Anno XXII n° 50
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I Faraglioni
I FARAGLIONI: "NAPOLI, BATTI IL CHIEVO!"
06.04.2012 04:47 di Napoli Magazine
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CAPRI (NAPOLI) - Serve una ricetta, una pozione magica, una fattura al Chievo (non fiscale): bisogna tornare alla vittoria! Serve per la classifica ma soprattutto per il morale e serve per demolire finalmente il tabù che ci vuole sempre sofferenti contro i clivensi. Cosa fare? Beh, dovrebbe saperlo Mazzari anche se ultimamente sembra che sia un tantino confuso. Confidiamo nella sua capacità di rialzarsi sempre nel momento in cui sembra essere sul punto di cadere. I presupposti però non sembrano autorizzare un ottimismo sfrenato. Le notizie che arrivano da Castel Volturno dopo gli ultimi allenamenti sembrerebbero profilare un Napoli praticamente identico a quello che si è fatto sbertucciare dal Siena di Sannino, con la sola differenza di Britos dal primo minuto al posto di Cannavaro per necessità visto che il capitano è squalificato. Mazzarri non da' l'impressione di essere uno stupido però la sua testardaggine rischia di metterlo in difficoltà e in imbarazzo. E' vero che in Italia ci sono 57milioni di allenatori e di questi a Napoli ne abita una buona parte, però come si fa a non considerare un turno, almeno uno, di riposo per Campagnaro che da un po' di tempo non ne imbrocca una? Gianluca Grava si allena ormai da mesi e se si allena con il gruppo vuol dire che è perfettamente in grado di scendere in campo. Invece rimane in naftalina. Del resto dobbiamo per forza essere convinti del fatto che Grava sia in grado di giocare perché conosciamo la filosofia dello staff sanitario del Napoli. I medici e i riabilitatori non mettono a disposizione del tecnico un giocatore che non può scendere in campo. Quando un atleta esce dall'infermeria e torna sul campo vuol dire che clinicamente è a posto e può giocare. Grava è clinicamente guarito da un bel pezzo. Suda e difende alla sua maniera ma solo in allenamento. Sarebbe del tutto assurdo metterlo in campo contro il Chievo dal primo minuto e sottrarre Campagnaro ad un forte rischio di rimediare una nuova figuraccia? A centrocampo lo stesso trattamento "conservativo" non lo sta ottenendo invece Inler. Lo svizzero finisce fuori ed è anche giusto viste le prestazioni offerte. Perché in difesa il meccanismo è diverso? Mah. Io mi auguro solo che alla fine dal momento che spesso ha avuto ragione Mazzarri, anche questa volta la buona stella lo assista e tutte le sue scelte risultino azzeccate e vincenti. Attenzione però perché a tirare troppo la corda si rischia di spezzarla. Infine, una considerazione sull'appello di Cannavaro ai tifosi: caro capitano, i tifosi sono sempre stati vicini alla squadra, non è certo il tifo il problema del Napoli.
Francesco Pezzella
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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I FARAGLIONI: "NAPOLI, BATTI IL CHIEVO!"
di Napoli Magazine
06/04/2012 - 04:47
CAPRI (NAPOLI) - Serve una ricetta, una pozione magica, una fattura al Chievo (non fiscale): bisogna tornare alla vittoria! Serve per la classifica ma soprattutto per il morale e serve per demolire finalmente il tabù che ci vuole sempre sofferenti contro i clivensi. Cosa fare? Beh, dovrebbe saperlo Mazzari anche se ultimamente sembra che sia un tantino confuso. Confidiamo nella sua capacità di rialzarsi sempre nel momento in cui sembra essere sul punto di cadere. I presupposti però non sembrano autorizzare un ottimismo sfrenato. Le notizie che arrivano da Castel Volturno dopo gli ultimi allenamenti sembrerebbero profilare un Napoli praticamente identico a quello che si è fatto sbertucciare dal Siena di Sannino, con la sola differenza di Britos dal primo minuto al posto di Cannavaro per necessità visto che il capitano è squalificato. Mazzarri non da' l'impressione di essere uno stupido però la sua testardaggine rischia di metterlo in difficoltà e in imbarazzo. E' vero che in Italia ci sono 57milioni di allenatori e di questi a Napoli ne abita una buona parte, però come si fa a non considerare un turno, almeno uno, di riposo per Campagnaro che da un po' di tempo non ne imbrocca una? Gianluca Grava si allena ormai da mesi e se si allena con il gruppo vuol dire che è perfettamente in grado di scendere in campo. Invece rimane in naftalina. Del resto dobbiamo per forza essere convinti del fatto che Grava sia in grado di giocare perché conosciamo la filosofia dello staff sanitario del Napoli. I medici e i riabilitatori non mettono a disposizione del tecnico un giocatore che non può scendere in campo. Quando un atleta esce dall'infermeria e torna sul campo vuol dire che clinicamente è a posto e può giocare. Grava è clinicamente guarito da un bel pezzo. Suda e difende alla sua maniera ma solo in allenamento. Sarebbe del tutto assurdo metterlo in campo contro il Chievo dal primo minuto e sottrarre Campagnaro ad un forte rischio di rimediare una nuova figuraccia? A centrocampo lo stesso trattamento "conservativo" non lo sta ottenendo invece Inler. Lo svizzero finisce fuori ed è anche giusto viste le prestazioni offerte. Perché in difesa il meccanismo è diverso? Mah. Io mi auguro solo che alla fine dal momento che spesso ha avuto ragione Mazzarri, anche questa volta la buona stella lo assista e tutte le sue scelte risultino azzeccate e vincenti. Attenzione però perché a tirare troppo la corda si rischia di spezzarla. Infine, una considerazione sull'appello di Cannavaro ai tifosi: caro capitano, i tifosi sono sempre stati vicini alla squadra, non è certo il tifo il problema del Napoli.
Francesco Pezzella
Napoli Magazine
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