IL SUPER PENSIERO
IL SUPER PENSIERO - Rosario Pastore: "Napoli, 3 punti con fatica, teniamoci stretto il terzo posto"
28.03.2014 00:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Vince il Napoli e sicuramente i suoi sostenitori sono soddisfatti, specialmente per il contemporaneo successo del Milan che ha rimpolpato nuovamente il vantaggio sulla Fiorentina. Vince il Napoli e dovremmo essere tutti soddisfatti. Bene, per i 3 punti. Ma quanta fatica, ragazzi. Già lo 0-4 del primo tempo non era del tutto sincero, se consideriamo la traversa di Keko e le tante occasioni che il Catania aveva saputo crearsi. Ma la preoccupazione vera l'ho avvertita nella ripresa, quando la formazione di Benitez è apparsa del tutto paga di quel che era successo fino a quale momento, ritenendo probabilmente che i giochi fossero del tutto fatti. E non avevano considerato, gli azzurri, l'orgoglio dei catanesi che, di fronte all'atteggiamento ammorbidito della squadra ospite, ha cominciato ad attaccare, dimezzando addirittura il punteggio e portandolo sul 2-4. Roba da stropicciarsi gli occhi, vedendo il Napoli che non riusciva a reagire e seguendo la squadra siciliana animata da sacro furore che continuava ad attaccare, trovando dall'altra parte una reazione molto relativa. Tanto da costringere Benitez a scaraventare nella mischia Gonzalo Higuain, strappando il nostro fuoriclasse dal meritatissimo riposo in vista della sfida con la Juventus. Quanta fatica, amici miei, per portarci a casa un bottino preziosissimo. Vedere il Napoli ballare contro l'ultima in classifica non fa certo bene al morale. Sto pensando alle parole di Benitez che ancora dice di pensare al secondo posto. Visto come stanno le cose, teniamoci stretto il terzo posto, che ci costringeranno alla qualificazione. E che costringeranno De Laurentiis a mettere mano al portafogli mettendo a disposizione del suo tecnico uno squadrone degno di questo nome. Dette delle note negative, fra le quali (e so che in tanti mi malediranno) un certo Zapata, sto per passare a quelle positive. Zapata, certo. E' vero, ha segnato una doppietta. Ma proprio non poteva farne a meno. Nel primo, il merito va prevalentemente a un certo Callejon che gli ha messo col destro una palla che non poteva non essere spinta alle spalle di Andujar. Quasi comico il secondo: c'era stato un lungo lancio dalle retrovie e il pallone era sbattuto sulla schiena di Zapata, finendo, per fortuna ancora sul piede di Callejon. Un giochetto per lo spagnolo servire nuovamente "al Bacio" il compagno d'attacco, che spingeva in rete la palla del terzo gol. Per il resto, Zapata non si è mai visto, ha perduto le palle più facili, ha fallito gli appoggi più semplici. Non è antipatia, la mia. Sono convinto che qualche numero Zapata ce l'ha. Bisogna darlo in prestito perché si sgrezzi e cresca anche a livello di furbizia ed esperienza. Due assist di Callejon, dunque. Ma la grande partita di questo enorme giocatore non finiva là. Perché il secondo gol era suo. Servizio perfetto di Insigne, Andujar pasticciava con una brutta uscita, scontrandosi con un compagno e regalando la palla ancora all'ex madridista che, solo davanti alla porta, infilava il gol dello 0-2. Ma il gol-capolavoro sarebbe stato il terzo, quello di Henrique. Avevo sentito ironie inimmaginabili sul difensore-centrocampista brasiliano, tipo: “E' 'nu bello guaglione e basta". E invece questo ragazzo i numeri li ha. Hamsik tirava fuori un traversone delizioso per il compagno che, da quasi fondo campo, con il destro, riusciva a battere il povero, e frastornato portiere del Catania. Quindi, note positive da Callejon, da Insigne, da Henrique. Ma anche da Hamsik che lentamente ma progressivamente sta venendo fuori dal periodo più negativo della sua carriera. Marekiaro, che nel finale è stato sostituito, può ritenersi soddisfatto di quanto è riuscito a fare. Insomma, qualche nota negativa ma qualcuna anche molto positiva. La fortuna, stavolta, non ha voltato le spalle al Napoli, com'era successo sia col Porto sia contro la Fiorentina. Stavolta l'impressione era che, ogni qualvolta un attaccante giallazzurro guardava la porta, la palla andava dentro. Va bene così. Ma quanta fatica, ripeto. Ora il Napoli dovrà dare fondo a tutta le sue energie (non ne sono rimaste molte, lo so, impegnato com'è stato su tanti fronti per quasi tutta la stagione) e dovrà affrontare la Juve alla pari. Se rimandiamo i bianconeri a casa scornati, sarà un bel momento. Al momento, non sappiamo chi arbitrerà. Fossero pure Rizzoli o Mazzoleni, la nostra squadra dovrà essere più forte anche del direttore di gara...





Rosario Pastore



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IL SUPER PENSIERO - Rosario Pastore: "Napoli, 3 punti con fatica, teniamoci stretto il terzo posto"

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28/03/2014 - 00:50

NAPOLI - Vince il Napoli e sicuramente i suoi sostenitori sono soddisfatti, specialmente per il contemporaneo successo del Milan che ha rimpolpato nuovamente il vantaggio sulla Fiorentina. Vince il Napoli e dovremmo essere tutti soddisfatti. Bene, per i 3 punti. Ma quanta fatica, ragazzi. Già lo 0-4 del primo tempo non era del tutto sincero, se consideriamo la traversa di Keko e le tante occasioni che il Catania aveva saputo crearsi. Ma la preoccupazione vera l'ho avvertita nella ripresa, quando la formazione di Benitez è apparsa del tutto paga di quel che era successo fino a quale momento, ritenendo probabilmente che i giochi fossero del tutto fatti. E non avevano considerato, gli azzurri, l'orgoglio dei catanesi che, di fronte all'atteggiamento ammorbidito della squadra ospite, ha cominciato ad attaccare, dimezzando addirittura il punteggio e portandolo sul 2-4. Roba da stropicciarsi gli occhi, vedendo il Napoli che non riusciva a reagire e seguendo la squadra siciliana animata da sacro furore che continuava ad attaccare, trovando dall'altra parte una reazione molto relativa. Tanto da costringere Benitez a scaraventare nella mischia Gonzalo Higuain, strappando il nostro fuoriclasse dal meritatissimo riposo in vista della sfida con la Juventus. Quanta fatica, amici miei, per portarci a casa un bottino preziosissimo. Vedere il Napoli ballare contro l'ultima in classifica non fa certo bene al morale. Sto pensando alle parole di Benitez che ancora dice di pensare al secondo posto. Visto come stanno le cose, teniamoci stretto il terzo posto, che ci costringeranno alla qualificazione. E che costringeranno De Laurentiis a mettere mano al portafogli mettendo a disposizione del suo tecnico uno squadrone degno di questo nome. Dette delle note negative, fra le quali (e so che in tanti mi malediranno) un certo Zapata, sto per passare a quelle positive. Zapata, certo. E' vero, ha segnato una doppietta. Ma proprio non poteva farne a meno. Nel primo, il merito va prevalentemente a un certo Callejon che gli ha messo col destro una palla che non poteva non essere spinta alle spalle di Andujar. Quasi comico il secondo: c'era stato un lungo lancio dalle retrovie e il pallone era sbattuto sulla schiena di Zapata, finendo, per fortuna ancora sul piede di Callejon. Un giochetto per lo spagnolo servire nuovamente "al Bacio" il compagno d'attacco, che spingeva in rete la palla del terzo gol. Per il resto, Zapata non si è mai visto, ha perduto le palle più facili, ha fallito gli appoggi più semplici. Non è antipatia, la mia. Sono convinto che qualche numero Zapata ce l'ha. Bisogna darlo in prestito perché si sgrezzi e cresca anche a livello di furbizia ed esperienza. Due assist di Callejon, dunque. Ma la grande partita di questo enorme giocatore non finiva là. Perché il secondo gol era suo. Servizio perfetto di Insigne, Andujar pasticciava con una brutta uscita, scontrandosi con un compagno e regalando la palla ancora all'ex madridista che, solo davanti alla porta, infilava il gol dello 0-2. Ma il gol-capolavoro sarebbe stato il terzo, quello di Henrique. Avevo sentito ironie inimmaginabili sul difensore-centrocampista brasiliano, tipo: “E' 'nu bello guaglione e basta". E invece questo ragazzo i numeri li ha. Hamsik tirava fuori un traversone delizioso per il compagno che, da quasi fondo campo, con il destro, riusciva a battere il povero, e frastornato portiere del Catania. Quindi, note positive da Callejon, da Insigne, da Henrique. Ma anche da Hamsik che lentamente ma progressivamente sta venendo fuori dal periodo più negativo della sua carriera. Marekiaro, che nel finale è stato sostituito, può ritenersi soddisfatto di quanto è riuscito a fare. Insomma, qualche nota negativa ma qualcuna anche molto positiva. La fortuna, stavolta, non ha voltato le spalle al Napoli, com'era successo sia col Porto sia contro la Fiorentina. Stavolta l'impressione era che, ogni qualvolta un attaccante giallazzurro guardava la porta, la palla andava dentro. Va bene così. Ma quanta fatica, ripeto. Ora il Napoli dovrà dare fondo a tutta le sue energie (non ne sono rimaste molte, lo so, impegnato com'è stato su tanti fronti per quasi tutta la stagione) e dovrà affrontare la Juve alla pari. Se rimandiamo i bianconeri a casa scornati, sarà un bel momento. Al momento, non sappiamo chi arbitrerà. Fossero pure Rizzoli o Mazzoleni, la nostra squadra dovrà essere più forte anche del direttore di gara...





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