IL REGISTA
IL REGISTA - Gaetano Fontana: "Sarri è il sapiente direttore del Napoli"
20.01.2016 13:36 di Napoli Magazine

NAPOLI - Terminata la prima giornata del girone di ritorno, iniziano ad essere ben delineati i veri valori delle venti squadre di serie A. Una disamina, in poche righe, di ognuna di esse sarebbe inattuabile per cui mi limiterò a prendere in esame la “zona” che più ci interessa, ovvero la parte alta della classifica, ove troneggia il Napoli, seguito, a stretto giro, da Juventus, Inter, Fiorentina e Roma. La Roma, nonostante l’avvicendamento in panchina, con l’esonero di Garcia e l’atteso “ritorno” di Spalletti, sembra non riuscire a trovare la giusta rotta. La Fiorentina e l’Inter, dal canto loro, faticano a tenere il passo di chi le precede, mentre Juventus (10° successo di fila) e Napoli, sembrano essere le serie candidate alla vittoria finale. Se da un lato questa Juve impressiona per capacità, forza, “abitudine” alla vittoria, il Napoli firmato Sarri, dopo il successo ottenuto contro il Sassuolo (ottima realtà), ha una volta per tutte delineato la sua nuova IDENTITA’ frutto di un cambiamento attuato nel tempo amalgamando le peculiari caratteristiche dei singoli e rendendoli un gruppo unico e inconfondibile. Anche questo Napoli è mutato e cambiato con il passare del tempo, e l’IDENTITA’ della squadra di oggi è il risultato progressivo della trasformazione e della crescita di ogni singolo atleta, che non solo si è migliorato professionalmente, ma è arrivato a “fondersi” con il tifoso comune che lo sostiene, lo incita e lo osanna, considerandosi parte di un progetto . La battuta d’arresto di ieri sera contro l’ Inter non deve impensierire, bensì, deve essere colta come un opportunità per valutare giocatori che sino ad oggi non avevano avuto molto spazio. L’uscita forzata di David Lopez ed il conseguente inserimento di Jorginho ha permesso al tecnico azzurro di sfruttare il regista anche come centrocampista interno affiancandolo abilmente a Valdifiori. Nonostante il copioso turnover, al quale Mister Sarri è stato costretto a causa dei tanti impegni da calendario, ed il risultato sfavorevole ai partenopei, la partita è risultata equilibrata e decisa da una bellissima giocata di Jovetic e dal gol in chiusura di tempo di Ljajic. In ogni caso, che questo Napoli vinca o perda, non si può non respirare il senso di appartenenza della squadra verso l’ambiente napoletano, che consentitemelo, risulta essere un valore aggiunto in questo gruppo, il dodicesimo uomo in campo. Perché se lo spettacolo nel rettangolo verde è dato dalle prodezze di Reina e compagni, sugli spalti basta guardare ciò che avviene ad ogni fine gara, per capire come oramai si sia creata una sinergia indissolubile tra atleti e tifosi. La ciliegina sulla torta della compagine azzurra resta, a mio avviso, sempre il suo Maestro. Mister Sarri è il sapiente direttore di un'opera che merita di essere compiuta con il migliore dei finali e che per ora sta regalando pagine bellissime che resteranno nella storia e nel cuore di ogni tifoso azzurro. Con affetto e gratitudine.

 

 

Gaetano Fontana

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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20/01/2024 - 13:36

NAPOLI - Terminata la prima giornata del girone di ritorno, iniziano ad essere ben delineati i veri valori delle venti squadre di serie A. Una disamina, in poche righe, di ognuna di esse sarebbe inattuabile per cui mi limiterò a prendere in esame la “zona” che più ci interessa, ovvero la parte alta della classifica, ove troneggia il Napoli, seguito, a stretto giro, da Juventus, Inter, Fiorentina e Roma. La Roma, nonostante l’avvicendamento in panchina, con l’esonero di Garcia e l’atteso “ritorno” di Spalletti, sembra non riuscire a trovare la giusta rotta. La Fiorentina e l’Inter, dal canto loro, faticano a tenere il passo di chi le precede, mentre Juventus (10° successo di fila) e Napoli, sembrano essere le serie candidate alla vittoria finale. Se da un lato questa Juve impressiona per capacità, forza, “abitudine” alla vittoria, il Napoli firmato Sarri, dopo il successo ottenuto contro il Sassuolo (ottima realtà), ha una volta per tutte delineato la sua nuova IDENTITA’ frutto di un cambiamento attuato nel tempo amalgamando le peculiari caratteristiche dei singoli e rendendoli un gruppo unico e inconfondibile. Anche questo Napoli è mutato e cambiato con il passare del tempo, e l’IDENTITA’ della squadra di oggi è il risultato progressivo della trasformazione e della crescita di ogni singolo atleta, che non solo si è migliorato professionalmente, ma è arrivato a “fondersi” con il tifoso comune che lo sostiene, lo incita e lo osanna, considerandosi parte di un progetto . La battuta d’arresto di ieri sera contro l’ Inter non deve impensierire, bensì, deve essere colta come un opportunità per valutare giocatori che sino ad oggi non avevano avuto molto spazio. L’uscita forzata di David Lopez ed il conseguente inserimento di Jorginho ha permesso al tecnico azzurro di sfruttare il regista anche come centrocampista interno affiancandolo abilmente a Valdifiori. Nonostante il copioso turnover, al quale Mister Sarri è stato costretto a causa dei tanti impegni da calendario, ed il risultato sfavorevole ai partenopei, la partita è risultata equilibrata e decisa da una bellissima giocata di Jovetic e dal gol in chiusura di tempo di Ljajic. In ogni caso, che questo Napoli vinca o perda, non si può non respirare il senso di appartenenza della squadra verso l’ambiente napoletano, che consentitemelo, risulta essere un valore aggiunto in questo gruppo, il dodicesimo uomo in campo. Perché se lo spettacolo nel rettangolo verde è dato dalle prodezze di Reina e compagni, sugli spalti basta guardare ciò che avviene ad ogni fine gara, per capire come oramai si sia creata una sinergia indissolubile tra atleti e tifosi. La ciliegina sulla torta della compagine azzurra resta, a mio avviso, sempre il suo Maestro. Mister Sarri è il sapiente direttore di un'opera che merita di essere compiuta con il migliore dei finali e che per ora sta regalando pagine bellissime che resteranno nella storia e nel cuore di ogni tifoso azzurro. Con affetto e gratitudine.

 

 

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