CAPRI (NAPOLI) - Appena sette giorni fa avevo affrontato l'argomento Vargas. Ricorderete la mia posizione sul clamore esagerato suscitato dal suo arrivo. La pressione è stata talmente forte e inopportuna da travolgere anche un tipo che solitamente si isola e se ne infischia di tutto e tutti come Mazzarri. Il risultato è stato che Vargas nei quarantacinque minuti contro il Cesena non ha brillato. Ma non poteva andare diversamente, solo un colpo di fortuna avrebbe potuto produrre un esordio pari alle attese. Vargas non va bocciato, questo lo abbiamo detto tutti. Pochi però, e tra questi c'è sicuramente il sottoscritto, hanno sostenuto che bisognava andarci con i piedi di piombo e trattare l'acquisto del cileno per quello che rappresenta oggi: l'inserimento di un giovane da far crescere in previsione futura. Detto questo, se da un lato le attenzioni morbose da voyerismo spinto nei confronti del talento sudamericano hanno prodotto solo danni, il clamore che lo accompagnato a Napoli ha fatto alzare la soglia di attenzione negli attaccanti titolari. Anche questo, se ricordate, è un aspetto che ho trattato e che avevo anticipato. Pandev, Cavani e Hamsik hanno reagito con due partite giocate molto bene a Palermo, dove hanno segnato tutti e tre, e contro il Cesena dove sono stati tra i pochi a salvarsi. La concorrenza fa bene, molto bene. Anche Lavezzi, quando rientrerà, non potrà più essere sicuro del posto. Anzi, per lui la concorrenza è duplice: Pandev e Vargas. Per caratteristiche, Cavani e Hamsik si prestano ad essere sostituiti solo quando necessario non essendoci degli alter ego, Lavezzi adesso ne ha due! Occhio Pocho... Dal canto suo Mazzarri dovrà fare i conti tra qualche giorno con una situazione nuova. Pandev è diventato importantissimo per questa squadra e la sua forma non consiglierebbe un ritorno in panchina. Lavezzi a Siena sarà disponibile ma reduce da un infortunio che ha necessitato di un mese di cure. Cosa succederà se "Kung Fu Pandev" sarà di nuovo decisivo contro il Bologna? Le soluzioni sono due: cambio di modulo con spostamento di Hamsik e tutti felice e contenti (compreso Vargas che da quinta diventerebbe quarta punta) oppure alternanza più frequente tra le punte? La seconda ipotesi è la più probabile. Del resto se Mazzarri vuole copletari il suo processo di crescita deve imparare a gestire più giocatori bravi insieme. Che resti a Napoli o vada altrove, prima o poi dovrà fare i contri con questo piacevole problema. In bocca al lupo.
Francesco Pezzella
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
CAPRI (NAPOLI) - Appena sette giorni fa avevo affrontato l'argomento Vargas. Ricorderete la mia posizione sul clamore esagerato suscitato dal suo arrivo. La pressione è stata talmente forte e inopportuna da travolgere anche un tipo che solitamente si isola e se ne infischia di tutto e tutti come Mazzarri. Il risultato è stato che Vargas nei quarantacinque minuti contro il Cesena non ha brillato. Ma non poteva andare diversamente, solo un colpo di fortuna avrebbe potuto produrre un esordio pari alle attese. Vargas non va bocciato, questo lo abbiamo detto tutti. Pochi però, e tra questi c'è sicuramente il sottoscritto, hanno sostenuto che bisognava andarci con i piedi di piombo e trattare l'acquisto del cileno per quello che rappresenta oggi: l'inserimento di un giovane da far crescere in previsione futura. Detto questo, se da un lato le attenzioni morbose da voyerismo spinto nei confronti del talento sudamericano hanno prodotto solo danni, il clamore che lo accompagnato a Napoli ha fatto alzare la soglia di attenzione negli attaccanti titolari. Anche questo, se ricordate, è un aspetto che ho trattato e che avevo anticipato. Pandev, Cavani e Hamsik hanno reagito con due partite giocate molto bene a Palermo, dove hanno segnato tutti e tre, e contro il Cesena dove sono stati tra i pochi a salvarsi. La concorrenza fa bene, molto bene. Anche Lavezzi, quando rientrerà, non potrà più essere sicuro del posto. Anzi, per lui la concorrenza è duplice: Pandev e Vargas. Per caratteristiche, Cavani e Hamsik si prestano ad essere sostituiti solo quando necessario non essendoci degli alter ego, Lavezzi adesso ne ha due! Occhio Pocho... Dal canto suo Mazzarri dovrà fare i conti tra qualche giorno con una situazione nuova. Pandev è diventato importantissimo per questa squadra e la sua forma non consiglierebbe un ritorno in panchina. Lavezzi a Siena sarà disponibile ma reduce da un infortunio che ha necessitato di un mese di cure. Cosa succederà se "Kung Fu Pandev" sarà di nuovo decisivo contro il Bologna? Le soluzioni sono due: cambio di modulo con spostamento di Hamsik e tutti felice e contenti (compreso Vargas che da quinta diventerebbe quarta punta) oppure alternanza più frequente tra le punte? La seconda ipotesi è la più probabile. Del resto se Mazzarri vuole copletari il suo processo di crescita deve imparare a gestire più giocatori bravi insieme. Che resti a Napoli o vada altrove, prima o poi dovrà fare i contri con questo piacevole problema. In bocca al lupo.
Francesco Pezzella
Napoli Magazine
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