, anche al San Carlo a seguire un'opera classica? Ma ve lo immaginate, voi, Gonzalo che si presenta, magari in dolce compagnia, in qualsiasi posto pubblico? Troverebbe immediatamente intorno a se non decine di fotografi ma centinaia, se non migliaia di fan che gli chiedono l'autografo, che vogliono toccarlo, che gli impongono attenzione per loro. Ho vissuto per anni a Milano e so che, da quelle parti, la tua privacy viene generalmente rispettata. Almeno, non ti ritrovi intorno gente che ti soffoca col suo affetto, che non pretende di starti addosso ad ogni costo, che rispetta la tua persona. A Napoli tutto questo non si può. So benissimo che l'obiezione puntuale è: lo facciamo con tutti. E' vero. Ma mentre, tanto per fare un nome, Diego aveva (ed ha) un carattere come il nostro e magari era lui stesso a tuffarsi in mezzo alla gente, Higuain non è così. Voglio chiarire: non sto parlando della malavita, dei personaggi che avvicinano i giocatori per sfruttarli o anche derubarli: purtroppo è successo. Sto parlando di noi napoletani, di come siamo fatti, dell'entusiasmo, talvolta eccessivo, che mettiamo nei nostri rapporti umani. E non riusciamo a comprendere che questo atteggiamento non a tutti è gradito, specialmente quando l'oggetto delle nostre attenzioni ha un carattere schivo, uno a cui non piace la caciara, il caos, l'essere al centro dell'attenzione generale. So anche che è un problema di difficilissima, se non impossibile soluzione. Perché il napoletano è fatto così. Molti grandi giocatori hanno resistito al nostro modo di agire magari perché avevano famiglia e si accontentavano di rifugiarsi nelle loro splendide case. Ma quanti grandi campioni, una volta terminata la loro carriera, si sono affrettati a scappare, cercando come l'aria, altrove, quella libertà nei movimenti per troppo tempo sacrificata sull'altare dell'amore ossessivo? Di gente rimasta dalle nostre parti, mi viene in mente Vinicio, oppure Pesaola. Ma tutt'e due avevano trovato un legame particolare con la città e vi hanno potuto coltivare altri interessi. Intanto, negli ultimi anni, abbiamo perso due giocatori come il ‘Pocho’ Lavezzi e Cavani. Giurateci: sono felicissimi di essere a Parigi, città da secoli abituata a frequentare i più grandi nomi dell'arte, da Picasso a Modigliani, da Gertrude Stein a Hemingway e a cui i giocatori interessano solo per quello che riescono a fare in campo. Siamo sicuri che Higuain non abbia solo voglia, lui, ripeto, così giovane e così desideroso di vivere, di trovare una città dove, dopo aver fatto il suo lavoro, venga lasciato in pace e possa vivere la sua vita in piena libertà? Se questa città dovesse essere Barcellona, o Monaco, o piuttosto Vattelapesca, è indifferente. L'importante, ripeto, sarebbe la possibilità di respirare.





Rosario Pastore



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